… allow me a personal questions: I know that you don’t particularly … that you’re not particularly fond of answering personal questions but, you and your wife …, you play such a central role in the development of the virus[?!?], I have heard that you yourself have not taken the the vaccine yet, why not?
So, I am legally not allowed to take the vaccine at the moment, but of course consider to make that possibly, it is more important for us that our coworkers and partners get vaccinated, so we … our goal is to produce more than 1.3 billion doses in 2021 and, and that can only be done if you can really continue to work 24/7 without any interruption, and we need to ensure that we protect our coworkers and our team members from COVID-19 infection, because that would mean interruption and delay and waste of vaccine doses, and therefore we considered to make an extra batch, independent from the european contingent, available to collaboration partners who are supporting us and to our team members.
But I [don’t] understand why, why are you not legally allowed to take the vaccine?
Because you know that there is a priority, the vaccine is not allowed to be taken outside of this priorities and, what is also important, we were even not allowed to participate in clinical trials, because, per law, it is not possible to include company people get into such trials, which is very fine, but now we have to deal with the more important challenge, that we need to ensure functionality of our whole company, of our teams, and therefore this is needed and I think we will find a legal and fair solution for that.
…
Le discussioni sulla legittimità dei mandati governativi sulle maschere sono frustranti, perché tendono ad aggrovigliare sia le affermazioni normative che quelle empiriche. Quelli a favore dell’uso delle maschere tendono a sostenere che le maschere “funzionano” (un’affermazione empirica), e poiché lo fanno, è legittimo per il governo rendere illegale non indossarne una (una posizione normativa). Dall’altro lato, la risposta è spesso che le maschere “non funzionano”, e che poiché non funzionano, il governo non ha alcun diritto di renderle obbligatorie.
Tutto questo esclude qunto sta in mezzo: le maschere possono benissimo “funzionare”, oppure no, ma questo è davvero irrilevante per la questione se indossarle debba essere un requisito legale. Ci sono un sacco di cose che potrebbero plausibilmente “funzionare” per evitare che la gente si ammali e muoia – il governo potrebbe vietare tutte le vendite di frullati, marshmallows e gelati domani, per esempio, e quindi ridurre l’obesità e le malattie cardiache. Non ne consegue che dovrebbe farlo.
Il filosofo politico inglese Michael Oakeshott ci aiuta a inquadrare meglio l’argomento. Per Oakeshott, c’erano al lavoro in una società moderna due sistemi morali, che possono essere indicati come la morale “individuale” e quella “anti-individuale“. La distinzione tra queste due concezioni si impernia in realtà su dove si trova la capacità di esercitare la scelta morale (decidere cosa è giusto o sbagliato).
Nel sistema morale individuale, spetta alle singole persone fare tali scelte nel corso della loro vita quotidiana (in riferimento, naturalmente, ai loro usi e aspettative culturali e sociali circostanti).
La morale anti-individuale, d’altra parte, mette la scelta morale nelle mani di un circolo di esperti, che decidono cosa è giusto o sbagliato e poi impongono la loro decisione alle masse sotto di loro.
I mandati delle maschere sono la perfetta illustrazione della dicotomia tra questi due sistemi morali. Per la morale individuale di Oakeshott, spetta ad ogni individuo decidere se indossare una maschera è giusto o sbagliato. In un sistema morale anti-individuale, invece, non spetta agli individui decidere, ma ad un piccolo gruppo di esperti che “sanno” cosa è giusto, e sono quindi sicuri che sia legittimo imporre la loro decisione a tutti.
Per Oakeshott, la morale anti-individuale era una “enormità morale” – privava le persone individuali della capacità di fare autentiche scelte morali per conto proprio, e così facendo le privava di qualcosa che dovrebbe essere al centro della dignità umana. Se uno agisce solo in accordo con ciò che gli è stato detto che è giusto, non è affatto un agente morale, ma un mero esecutore di ruoli, che si attiene alle regole semplicemente perché sono richieste. Un’autentica agenzia morale può dipendere solo da una scelta; è solo quando si ha la possibilità di decidere da soli cosa è giusto o sbagliato, e agire di conseguenza, che si può dire di avere un’autentica moralità propria.
Ci sono tutti i tipi di problemi con i mandati della maschera, ma questo mi sembra il più grave di tutti: ci riduce tutti a ciò che può essere descritto solo come amoralità. Agiamo in un certo modo solo perché ci è stato detto che è giusto, e per nessun’altra ragione. Questo può solo servire a snervarci e infantilizzarci, e a far atrofizzare i nostri muscoli morali. Sempre più spesso non ci rivolgiamo alle nostre bussole morali, ma ci comportiamo come se queste bussole morali non esistessero affatto, se non nel cuore e nella mente di coloro che ci governano. Di conseguenza, arriviamo ad affidarci, senza riflettere, alle decisioni dei nostri governanti, esercitate presumibilmente per nostro conto – una sorta di outsourcing morale che alla lunga ci farà perdere la volontà o la capacità di fare scelte morali in primo luogo.
Che le maschere funzionino, o non funzionino, nel “fermare la diffusione” è quindi davvero fuori tema. Né è la domanda appropriata per chiedere se uno dovrebbe o non dovrebbe indossarne una; mi sembra che entrambe le posizioni siano legittime, e certamente non getto stigma verso coloro che scelgono di mascherarsi. La vera domanda che dovremmo porci è: cosa perdiamo quando un governo decide per nostro conto cosa è moralmente giusto, e poi impone questa decisione a tutti noi?
…
La logica sembra essere che se non c’è una pandemia, non può esserci un’arma biologica, e probabilmente non esiste la SARS-CoV-2. Ma se la malattia lieve fosse sempre stata il piano? E se fosse stata progettata per far fuori persone che stavano già bussando alla porta della morte? Non è proprio quello di cui il Reset ha bisogno?
Perché doveva essere controversa È come se Bill Gates avesse previsto l’nCoV19 come arma biologica quando ha tenuto un discorso nel 2017 e ha ventilato l’idea di un tipo di influenza “controversa“. Disse:
...la prossima epidemia ha una buona probabilità di avere origine sullo schermo del computer di un terrorista intento a usare l’ingegneria genetica per creare una versione sintetica del virus del vaiolo, o un ceppo controverso, contagioso e mortale dell’influenza.
Bene, ora, l’unico modo in cui questo tipo di influenza potrebbe mai essere controverso (o discutibile) sarebbe se la gente non potesse essere d’accordo su quanto fosse contagiosa, o quanto fosse mortale.
L’elusiva malattia che chiamano COVID sembra una forma di influenza leggermente contagiosa e vagamente mortale. Ed è davvero molto contagiosa. Dalle maschere e le serrate alla brutalità della polizia, l’esistenza dei virus e cosa c’è nei vaccini, c’è sempre qualcosa per cui infierire perché sappiamo tutti che è una follia, che non c’è nessuna pandemia e che è tutto fatto per il Reset.
Per i tecnocrati, l’unico modo per lanciare il Reset era con un’arma biologica molto sottile che gioca su questo concetto di una forma controversa di influenza. Ci ha dato molto di cui parlare e ha creato molta confusione. La nuova malattia doveva essere per lo più lieve perché il [co]ronascam [truffa] funzionasse. L’ultima cosa di cui avevano bisogno era una malattia dilagante, perché se la gente cadeva come mosche, sarebbero stati messi in quarantena solo i malati e l’intera faccenda avrebbe potuto essere affrontata in modo razionale, anche perché si sarebbe potuto capire chi era malato e chi no. Ci saremmo uniti tutti e la cosa si sarebbe risolta rapidamente. Invece, i tecnocrati avevano bisogno di inscenare una lieve/falsa pandemia in cui chiunque potesse essere visto come una minaccia, anche quando non è malato; solo allora la gente sarebbe stata d’accordo sul fatto che tutti hanno bisogno di un pass sanitario, in modo da avere la certezza di chi è “sicuro” da frequentare. Il tutto si basa sulla paura dell’invisibile, per ora e sempre di più.
La malattia creata da questa arma biologica doveva essere:
♦ vagamente definita
♦ per lo più asintomatica
♦ simile ad altre malattie
♦ vax-abile (con una soluzione pre-pianificata)
♦ duratura o endemica
♦ zoonotica (si dice che provenga dagli animali)
♦ mirata a rimuovere le fasce demografiche chiave (i malati e gli anziani)
♦ previsto con allarme per molti anni, quindi è facilmente ipnotizzabile
COVID-19 soddisfa tutti i requisiti.
Focolai troppo pubblicizzati hanno aperto la strada al [co]ronascam Come raccontato da Jon Rappoport e James Corbett, la serie di epidemie a partire dal primo virus della SARS si sono rivelate tutte una montatura esagerata. Tutto è iniziato con la SARS, come descritto così bene da Jim West nel 2003:
I demoni virali sono un gioco leale per i media. Realtà drammatiche si fondono con scene da film di fantascienza di classe B, mentre medici e infermieri urlano nelle corsie degli ospedali, gli aeroporti vengono chiusi e la polizia rastrella i portatori infetti. In Cina, questi atti terribili sono fin troppo reali. Oltre alle esecuzioni umane proposte, milioni di gatti, cani, animali da fattoria e animali selvatici potrebbero essere macellati per fermare la mortale piaga virale. I precedenti si trovano nelle epidemie della mucca pazza e degli zoccoli e della bocca in Gran Bretagna, e nelle presunte epidemie virali in Malesia e Taiwan durante il 1997-1998. In questo scenario, gli operatori medici vengono in soccorso come soldati, eroicamente preparati a salvare vite con la forza mortale.
Le compagnie farmaceutiche, naturalmente, stanno giocando un ruolo di primo piano. Roche, “il leader globale nel mercato della diagnostica clinica da 22 miliardi di dollari l’anno” sta sviluppando un test che dovrebbe essere in grado di “segnalare la SARS nei primi giorni di infezione, forse anche quando il virus non sta causando sintomi”. Questo permetterà ai funzionari “di identificare i superspreaders (pazienti le cui infezioni da SARS sono altamente trasmissibili) prima che diventino superspreaders”, dice un dirigente della Roche. Poiché tutti i test diagnostici generano falsi positivi, chiunque soffra di febbre e tosse rischia di essere bollato come una moderna Typhoid Mary se si sottopone a tale procedura.
…
…
Piuttosto che essere basato su un grande pacchetto di bugie, il [co]ronascam è stato reso possibile cambiando definizioni e leggi, innescando tutti ad aspettarsi una pandemia, creando falsi rapporti caso/fatalità e la psicologia che ha alimentato le “pseudo-epidemie”. C’è voluta molta pianificazione e si è basata sull’avere diversi vaccini MERS preparati in anticipo, oltre a rendere disponibile in commercio il progetto del NIH per lo spike. Solo che nessuno sembra conoscerli.
Qualcuno deve aver denunciato Josef K, perché una mattina, senza aver fatto nulla di veramente sbagliato, fu arrestato.
La sua padrona di casa, Frau Grubach, aveva una cuoca che gli portava la colazione ogni giorno verso le otto, ma questa volta non si è presentata. Al suo posto c’erano due signori in abiti grigio scuro in piedi davanti alla porta.
“Possiamo vedere il suo passaporto vaccino?“, chiesero.
Josef K, che era uno scapolo disoccupato e stava per lo più a casa, non sapeva che avrebbe dovuto prendere alcun tipo di vaccino, tanto meno portare con sé un “passaporto vaccinale”, un concetto che non capiva bene, anche se i due signori glielo spiegavano nei minimi dettagli.
Dopo aver negato di avere un passaporto vaccinale, un certificato, un QR-code, o qualsiasi prova di vaccinazione attuale e aggiornata, i due signori hanno dichiarato il suo arresto.
“Ma perché mi arrestano?” chiese Josef K, timidamente ed educatamente, poiché odiava essere scortese anche con gli sconosciuti che lo svegliavano di buon mattino senza preavviso.
I due signori gli spiegarono che in città circolava una terribile malattia contagiosa, e poiché ora i vaccini contro di essa erano obbligatori e lui non ne aveva fatto uno, né aveva il suddetto certificato vaccinale o il passaporto, stava mettendo in pericolo la salute e la sicurezza pubblica.
Josef K rispose che non capiva come potesse mettere in pericolo qualcuno, tanto meno l’intera società, dato che non aveva mai avuto la malattia di cui si parlava, e quindi non poteva averla diffusa. Inoltre, non usciva quasi mai di casa in questi giorni. Ma non servì a nulla.
I signori erano irremovibili sul fatto che lui fosse un criminale per non essersi sottoposto alla procedura medica ancora sperimentale, che però, gli assicuravano, era “sicura ed efficace al 100%”.
“Ma perché questo vaccino è obbligatorio?“, chiese. “Non può essere facoltativo per chi lo vuole?“.
La risposta fu che solo con una popolazione completamente vaccinata al 100%, il che significava ormai due “vaccini” più un altro “richiamo” ogni sei mesi, la città avrebbe potuto raggiungere l'”immunità di gregge”, e quindi fermare la diffusione della malattia e porre fine alla pandemia.
“Quindi il vaccino contiene la diffusione della malattia?“, chiese Josef.
Qui i due signori dovettero fare una pausa imbarazzata e ammettere che non fermava davvero la diffusione, e che in effetti c’erano stati più casi da quando era stato introdotto il vaccino che prima, ma insistevano che il problema erano i non vaccinati, perché essendo irresponsabilmente non vaccinati davano un cattivo esempio al resto della popolazione. Inoltre, il concetto di “passaporto per i vaccini” non poteva funzionare pienamente se la gente non faceva i vaccini obbligatori ogni sei mesi.
“Ma se il vaccino non contiene la diffusione, allora che senso hanno i passaporti vaccinali?“, chiese Josef.
Qui i due signori dovettero fare di nuovo una pausa imbarazzata, e informarlo che lo scopo dei passaporti vaccinali era quello di obbligare le persone ad essere vaccinate, in modo da proteggerle dal contagio dei non vaccinati, anche se potevano comunque prenderlo dai vaccinati, ma almeno poteva fornire informazioni utili per rintracciare le autorità. Solo con la vaccinazione totale sarebbe possibile per la società “tornare alla normalità”.
“Ma se abbiamo bisogno di un vaccino ogni sei mesi, e di un ‘passaporto vaccinale’ per andare ovunque, e dobbiamo ancora indossare maschere in casa, e soffrire con chiusure ogni inverno, e non ci liberiamo nemmeno della malattia, allora come si fa a tornare alla normalità?“, chiese ancora Josef.
Qui i signori cominciarono a perdere la pazienza. Uno di loro fece un gesto minaccioso e l’altro si mosse per bloccare la porta, nel caso Josef K stesse solo cercando di distrarli con domande complicate mentre pianificava una fuga.
Josef K ancora non capiva perché stessero cercando di arrestarlo, né perché un “passaporto vaccinale” potesse servire a chiunque, sano o malato, ma le regole sono regole.
Inoltre, i due signori lo informarono che avrebbe potuto evitare le multe e la lunga pena detentiva se solo li avesse seguiti al più vicino centro di vaccinazione quello stesso giorno.
Così fece come ordinato e prese un doppio vaccino, più un paio di “richiami” allo stesso tempo, per sicurezza.
La mattina dopo si svegliò da sogni inquietanti e si ritrovò trasformato nel suo letto in un insetto gigantesco. Ma questa è un’altra storia…
… in base a un rapporto molto serio, pubblicato due anni fa da Tullio De Mauro, in Italia abbiamo due milioni di analfabeti totali, tredici milioni di semi analfabeti – ciò a dire, sanno fare la loro firma ma non capiscono ciò che leggono – e altri tredici milioni di analfabeti di riporto – ciò a dire che hanno perso l’uso della scrittura e della lettura – 13 e 13 fanno 26 e 2 fan 28.
Siamo 52 milioni [all’epoca], questa è la cifra ufficiale.
Allora, il momento nel quale questi analfabeti o semi analfabeti si recano a votare, su che cosa hanno basato le loro convinzioni?
Sulla televisione.
Ecco perché è da parte del potere assolutamente indispensabile che l’informazione sia univoca, sia indirizzata in un unico senso,
dopodiché la poca, scarsa e miseranda informazione libera,
può essere sottoposta a una serie di “eventi tecnici” che ne diminuiscano la diffusione nel territorio, no?, in maniera che sempre di più prevalga l’informazione condizionata.
— Andrea Camilleri
Gentile Presidente Draghi, non immagina quante volte io, che ho scelto liberamente di vaccinarmi, mi sia pentita di averlo fatto.
Mi sono pentita ogni volta che ho visto un padre costretto a farlo per portare a casa il pane.
Ogni volta che ho visto uno studente rinunciare ad una lezione universitaria.
Ogni volta che ho scorto in lontananza una fila di cittadini davanti a una farmacia, in coda per acquistare 48 ore di diritti.
Mi sono pentita ogni volta che ho sentito qualcuno parlare di parassiti, sorci, disertori o blaterare di fucilazioni evocando Bava Beccaris.
Ogni volta che mi sono imbattuta in congreghe di semicolti che tra una risatina e l’altra dileggiavano chi aveva semplicemente compiuto una scelta diversa per la propria vita e sul proprio corpo.
Non voglio far parte di una società composta da gente che si ritiene moralmente ed intellettualmente superiore per aver acconsentito a farsi somministrare un farmaco.
Non voglio far parte di una società in cui si gode smodatamente per l’emarginazione e l’esclusione di chi ha compiuto – legittimamente e liberamente – una scelta diversa.
Non voglio far parte di una società in cui ci si compiace di aver meritato dei diritti, cedendo al ricatto.
It’s the kind of totalitarian thinking and conduct that has cost millions of lives in recent world history. The fact that it’s being done by private companies and not government doesn’t change that
Stefano Gizzi, the Councilor for Culture in the commune of Ceccano, Italy has had his powers revoked after sparking outrage by publicly expressing support for Russia in a now-deleted Facebook post, a photo of the letter ‘Z’
— Italian official fired for supporting Russia
Nuovo video di Project Veritas… #ExposeTwitter. BREAKING: Twitter Legal, Policy and Trust Lead Vijaya Gadde dettaglia piani per la censura politica su scala globale
In other words, what Odysee is to YouTube, Bastyon is to Twitter. And now that Telegram is being targeted, we should create backup options. (Just in case.) Odysee, Bastyon, Dlive son decentralizzate (come Nunchuk) e basate su blockchain
“So, I got swatted last night. Somebody called the police, said they were Stew Peters, gave my home address, and claimed (while pretending to be me) that I was holding someone hostage and planning to shoot them.”
🇺🇦 UCRAINA – La Verkhovna Rada, il Parlamento unicamerale ucraino, ha approvato la legge che bandisce la musica russa dai media. Lo stesso testo vieta anche l’importazione e la distribuzione di libri e di qualsiasi prodotto editoriale dalla Russia e dalla Bielorussia.
Well, this is the first time it happened to me. I had a block for literally sharing the slides used by the VRBPAC to evaluate the effectiveness of the COVID vaccine in under 5 years old. Twitter is so broken and so willing to be a tool of the admin.
The video would be viewed more than a half-million times on YouTube before it disappeared. Six weeks after it was uploaded, the footage of Ioannidis was removed by YouTube, which said the interview with one of the world’s foremost epidemiologists had violated its policies on covid-19 misinformation. Ioannidis — whose talks for TEDx, at Google and in university lecture halls have circulated online for years — said he was stunned. But he was hardly silenced.
La madre della giornalista tedesca Alina Lipp, che segue la guerra nel Donbass, ha dovuto lasciare la Germania per la Russia dopo le minacce. Le autorità tedesche hanno chiuso il suo conto in banca e non poteva più pagare con una carta o prelevare denaro.
UK: I relatori ospiti dell’Ufficio di Gabinetto avranno i loro account sui social media controllati per verificare se hanno mai criticato la politica del governo prima di poter prendere parte agli eventi, secondo le nuove regole.
the state against ‘Counterspin Media’. 26th August 2022 It is the opinion and position of ‘Counterspin Media’ that the New Zealand Government has become an internationally influenced criminal organisation working against the interests of the people.
La gente deve capire che lo scopo della spinta incostituzionale di ‘mis/dis/mal-info’ sui media mainstream e sui social è….
di rendere illegale la responsabilità di LORO”.
~ Charles Rixey, PrometheusShrugged su Substack
This is called pluralistic ignorance, and is how the majority of our more controversial science is dictated – by syndicate and authority, rather than actual epistemology.
When someone identifies as a ‘science communicator‘, you should immediately distrust them.
@ATHOMICAAQUILA1: Account suspended. Twitter suspends accounts that violate the Twitter Rules
🔴⠀Il giornalista francese Adrien Bocquet, ha testimoniato di aver visto i soldati ucraini posizionare i cadaveri per strada a BUCHA.⠀ Ieri è stato accoltellato da SICARI UCRAINI.
Amazon Ring: “I clienti erano… aperti all’ipotesi di usare le telecamere di sorveglianza per incoraggiare a penalizzare maggiormente i consegnatari riportandone l’attività ad Amazon e condividendone i video online per svergognarli pubblicamente”.
Zakharova denuncia la sospensione dell’account twitter del Ministero degli Esteri russo per sette giorni, per aver pubblicato un video “ contenente prove varie sulle provocazioni organizzate dal regime di Kiev a Bucha, Izyum e Kupyansk….“
Elon Musk [che ha definitivamente acquisito Twitter]ha licenziato Vijaya Gadde, responsabile della politica legale, della fiducia e della sicurezza, che ha preso la decisione di sospendere definitivamente Donald Trump. 🥶🥶🥶 Si balla 😅 → la CE gli ricorda che in UE comandano loro …
… la Rai vorrebbe disporre il mio allontanamento dal programma ballando con le stelle, … mia fede politica che non può essere certo accostata a quella fascista. … la maglietta da me indossata, … è in vendita pubblica nei negozi italiani … [non] uno strumento di propaganda antidemocratica. … contiene una frase di Gabriele D’Annunzio … — E.Montesano
Prof. Jay Bhattacharya: La principale fonte di disinformazione (su Covid-19 e vaccini) è stato lo stesso governo federale USA. Ha usato tecniche di propaganda per distruggere la reputazione e la carriera di persone che si sono espresse contro.
Ad aprile dello scorso anno avevo fatto questo video che parlava delle origini militari di Facebook, creato come strumento di manipolazione di massa. …
Terzo rilascio Twitter files …
…. Prima Taibbi, poi si aggiunge Weiss, ora Shellenberg, il prossimo chi? Certamente loro stanno fruendo di enorme visibilità, certamente questa storia porta enormi interazioni a Twitter, non mi stupirei che i tre venissero assunti poi da Musk per qualche incarico dirigenziale magari a scopo di moderazione…
Stanno lavorando a tenaglia.
Hollywood, Disney e tutti le grandi multinazionali che si rivolgono ai nostri figli non fanno altro che lanciare messaggi “gender”. … Sta avvenendo sotto i nostri occhi, i pochi che osano contrastare questa narrazione a senso unico vengono relegati in un angolo e ritenuti pericolosi esseri da rieducare.
The Brazilian Government is studying, …, the prohibition of popular organizations, with the aim of preventing ‘coup’ demonstrations …, a scenario where 30 or 300 thousand people meeting over the internet is dangerous. – s/BellumActaNews/88861
♦ “Benvenuto nel 2030. Non possiedo nulla, non ho privacy e la vita non è mai stata migliore“. Il WEF sta cercando di fingere di non averlo mai scritto e che sia stato inventato da estremisti. … — @consenso_disinformato ;
♦ YouTube ha bloccato in un solo giorno i canali di importanti giornalisti ucraini e blogger che si oppongono all’attuale governo ucraino. … — @donbassitalia ;
♦ L’UE PREPARA UNA NUOVA STRETTA SULL’INFORMAZIONE IN VISTA DELLE ELEZIONI 2024 … — @associazionearbitrium ;
♦ Gravissimo episodio di censura⚠️ il social Russo VK è appena stato bloccato perchè in UE temono che la gente legga la verità. — @guerrieriperlaliberta ;
♦ Il Canada ha imposto sanzioni contro gli artisti russi Nikolai Baskov, Nadezhda Babkina, Oleg Gazmanov, Dima Bilan, Polina Gagarina e Irina Allegrova. Oltre ai giornalisti VGTRK Sergey Brilev e Yevgeny Poddubny, il deputato della Duma di Stato Alexander Khinshtein, gli attori Mikhail Boyarsky e Maxim Averin. … — @donbassitalia ;
♦ LA INCREDIBILE E VERGOGNOSA CENSURA DI CHANGE.ORG [finanziata da Soros…] … — @lantidiplomatico (→aavaz);
⚡Annullati i concerti del fenomenale pianista russo Denis Matsuev a Brescia e Bergamo. ❗I sindaci delle due città, capitali della cultura(!) hanno accolto la richiesta dell’ambasciatore ucraino. Capitali della cultura ? — @donbassitalia ;
♦ Tra i finanziatori occidentali di “Vox Ucraina” vi sono anche La Commissione Europea, il governo degli Stati Uniti e il Ministero degli Esteri danese. … — @InfoDefITALY ;
♦ Ho ricevuto una divertente lettera dall’Università Ca’ Foscari Venezia (Italia) con la revoca del mio titolo di “Professore Emerito”. Titolo inizialmente conferito da loro senza nessuna richiesta da parte mia, ora ritirato in modo proattivo “in considerazione del ruolo fondamentale del professor Medinsky come rappresentante del governo russo durante l’inaccettabile e sanguinosa invasione di un Paese sovrano“. Davvero … — @sakeritalianotizie ;
♦ ⚠️ Il Signor Puente e il giornale concorrente per cui lavora, Open di Enrico Mentana, hanno costretto alla chiusura prima e allo shadow banning permanente dopo, la pagina centrale de l’AntiDiplomatico seguita da 145 mila persone, … — @lantidiplomatico ;
♦ E Google scopre il prebunking, ovvero anticipare la disinformazione, prima ancora che inizi a diffondersi. Il progetto si chiama Jigsaw, … — @associazionearbitrium ;
♦ Come avevamo previsto il caso della censura di Invisibili in Campidoglio sta creando un precedente … — @playmastermovie ;
Quando una persona tossica non può più controllarvi, cercherà di controllare come gli altri vi vedono.
La disinformazione vi sembrerà ingiusta, ma restate al di sopra di essa, confidando che alla fine gli altri vedranno la verità, proprio come avete fatto voi. Siate coraggiosi, siate onesti, fatevi valere e rimanete al di sopra di tutto questo.
♦ ⚡️La UE ha incluso il gruppo dei media Russia Today nel decimo pacchetto di sanzioni. Dalla redazione di RT: “Grazie per aver riconosciuto i nostri sforzi ad un livello così alto! Promettiamo di continuare il buon lavoro“. — @guerrieriperlaliberta ;
♦ Donetsk, il bombardamento ucraino verso un’ambulanza finisce su TikTok …– @radio_alkatrazz ↔ TikTok: Zangrillo, possibile stop P.A, vertice in settimana … Dopo la decisione della Commissione europea, anche il governo italiano … — @ricercadellaverita1 ;
♦ 🇬🇧 … l’editore Puffin ha dichiarato di voler aggiornare la propria collezione dei classici nelle biblioteche online per rispecchiare “i cambiamenti di sensibilità“. … — @InfoDefITALY ;
I giornali e i “cookies”: qualcosa non torna Il punto è che l’informazione deve NON essere gratuita; niente che sia privato deve poter essere gratuito. Perché se è gratis o è un’esca o è propaganda.
♦ Lui è Federico Skoll,… Anni fa Wikipedia decise di eliminarlo dal suo portale, perché costui non deve esistere. Motivo? È ritenuto di “destra” indi per cui deve essere fatto fuori dal … — @weltanschauungitaliaofficial ;
♦ Nel 2011 sono stato denunciato per diffamazione dall’avvocato nonché ex deputato Maurizio Paniz, colui passato alla storia per la tesi “Ruby è la nipote di Mubarak” nel tentativo di difendere Silvio Berlusconi … — @matteogracis ;
♦ YouTube ha appena eliminato la terza puntata della nostra serie “Le Uova fatali” diretta da Giulio Montanaro, intitolata “Eternità digitale o morte sovrana (Prima parte)”. …su un’altra piattaforma a breve. — @rossobruni ;
♦ Le nuove norme della UE sulla pubblicità politica: la libertà di espressione è in pericolo? — @lantidiplomatico ;
♦ Ancora Italia TV CENSURATA per INVISIBILI: canale YouTube della redazione censurato… @playmastermovie ;
♦ Un disegno di legge statunitense potrebbe punire le persone che utilizzano VPN con un massimo di 20 anni di carcere —@donbassitalia ;
♦ Daniele Luttazzi. Società di fact-checking: il ruolo della Cia e il maccartismo bellico. Riassunto della puntata precedente: il giornalista inglese Alan MacLeod ha scoperto che Facebook, Twitter, Google hanno assunto ex-agenti Cia e Fbi per il fact-checking … — @giorgiobianchiphotojournalist ;
♦ Constantin von Hoffmeister uncovers a chilling assault on free speech – social media dissident convicted in America, echoes of Soviet-era suppression resurface! — @BellumActaNews ;
♦ Ucraina, Polonia, Germania, Stati Uniti. I redattori di questi Paesi apportano regolarmente un gran numero di modifiche e contribuiscono specificamente al segmento di Wikipedia in lingua russa. Che cosa ci fanno lì? …@sakeritalianotizie ;
♦ Censurata La Verità su Instagram. Il curriculum del responsabile del fact checking di Open, David Puente 👉Di Pietro 👉Casaleggio 👉Boldrini 👉Mentana … —@fratotolo ;
Ho oltre 20 anni di esperienza in microbiologia e biologia molecolare. Ho creato un protocollo per aiutare le persone con lesioni da vaccino COVID-19 e ne ho salvate molte con il mio lavoro di contaminazione del sangue, eppure non posso permettermi nemmeno di mangiare correttamente, ma a 21 anni l’influencer può comprarsi una casa. —@angelovalidiya
♦ Ireland Passes Law Making It ILLEGAL To Read Non-Mainstream News Sources … —@angelovalidiya ;
♦ Russophobia and Ukrainian bullying have obnubilated minds to the point that even Russian critics of the Kremlin are being denied a platform. — @LRuHK ;
♦ Società di intelligence già al lavoro per bloccare l’informazione indipendente – Enrica Perucchietti —@IVdPan ;
♦ Scrive l’ ONU che disinformazione e HateSpeech sono una minaccia per gli obiettivi globali. E annuncia un piano per “risolvere questa minaccia”. È partito l’attacco finale alla verità e alla libertà di espressione. —@GiuRos ;
♦ 🇺🇸 OBAMA SUGGERISCE “IMPRONTE DIGITALI” PER COMBATTERE LA DISINFORMAZIONE … —@GiuRos ;
♦ Una compagnia americana silenzia un candidato alle elezioni presidenziali americane. E il suo “democratico” partito non ha nulla da eccepire. Il Censorship Industrial Complex spiegato bene. —@GiuRos ;
♦ 🇺🇸🇰🇿 Gli Stati Uniti stanzieranno circa 100.000 dollari per diffondere i “valori americani” tra gli “adolescenti abili in Kazakistan“. Il piano … —@SakIN ;
♦ European Commission gives EU-US data transfers third round at CJEU “… the US still takes the view that only US persons are worthy of constitutional rights. …
The “trick” here: the US will attribute another meaning to the word “proportionate” than the CJEU. EO 14086 declares FISA 702 bulk surveillance to be “proportionate” under an undisclosed “US understanding” of the word and contrary to the two findings by the CJEU. This way the EU and the US were able to claim that they agreed on the same word (“proportionate”) – even when there is no agreement on the meaning of the word.“;
↔♦ EU signs off on data transfers deal with US ;
♦ Il commissario europeo Thierry Breton annuncia: dal 25/8 i social dovranno cancellare immediatamente i “contenuti d’odio che incitano alla rivolta“, o saranno messi al bando. … —@ReHolz ;
♦ Fort Belvoir (Virginia) è la sede discreta dell’Army Intelligence and Security Command, comando militare per lo spionaggio e la sicurezza. … John Poindexter ha organizzato l’Information Awarness … —@GiMasala ;
♦ Inside the EU’s Latest Proposal to Censor the Media —@ICInvCo ;
♦ Google … ci “nasconde” altri sistemi di ricerca. … —@ComiCost ;
♦ la pagina Facebook del Comitato Ascoltami, è stata “nascosta” —@GiuRos ;
♦ 🇮🇹 “il mondo al contrario” del generale Vannacci … “i gay non sono normali” → il ministro Crosetto … “esame disciplinare dell’esercito” per il generale. —@GiuRos —@GiusN —@GiusN —@GiusN —@GiusN ;
♦ Scientific Exodus at Twitter/‘X’: ScientistsRejecting the Changes –@nature :
“Many academics worry that the changing social-media landscape is undoing some of the advances that Twitter helped to facilitate in diversity, equity and inclusion for academia. … Many said that they had noticed an uptick in the amount of fake accounts, trolls and hate-speech on the platform. … had started seeing a lot of “strange” political far-right accounts espousing science denialism and racism in his feed. … A lot of experts and specialists are leaving the platform, …. “If that happens, are we just making room for a massive echo chamber that can spread misinformation in a way that is very harmful to society?”” ;
♦ Cancellata [censurata] una famosa canzone dei Queen —@RoFi ;
♦ Sad anniversary today. WHO ordered my LinkedIn to be deactivated. No warning. No way to get it back. 3 years later I still don’t have my LinkedIn nor can earn money from my knowledge…. ;
♦ Lawrence Mark Sanger, il co-fondatore di Wikipedia, ha recentemente denunciato che le agenzie di intelligence statunitensi hanno manipolato l’enciclopedia online gratuita per quasi due decenni per diffondere ideologie di sinistra. … —@CDCo ;
♦ The UK Government Tracks Journalists That Make Freedom of Information Requests —@ICInvCo ;
♦ “Si può privare della libertà … documento?” sì, green pass —@FraTot ;
♦ Dennis Francis presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA), ha ignorato le obiezioni di 11 paesi e ha approvato la dichiarazione … risposta alle pandemie senza sottoponendolo al voto dell’intera assemblea. Questa dichiarazione mira a formare un’autorità pandemica globale che ha una serie di poteri inquietanti, come la capacità di imporre blocchi, spingere per una protezione universale, vaccinazione e censurare ciò che ritiene “disinformazione”. —@BorN ;
♦ Il governo russo ha fissato un programma per l’introduzione della biometria nei servizi … —@BorN ;
♦ Pushilin, è diventato il governatore della DPR, introduce un decreto con i seguenti divieti: … —@BorN ;
♦ Faina Savenkova: … Today, Italian journalist Vincenzo LoRusso had his channel deleted for a video of me addressing the mayor of Milan ... —@LRuHK ;
♦ Israele, … arrestare i cittadini, sfrattarli dalle loro case o sequestrare le loro proprietà se pubblicano contenuti ritenuti “dannosi per il morale nazionale”. —@BorN ;
♦ Pfizer ha finanziato l’attività di lobbying per gli obblighi vaccinali. Molti dei gruppi presumibilmente indipendenti di consumatori, medici e diritti civili che hanno creato l’apparenza di un ampio sostegno … —@BorN ;
♦ MIT Professor’s IoT Sensors Make Roads Safer “I was trying to figure out how to commercialize it using the notion of mobile sensing for social good. … Indeed, some recent proposals for contact tracing for COVID-19 have used this approach.”;
♦ “Victory as GARM is dead!” – World Federation of Advertisers “discontinuing” the activities of the Global Alliance for Responsible Media (GARM) following an antitrust lawsuit filed by Elon Musk. ;
♦ “Tried for a tweet” – In Public Discourse, Finnish parliamentarian Päivi Räsänen shares what she has learned during the five years that the Finnish state prosecuted her for her faith. ;
♦ “Protester jailed after chanting at police” – A 67 year-old man has been jailed for 20 months after chanting “You’re not English any more” at police officers during a demonstration in London ;
… professor Ugo Mattei … oggi, più di una persona evocato la parola dittatura per quello che è accaduto a Trieste questa mattina [18.10.21], lei condivide questa analisi?
Abbiamo raggiunto sicuramente … abbiamo fatto un altro passettino avanti, diciamo così, secondo me la dittatura in qualche modo c’è già, è soltanto una questione di gradi, non so come dire, per cui secondo me oggi abbiamo fatto un passo avanti perché attaccare delle persone che esercitano un diritto di sciopero, che è costituzionalmente garantito, sul luogo di lavoro attraverso una violenza bestiale da parte delle forze dell’ordine, contro lavoratori che protestano per il loro diritti in modo totalmente pacifico, costituisce un’aggressione che in Italia s’era visto soltanto col governo Tambroni nel 1960, i fatti di Reggio Emilia ben noti. Non era mai più successo nonostante le nostre forze dell’ordine avessero dato spesso triste esempio di violenza – ricordiamo gli episodi di Genova, i piu noti diciamo – ma ce ne sono stati tanti altri sicuramente.
L’aggressione a degli operai in sciopero è un passo avanti, un salto di qualità che fa pensare davvero al fatto che la dittatura, se non c’è già si avvicina, teniamo conto che il fascismo non è diventato dittatura fino dopo il 1926-7, prima era un ordine … era era un sistema compatibile con la costituzione albertina, quindi la trasformazione in dittatura. Non si entra di colpo dittatura – meglio, può succedere anche quello però in dittatura normalmente si entra in modo progressivo. Noi ci stiamo avvicinando, secondo me in modo sempre più preoccupante, ad un punto di non ritorno. Io non nascondo di essere oggi proprio davvero preoccupatissimo, e davvero poco di buon umore sebbene io sia una persona normalmente allegra.
Ecco, grazie professore nel frattempo è arrivato un messaggio dell’arcivescovo monsignor Carlo Maria Viganò al popolo di Trieste, un messaggio di cui leggiamo qualche stralcio insieme che è molto lungo, e dici a un certo punto questo, si rivolge ai lavoratori e portuali e dice
… qualcuno di voi, soprattutto tra quanti si sono uniti a questa protesta da poco, penseranno che quanto vi dico siano teoremi di cospirazionisti, qalcuno pensa ingenuamente che questa “pandemia”, i cui morti sono stati causati quasi interamente dal divieto di seguire i protocolli efficaci, sia soltanto stata gestita male, da poche persone incompetenti e sprovvedute, ma non è così. Chi parla del calo dei contagi e dell’assenza di “geen pass” nei paesi del nord Europa, ignora che tra qualche mese in Danimarca sarà obbligatorio l'”identità digitale” con cui ogni cittadino sarà schedato con la carta identità, il passaporto, il codice fiscale, la tessera sanitaria, lo stato vaccinale e il conto bancario, e se non ci sono stati “lockdown” e coprifuoco, se non si sono resi obbligatorie le mascherine, è solo perché quei paesi sono già perfettamente globalizzati e indottrinati all’ideologia del Grande Reset …
e parla poi anche della Svezia. Ecco qui ci sono … è interessante questa cosa perché l’arcivescovo americano Viganò mette l’accento su questo, cioè non facciamoci illusioni sul fatto che alcuni paesi stiano togliendo le restrizioni perché in realtà le restrizioni le hanno già introiettate con l’identità digitale. Vorrei sapere dal professor Mattei cosa ne pensa su questo, visto che sono temi di cui lei si occupa da molto tempo.
Un’analisi sicuramente molto importante, il dato reale io credo – adesso io non sono al corrente dello stato di avanzamento dei lavori in Danimarca e Svezia – quello che è certo, che si conferma la visione di molti di noi, il più autorevole dei quali è stato sicuramente Agamben quando diceva “guardate che rapporto mezzo a fine fra green pass e pandemia è invertito rispetto a quello che ci viene detto: ci viene detto sostanzialmente che il green pass è un mezzo per risolvere i problemi creati dalla pandemia, invece è la pandemia che serve allo scopo di imporre di importa il green pass“. Ecco questo, diciamo questa inversione dei mezzi dei fini dimostra che cosa, dimostra semplicemente che nel momento in cui … che il tentativo di utilizzare, invece del diritto, la tecnologia dell’informatica per controllare le persone è molto avanzato, ed è abbastanza scontato, lo dice anche prima la Perucchietti, l’ha detto bene, nel senso che è ovvio che costa molto meno controllare con l’algoritmo piuttosto di quanto non costi controllare con il diritto; il diritto è costoso, ci devono essere i giudici, ci devono essere gli avvocati, ci devono essere facoltà di giurisprudenza, ci sono delle lunghe discussioni sui principi ed è quindi un lavoro, è un’infrastruttura costosissima; l’algoritmo non costa quasi niente, quindi la sostituzione del diritto con il green pass fondamentalmente è più o meno la stessa cosa della sostituzione dei cassieri della ferrovia, dei biglietti ferroviari con le macchine che dispensano i biglietti; una macchina dispensa biglietti costa venticinquemila euro, fa il lavoro di dieci bigliettai all’anno e capisci che dal punto di vista dei costi è incomparabile; se un sistema ha come obiettivo quello di risparmiare, come il neoliberismo sembra essere, questo evidentemente è qualche cosa che sta succedendo.
Ciò detto, se questa cosa qui appunto sia già stata raggiunta in altri paesi non lo so, certo anche noi siamo molto avanti perché la stessa società golden-share – chiamiamola così – del ministero dello sviluppo economico, che gestisce i rapporti fra il cittadino e la pubblica amministrazione, quando uno utilizza pagoPA che praticamente è il sistema per fare i pagamenti delle multe o delle tasse alla pubblica amministrazione, quella stessa società è quella che è anche proprietaria dell’infrastruttura digitale del green pass.
È quindi chiaro che questo genere di informazioni se vengono,
come dire, gestite controllate processate, al di fuori dei problemi di
rispetto della privacy, dallo stesso soggetto economico, e questo soggetto economico è sostanzialmente lo Stato, ecco io vorrei sapere quale differenza c’è, tra il nostro sistema di costituzionalismo liberale e quella che viene denigrato come il modello comunista cinese – voglio dire, esattamente la stessa cosa: dei soggetti economici controllati o comunque fortemente partecipati dal pubblico che controllano tutti i dati dei privati, che sono in grado sostanzialmente di condizionarne ogni comportamento; è chiaro che i prossimi passi saranno l’abrogazione del contante, che risponde la stessa logica, saranno delle operazioni … probabilmente la stessa questione del riscaldamento globale verrà incorporata in qualche modo in forme di impronta ecologica dei vari cittadini, di limiti di varia natura alle possibilità di consumo, soprattutto delle possibilità di accesso a quelli che sono beni comuni, in un grande quadro di privatizzazione dei beni comuni che sta per ricominciare, perché noi abbiamo già questo disegno di legge sulla concorrenza che riporterà di dieci anni indietro l’orologio, prima del referendum del 2011, ma sono tempi molto brutti, io mi auguro che queste proteste sociali, così come era successo altre volte nella storia, siano sufficienti per cacciare il governo.
Io penso che noi non possiamo andare avanti con un banchiere al servizio dei poteri transnazionali, della finanza, diciamo da Wall Street alla city di Londra, che comanda nel nostro paese e con la classe politica accucciata ai suoi piedi, io credo che questo sia una gravissima stortura della libertà di tutti noi e mi auguro che ci siano le condizioni per organizzare una resistenza efficace.
Volendo essere provocatoriamente riduzionisti, si potrebbe dire che il diritto a manifestare altro non sia che il diritto a creare disagio. — basta che funzioni – la fionda
La scena inaugurale della filosofia occidentale si apre in un’aula di tribunale, dove un uomo giusto, Socrate, viene processato per accuse
infondate.
È accusato di aver introdotto nuovi dèi, un’accusa priva di senso perché non si è mai occupato di religione.
Ed è accusato di aver corrotto i giovani, un’accusa che può aver senso solo per un’autorità tirannica e repressiva, che il modo in cui Socrate avrebbe corrotto i giovani sarebbe stato di insegnare a loro di educarli alla discussione e alla critica.
Socrate si difende con grande dignità e si dichiara addirittura
un benefattore della città di Atene perché, dice, la sua costante discussione, la sua costante critica, ha impedito alla città di dormire sugli allori e quindi di perdere la sua integrità.
Ma la giuria – o forse dovrei dire meglio, l’assemblea caotica e vociante che lo giudica, perché non si trattava di una giuria di dieci o dodici individui ma di una massa informe di oltre cinquecento cittadini – la giuria dunque decreta la sua colpevolezza e la sua condanna a morte.
La scena si aggiorna a circa un mese dopo, nella cella del carcere dove Socrate sta attendendo l’esecuzione, i suoi amici si sono dati da fare e vorrebbero farlo evadere; quindi il più caro di questi amici, Critone, gli fa visita nella cella alle prime luci dell’alba e cerca di convincerlo appunto a fuggire. Ma Socrate non ne vuole sapere,
la sua condanna è stata ingiusta certo ma gli è stata inflitta nel pieno rispetto formale delle leggi di Atene, quindi se lui fuggisse violerebbe queste leggi, commetterebbe a sua volta un’ingiustizia.
I suoi avversari, i suoi accusatori, hanno commesso un’ingiustizia, manipolando il sistema per farlo condannare, ma questo, dice Socrate, riguarda loro, riguarda la loro coscienza e la loro anima; io, dice Socrate, voglio rimanere puro e preferisco morire innocente.
Il che puntualmente avviene un paio di giorni dopo, quando viene giustiziato.
A raccontarci questi episodi è Platone, che di Socrate era discepolo,
che aveva all’epoca meno di trent’anni e che, profondamente influenzato dalla figura e dal comportamento del suo maestro, continuò a occuparsi di filosofia per il resto della sua vita fino alla morte a ottanta anni.
Della sua vasta produzione Platone si occupa di molti temi, ma una domanda in particolare lo interessa, l’ossessiona quasi: cioè come è possibile che si eviti il ripetersi di episodi del genere, come è possibile evitare in futuro che una persona giusta come Socrate venga condannato, giustiziato.
La risposta di Platone a questa domanda la troviamo nel modo più dettagliato nel suo capolavoro, La Repubblica, dove la prima cosa che impariamo è che uno stato in partenza è un insieme di diversi, vari interessi, istanze, voci, progetti; quindi il primo obiettivo di uno stato dev’essere quello di realizzare fra tutti questi diversi interessi e progetti un confronto, arrivare quindi a un’unità di intenti.
Questa dunque è la prima lezione che impariamo nel primo testo fondamentale di filosofia politica dell’occidente, che la politica – cioè l’arte di amministrare uno stato – è l’arte e la scienza
di gestire il confronto fra diversi. E molti stati, forse anche tutti gli stati esistenti, pensa Platone, questo confronto lo gestiscono malissimo, quindi sono uno stato di nome ma non di fatto, di fatto solo una congerie di staterelli costantemente in lotta gli uni con gli altri, per esempio uno stato dei ricchi in lotta contro uno stato dei poveri.
Platone, e Aristotele dopo di lui, sono conviti di sapere quale sia il sistema politico che meglio gestisce il confronto fra diversi; distinguono i classici sistemi di monarchia – governo dell’uno – aristocrazia – governo di pochi – e democrazia – governo del popolo – e credono che una certa forma di aristocrazia, in cui a governare siano i migliori, che per loro vuol dire le persone più virtuose, sia quella che meglio può amministrare lo stato, meglio può gestire il confronto tra diversi.
Questa dunque la lezione dei grandi filosofi greci.
Ma due secoli dopo la discussione cambia radicalmente di segno, per opera non di un filosofo o intellettuale di professione, ma di una persona che di mestiere faceva il militare, precisamente il secondo in capo e il comandante della cavalleria dell’esercito della Lega Achea, una confederazione che riuniva molte città greche e che, nel secondo secolo avanti Cristo, si trovava in conflitto con la Repubblica Romana, come capitava di solito di quei tempi. Ne uscirà sconfitta e i romani pretesero che un certo numero di dignitari greci andassero a vivere a Roma, sostanzialmente come ostaggi, e con la loro presenza a Roma garantissero che i loro concittadini mantenessero i trattati di pace.
Fra questi dignitari c’era la persona di cui stiamo parlando, cioè Polibio, il quale, avendo dovuto abbandonare la carriera militare, decise di dedicarsi alla storia e alla politica. Anche Polibio, come Platone, era affascinato da una fondamentale domanda, cioè voleva sapere quale fosse l’origine, la fonte, il segreto se volete, della grandezza di rRoma, come era possibile che la Repubblica Romana si fosse mantenuta forte salda e stabile per secoli, conquistando praticamente tutti i paesi del mediterraneo e senza mai perdere nulla
di quel che aveva acquistato.
La risposta di Polibio a questa domanda cambiò, come ho detto le carte in tavola della riflessione politica occidentale, perché, disse Polibio, la forza della Repubblica Romana sta nel non aver scelto un singolo sistema di governo, ma nell’aver costruito un sistema misto
in cui sono presenti elementi di tutti i vari sistemi di governo: ci sono consoli, con un potere praticamente regale, c’è un senato con autorità aristocratiche e, a rappresentanza del popolo, ci sono il tribuni della plebe che a Roma avevano grande autorità e grande potere. Ed è proprio dall’equilibrio di tutte queste diverse forze, dal bilanciamento di questi poteri contrapposti, che la repubblica acquista la sua grande forza.
Finché si manterrà questo equilibrio la repubblica sarà in grado di trarre da ciascuno degli elementi che compongono il suo miglior contributo.
La lezione di Polibio è stata ripetuta molte volte nel corso dei secoli: la ripete Cicerone, nel dialogo De republica, in cui peraltro parla della sua repubblica, la repubblica romana; la ripete Machiavelli,
nei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio, e la ripete, con interessanti, importanti variazioni, il testo fondamentale della teoria politica moderna, Lo spirito delle leggi di Montesquieu.
Dice Montesquieu che nessuna istanza, nessuna qualità dovrebbe essere esente dal controllo ed al limite esercitato da altre istanze e altre qualità, anche la virtù – dice Montesquieu – deve essere controllata e limitata da altre qualità se non vuole trasformarsi in una mostruosità. Quindi, la base di questa idea elabora quella classica divisione dei poteri, che è a fondamento di tutte le Costituzioni dei paesi civili contemporanei, fra poteri legislativo esecutivo e giudiziario, che grosso modo richiamano le tre classiche forme di governo: il potere legislativo la democrazia, il potere esecutivo la monarchia, il potere giudiziario la aristocrazia.
Quando, qualche decennio dopo lo Spirito delle leggi, i padri fondatori della repubblica americana si guardavano intorno, cercando modelli per elaborare la loro Costituzione, Polibio torna d’attualità. Thomas Jefferson aveva numerose copie delle Storie di Polibio nella sua biblioteca personale, e occasionalmente ne comprava altre per regalare ai suoi amici. E la Costituzione americana, elaborata da Jefferson e dagli altri padri fondatori,
non è, come spesso erroneamente si pensa, si dice, una democrazia
ma è, per esplicito e deliberato volere dei padri fondatori, un sistema misto, in cui si conpenetrano elementi monarchici – un presidente con poteri quasi regali – elementi democratici – soprattutto la Camera dei rappresentanti, in cui non a caso i membri durano in carica soltanto due anni e sono quindi costantemente in campagna elettorale, costantemente a contatto con il loro elettorato –
ed elementi aristocratiche – oggi soprattutto alla Corte Suprema, ma fino al 1913, quando passò i diciassettesimo emendamento, anche il Senato perché prima di allora il senatori non erano eletti dal voto popolare ma nominati dalle legislature dei vari stati.
Quindi la riflessione di 2500 anni, la riflessione politica di tutto questo periodo, ci consegna due lezioni fondamentali: la politica
è l’arte, la scienza del confronto fra diversi e il modo migliore per gestire questo confronto è realizzando un equilibrio fra questi diversi, un bilanciamento fra tutte le forze in campo.
Ora, voi potete capire come con queste lezioni in mente io sia rimasto perplesso, quando all’inizio della cosiddetta pandemia – parlo del febbraio-marzo 2020 – mi è sembrato che tutt’a un tratto si fosse interrotta la politica: la politica, e con essa il confronto ed equilibrio fra diversi, fosse stata sospesa e una singola istanza, un singolo interesse, cioè la nuda vita, la nuda sopravvivenza, non tanto, non soltanto prevalesse sugli altri ma li annullasse, li cancellasse come se non esistessero proprio.
Era come, dico nel mio libro La grande paura, quando si gioca a briscola e il due di briscola è in grado di tagliare anche l’asso di un altro seme, non importa quanto conti l’asso, non importa quanti punti valga, basta un due di briscola per acquisirlo. Oppure, per fare un paragone piu dignitoso, è come se si fosse passati dalla politica ad assumere un atteggiamento di carattere religioso: per la persona di fede religiosa i dogmi dalla sua fede prevalgono in modo assoluto su qualsiasi altra istanza, su qualsiasi altro interesse; queste altre istanze, questi altri interessi, potranno dibattere, negoziare fra loro finché non entra in campo un dogma della fede, ma appena uno di essi entrasse in conflitto con un dogma, il discorso sarebbe chiuso,
la partita sarebbe finita anzi, non sarebbe mai neanche cominciata.
Ecco quindi, la mia impressione era che si fosse sostituito alla politica un atteggiamento di carattere religioso, una specie di dittaturaformale in cui una forma di vita, una forma di interesse
tagliava come il due di briscola tutte le altre, come preludioper una dittatura sostanziale che da allora si sta cercando di istituire, in cui alcune, poche, persone dicono a tutte le altre che cosa devono fare.
Quando ho detto queste cose, e continuo a dirle, alcuni miei amici hanno obiettato che vabbe’ però se non si ha la vita non si è in grado di perseguire nessun altro interesse, nessun altro valore, nessun altro ideale, la vita, dicono, è condizione necessaria per perseguire qualsiasi altra cosa. Qui devo dire, mi viene sempre da reagire con un certo vigore, anche con un po’ di sdegno, perché
questa obiezione che mi viene posta è proprio falsa, non è proprio vero che la vita sia condizione necessaria per perseguire qualsiasi cosa, è anzi spesso vero che il modo migliore per perseguire un interesse, un valore, un ideale per affermarlo sia quello di perdere la vita. Socrate, da cui siamo partiti, ce lo testimonia: fu ucciso ingiustamente, quindi potremmo dire che perso quella battaglia, ma sembra proprio che abbia vinto la guerra, perché 2400 anni dopo siamo ancora qui a meditare il suo esempio e il suo insegnamento, e quell’esempio, quell’insegnamento sono rimasti alla base della riflessione morale e politica dell’occidente, molto di più senz’altro
che se si fosse salvato la vita scappando dal carcere, quei pochi anni di vita che gli rimanevano, perché aveva già settant’anni.
Ma non c’è bisogno di tornare indietro di duemila anni, possiamo guardare molto piu vicino a noi, nel tempo e nello spazio: il museo Monumento al Deportato di Carpi è un’istituzione di grande importanza, grafite sulle sue pareti sono 99 frasi tratte da lettere
di condannati a morte della resistenza europea; anni fa fui coinvolto in un’iniziativa in cui ciascuno di noi era invitato a scegliere una di queste frasi e commentarla; ma al di là dell’iniziativa, quello che veramente conta è che ebbi l’occasione, l’opportunità di leggere e di rileggere queste lettere, queste frasi e devo dire che sono frasi che lasciano il segno, sono scritte da person giovani, che avevano tutta la vita davanti e che scelsero di rinunciare a quella vita, anche in modo piuttosto sgradevole devo dire, perché molto spesso insieme alla morte c’era anche la tortura, che scelsero di rinunciare alla vita perché ne valeva la pena, perché rinunciare alla vita, accettare anche la tortura, era meglio dell’alternativa, meglio dell’azione, meglio del tradimento, meglio anche semplicemente del fuggire o lasciare il carcere abbandonando indietro i propri compagni. Piero Calamandrei, uno dei padri fondatori della nostra Repubblica, della nostra Costituzione, in un discorso tenuto a un gruppo di giovani il 1955, dice a questi giovani:
se volete sapere dove è nata alla nostra costituzione andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi dove hanno lottato sono stati torturati e uccisi i partigiani, è lì che nata alla nostra Costituzione
e aveva ragione, perché sono stati questi giovani, è stato il loro sacrificio il loro dolore e il loro sangue a ridarci dignità, quel tanto di dignità che ancora potevamo avere, con che faccia avremmo potuto guardare al mondo dopo aver passato piuù di vent’anni ad obbedire ciecamente come pecore fedeli a un dittatore folle che chiedeva cose assurde e che poi lasciò l’Italia in un cumulo di macerie. Sono stati i partigiani, è stato il loro dolore il loro sacrificio e il loro sangue a ridare dignità a noi stessi, al nostro paese e anche alla nostra Costituzione, a permetterci di rialzare la testa e guardare avanti verso un futuro ancora possibile.
Di questi tempi non siamo minacciati di tortura e di morte, almeno per il momento, ma senz’altro ci sono delle pene, ci sono dei sacrifici in gioco e allora chiediamoci, ciascuno di noi chieda a se stesso, che cosa siamo disposti pronti a sacrificare per mantenere la nostra dignità, la dignità del nostro paese, la dignità della nostra Costituzione, che cosa siamo disposti a fare per essere all’altezza
del sacrificio dei nostri martiri.
… il mio libro è un tentativo di interpretare ciò che da due anni ormai ci sta sconvolgendo su scala planetaria, perché come dice il titolo si tratta del primo golpe globale, noi siamo stati abituati nel novecento a esperienze traumatiche legate a colpi di stato che riguardavano singoli stati nazionali o gruppi di stati nazionali, quello che stiamo invece sperimentando sulla nostra pelle, da un anno e mezzo / due ormai, è un vero e proprio golpe globale, che non riguarda un singolo stato nazionale ma che invece investe l’intero modo della produzione capitalistica.
Da Roma a Sidney e da Berlino a Nuova York senza esclusione, è in effetti un rimodellamento ed è curioso che da subito sulla plancia di comando gli oligarchi della plutocrazia neoliberale l’abbiano appellato great reset – grande reset, grande rinnovamento, grande azzeramento anche – è un’espressione sintomatica che non deve sfuggire, non dev’essere trascurata. Io nel libro parlo di golpe globale e uso anche un’altra formula, gramsciana in questo caso, di prolungamento organico, è come se questa rimodulazione dei rapporti di forza della società, dell’economia e della politica che avviene realizzando l’emergenza perpetua sanitaria come metodo di governo, implicasse una sorta di potenziamento, di accelerazione di tutti i processi che erano già in auge nella globalizzazione capitalistica – penso allo smart-working, telelavoro – sì è un neo lingua padronale a tutti gli effetti, che chiama smart-working il nuovo sfruttamento da casa del lavoro, che chiama ancora task-force l’esproprio della sovranità popolare nazionale.
Insomma tutto ciò che abbiamo visto e che stiamo vedendo da due anni a questa parte, va a mio giudizio nella direzione di una ristrutturazione autoritaria del mondo della produzione capitalistica che consolida e accelera tutte le sue principali tendenze: lo smart-working, il superamento delle sovranità nazionali democratiche a beneficio di comitati tecnici non eletti, con esperti e tecnici dietro i quali si nascondono sempre banchieri e top manager di ortodossa fede neoliberale; ma poi la distruzione definitiva della scuola pubblica e dell’esperienza dell’insegnamento su cui la nostra Europa si è fondata a partire dall’accademia di Platone, del liceo di Aristotele – la scuola in presenza appunto – fino ad arrivare tra le altre cose alla distruzione dell’economia locale, l’annientamento dei ceti medi e delle classi lavoratrici a beneficio dei colossi Big-Tech, e–commerce multinazionali e così via.
Insomma si tratta di una vera e propria ristrutturazione epocale per quel che riguarda il rapporto di forza, con alcune caratteristiche che a mio giudizio non debbono essere taciute: in primo luogo il carattere globale di questo movimento di ristrutturazione, e poi anche vorrei dire il fatto che utilizza l’emergenza perpetua; l’ordine noliberale non è nuovo all’uso dell’emergenza, anzi Foucault ci ha insegnato che il neoliberismo usa l’emergenza come metodo di governo – che sia all’emergenza terroristica del 2001, quella economica del 2007 o quella sanitaria del 2020 e seguente – perché l’emergenza perpetua come metodo di governo permette di istituire una razionalità politica particolare, che quella in virtù della quale ciò che nella normalità è inaccettabile si muta, nell’emergenza, in inevitabile. Se vi avessero detto nel 2018, supponiamo, che dovevate stare a casa per tre mesi o che dovevate lavorare con smart-working necessariamente, o che dovevate escludere dalla vostra vita il prossimo in quanto nemico, non solo non lo avreste fatto ma probabilmente vi sareste anche giustamente ribellati. Se tuttavia vi è l’emergenza e ne va della vostra vita, grazie anche una narrazione artatamente gestita dai padroni del discorso, ecco allora che l’inaccettabile si muta in inevitabile, ed ecco ancora che, se c’è l’emergenza, evaporano gli spazi di discussione democratica parlamentare, dacché occorre agire nello spazio ristretto dell’emergenze, quindi occorre un decisionismo che automaticamente paralizza quel parlare, quel discutere che è ciò che da vita la democrazia «parlamentare».
ti posso interrompere su questo punto giusto venti secondi, non di più perché poi mi dispiace interrompere … i tuoi pensieri … sai che adesso stanno lanciando un referendum contro green pass, no …
Sì, è chiaro come la narrazione su cui questo golpe globale, questa ristrutturazione si fonda sia una narrazione ampiamente orwelliana vorrei dire, intanto perché gli stessi che ora invocano “la democrazia ha i suoi tempi” sono quelli che in questi mesi hanno contratto
visibilmente i già stretti spazi della democrazia parlamentare, l’hanno fatto in nome di un’emergenza che come ricordavo poc’anzi richiede un intervento nell’hic et nunc immediato, quindi l’autoritarismo, un autoritarismo medico scientifico, diciamo così, giustificato con lessico medico scientifico – ma poi, Claudio, un altro tema che affronto nel libro, non dimentichiamoci che gli stessi che invocano ininterrottamente la salute come bene sommo, sono quelli che sulla plancia di comando nei trent’anni precedenti hanno puntualmente ridotto la spesa pubblica destinata alla sanità, cosicché sorge spontaneo il quesito, se la sanità pubblica e la salute siano così importanti solo quando si tratta di limitare i diritti e comprimere le libertà, e non invece quando si tratta di investire nella sanità pubblica e nell’ambito nel comparto ospedaliero, ricette che ovviamente sono come il fumo negli occhi per l’ordine neoliberale che si basa proprio sulla compressione della spesa pubblica.
… vedevo la dedica del tuo libro, che secondo me spiega benissimo quello che hai detto poco fa sulla preoccupazione della vita: «a tutti coloro i quali la paura di perdere la vita non prevale sul desiderio di una vita libera e dignitosa»
Sì è proprio così, perché la narrazione dell’emergenza sanitaria permanente si basa su un terrorismo medico scientifico, una sorta di strategia della tensione sanitaria che, martellante grazie all’operato zelante dei professionisti dell’informazione – altra categoria schiettamente orwelliana – fa sì che il suddito del nuovo capitalismo terapeutico sia terrorizzato all’idea di perdere la vita e, come ci insegna Giorgio Agamben, la nuda vita non unisce gli italiani
o i popoli, li divide, crea una sorta di disponibilità a rinunziare a tutto – libertà e diritti – pur di fare salva la vita messa in pericolo dall’emergenza. Ecco allora che forse acquistano anche un fosco significato quelle immagini divenute subito spettacolo mediatico delle bare di Bergamo – ricorderai nel marzo del 2020 – allorché si scelse, con un’operazione purtroppo non neutra, di far sfilare quelle bare trasformando la sfilata in un evento mediatico, il cui suono – almeno così lo interpreto nel libro – era grosso modo questo: d’ora in poi state a casa, rispettate tutte le norme del nuovo leviatano tecno-sanitario, se no finirete anche voi stesi in quelle bare.
Sul fatto poi, che non sia stata data sepoltura ai nostri morti – c’è anche una parte nel libro – perché Gianbattista Vico diceva che humanitas deriva da umare, dal dare sepoltura, noi siamo umani nella misura in cui diamo sepoltura ai nostri morti e ci stabilizziamo nei luoghi in cui essi permangono. Antigone, la tragedia di Sofocle, colei che non si spezza, colei che non si piega, colei che si oppone a Creonte proprio perché vuole dare sepoltura al fratello.
Noi abbiamo rinunciato alla base della nostra umanità per paura della morte, ecco che ritorna questo tema: in nome della paura di perder la vita abbiamo capito che l’uomo occidentale, che non crede più nulla, è disposto a cedere tutto, non solo libertà i diritti, ma perfino le basi della propria humanitas e, quindi, il paradosso è che abbiamo assistito a una situazione di disumanizzazione integrale dei rapporti umani, abbiamo perso gli affetti, le relazioni, il lavoro, la comunità. È avvenuta l’abolizione neoliberale del prossimo per decreto legge e, poi, abbiamo anche in pari tempo compreso che il concetto di nuda vita diventa uno strumento di controllo e di gestione, è il fondamento di questo nuovo paradigma di governo delle cose, delle persone, che si basa su una fobocrazia, io la chiamo, il potere della paura come gestione politica delle masse, le masse terrorizzate sono disposte a tutto, anche non dar sepoltura ai propri cari, pur di conservare la nuda vita.
Ecco è su questo che si fonda il nuovo leviatano tecno-sanitario come io lo chiamo, sull’unione di terrore medico scientifico, di religione terapeutica. Il discorso medico scientifico – nel libro ci sono pagine in cui mi richiamo a Michel Foucault, il quale parlava di ordine del discorso e di episteme, l’episteme è il modo in cui in ogni epoca si intrecciano fra loro indissolubilmente i saperi e i poteri. Il potere produce un proprio sapere, usa quel sapere per legittimarsi. Oggi, il discorso medico scientifico, l’ideologia medico scientifica, svolge una parte dirimente nella giustificazione della riorganizzazione e con ciò distinguo attentamente, nel libro, la
scienza e la medicina, nel loro nobilissimo operato, dall’ideologia medico scientifica.
ci arriviamo … volevo solo fare una piccola chiosa, perché questa mattina … sentivo l’ultima puntata di Spazio di libertà di Bencivenga che abbiamo registrato venerdì, di cui ti parlavo, e lui parlava proprio di questo e, diceva, spesso si confonde diciamo la vita, la nuda vita, come fine ultimo di ciò che è da preservare non come se con la morte tutto finisce quando invece si dimentica che spesso è proprio con la morte che si cambiano le cose, e faceva l’esempio di Socrate – di tutta la sua battaglia per la … che è finita in tribunale, giudizio eccetera – se lui fosse vissuto, avesse accettato l’evasione come proponevano nei suoi amici dal carcere, sarebbe sopravvissuto, il suo apporto non sarebbe stato così dirompente mi pare, proprio grazie alla morte, ancora qui dopo non so quanti migliaia di anni stiamo parlando di ciò che ha insegnato Socrate, concordi?
Concordo appieno, anche in ragione del fatto che la morte fa parte della vita come suo esito estremo e quindi, la paura della morte che ci porta a rinunziare a tutto pur di non morire, ma comunque moriremo. Non da liberi però, questo il punto fondamentale: la paura di morire non ci impedisce di morire, ci impedisce di vivere.
Questo il paradosso dialettico della situazione. Io nel libro prendo in esame due categorie greche proposito di Socrate, noi diciamo banalmente “vita“, noi figli dei latini, ma i greci piu precisi dicevano “zoè” e “bìos“: zoè è la nuda vita, è la vita intesa come sopravvivenza, è la vita della pianta come dell’animale e dell’uomo considerato nella semplice sopravvivenza, bìos invece è la vita qualificata, il come del vivere, il fatto che noi stiamo qui a discutere di filosofia, il fatto che andiamo a teatro, il fatto che amiamo i nostri figli, questo è il bìos. Ora, il paradosso del discorso medico scientifico che dice di voler salvare la vita con il lockdown, con i coprifuoco, con la quarantena, ma quale vita sta salvando? questo il punto, io nel libro … c’è un capitolo dedicato al nonno di Savona, ho voluto tributare un piccolo omaggio a questo nonno di Savona che, nella primavera del 2020 è finito sui giornali il suo caso, con epilogo tragico perché il nonno di Savona aveva un unico obiettivo nella sua vita, che era trascorrere il tempo con il proprio nipotino; cosa accadde? che con i lockdown non poté più vedere il proprio nipotino e lasciò un biglietto, in cui si accommiatò da tutto e da tutti dicendo “non posso più vivere senza il mio nipotino” e si tolse la vita.
Quindi questa vicenda, dal dall’esito tragico – ovviamente il nonno di Savona non so se avesse letto i greci la distinzione tra bìos e zoè – però dice magnificamente quello, cioè il fatto che una vita senza le sue qualificazioni non è più vita.
Quindi il voler protegger la vita al nonno di Savona gliel’ha portata via, perché per lui la vita non era stare in lockdown per mesi, evidentemente, a sopravvivere come il virus, perché poi è questo il punto …
… andrebbe spiegato a questi del CTS, ad Abrignano – lui che dice che siccome non si può fare l’obbligo vaccinale perché la Costituzione pone qualche ostacolo allora bisogna fare il green pass brutalizzate: ti vogliono togliere i diritti civili, togliere i servizi sanitari, la possibilità di andare a lavorare – questi non lo capiscono questa storia, che proteggere la nostra vita equivale a toglierla
Purtroppo ci vuole probabilmente un plus lavoro concettuale che il medico non può fare, il medico eccellente in altri campi del sapere pratico ma non evidentemente nella riflessione su bìos e zoè, perché questo è il punto, la mera vita, la sopravvivenza, la mera zoè in realtà è solo unastrazione caro Claudio, perché noi siamo già sempre bìos: la mera sopravvivenza non esiste perché noi siamo sempre qualificazione del vivere – per il nonno di Savona stare con suo nipote, per noi stare con i nostri figli, fare filosofia, andare a teatro – quindi ridurre la vita a sopravvivenza non significa protegger la vita ma annientarla. …
Ma anche gli psicologi, che sono stati troppo poco interpellati in questi due anni a mio giudizio, ci insegnano magistralmente che i lockdown fatti per proteggere la vita, ci dicono in realtà, hanno cagionato tutta una serie di disturbi psicologici che non hanno generato salute, tutto al contrario. E qui torniamo ai greci, Platone nel Carmide dice che non si possono curare gli occhi se non si cura la testa, e non si può curar la testa se non si cura l’intero corpo, e non si può curare l’intero corpo se non si cura anche l’anima. Quindi in sintesi, dice Platone, non puoi curare il corpo se non curi anche l’anima perché la salute è una condizione psicosomatica, la vita sono le qualificazioni del vivere, non esiste come mera astrazione. Purtroppo il discorso medico scientifico, che parla solo della zoè mai del bìos, tende a ridursi di fatto alla stessa allo stesso livello ontologico del virus che combattiamo, perché – cosa fa il virus? tende semplicemente a sopravvivere e replicarsi e non ad altro, il virus, in termini ontologici, è il grado più basso di vita, è vita che non è vita allo stesso tempo, è un vivente che non è un vivente … e noi stiamo regredendo a questa condizione grazie al discorso medico scientifico, con tutta la svolta autoritaria perché poi, Claudio, la vera domanda da porre, che ho provato a sviluppare nel libro è: perché proprio ora questo rimodellamento dei rapporti di forza? è un accidentalità? sono puri casi della storia o c’è del all’altro?
Ora, io nel libro affronto la questione della genesi del coronavirus, io non posso dire se sia zoonosi, cioè salto di specie dal pipistrello all’uomo – anche se di zoonosi a rovescio ne ho viste molte in questi mesi, cioè di passaggio di specie dall’uomo alla pecora – quindi la zoonosi inverso l’abbiamo vista – però non dirti se sia stata zoonosi quella del virus, fuga dal laboratorio perché a Wuhan oltre al mercato …
… grazie a te eravamo stati i primi a dire che l’ipotesi della fuga da laboratorio era più che concreta, fondata diciamo, mentre tutto il mondo dicevano che era il pipistrello saltato sul pangolino che aveva fatto l’amore col maiale … ecco, e poi dopo un anno in cui hanno censurato di ogni cosa che usciva su questo argomento son stati costretti ad ammettere, dopo largo dibattito in america che è invece l’ipotesi più probabile, tant’è vero che facebook s’è scusata, non s’è scusata anzi, ha detto però “da ora in poi non censureremo più coloro che dicono che forse il virus sia uscito da un laboratorio” – eppure bastava ascoltare Byobl e Diego Fusaro un anno prima e questa ipotesi non sarebbe … siamo finiti al c’è oggi il rogo delle idee, dei pensieri…
Caro Claudio, nihil novi sub Sole, perché anche eppur si muove di Galileo venne all’inizio non dico messa sul rogo ma venne trattata come fake news, Galileo seppe abiurare quindi non fu bruciato vivo, a differenza di Giordano Bruno, però fu condannata come fake news.
Questo sia di monito per quelli che fanno le loro crociate contro le fake news, le fake news si combattono con la forza della ragione non con i roghi, perché io dico sempre, dietro la lotta contro le fake news sta in realtà – ne parlo nel libro – un processo che non è teoretico ma politico, perché stanno diffamando come fake news ogni narrazione non allineata. Con un esempio, dire che nel 1793 re Luigi non morì è una fake news, d’accordo, ma dire che re Luigi venne assassinato da dei barbari o giustiziato da degli eroi, non è che una delle due è una fake news, son due interpretazioni diverse e non puoi liquidare una silenziandola come fake news, si confronteranno … quindi in sintesi stan cercando di liquidare come fake news tutte le interpretazioni che non piacciano all’ordine dominante.
Io dico una cosa da filosofo, primo che, in una libera democrazia, ogni cittadino è libero di dire e pensare ciò che vuole, Spinoza docet, teoria di Spinoza; punto secondo, io diffido sempre di quel vero che una volta al potere mette fuori legge il falso, perché è proprio del vero il confutare il falso con se stesso esibendosi, il vero non ha bisogno di punire il falso, basta che si esibisce, al vero il falso cessa di essere; del resto, citando ancora Socrate, non era Socrate che somministrava la cicuta, veniva somministrata lui, come propagatore di fake news diremmo oggi, non era Gesù Cristo che metteva in croce chi la pensava altrimenti, erano gli altri che erano … e fino a Giordano Bruno e per poco non accade anche …
… diciamo la verità è auto-evidente non deve essere tanto spiegata
… sì, diceva Hegel, verum index sui et falsi, cioè il vero mostra se stesso e anche il falso, è invece il falso che quando si proclama vero deve impedire al vero di esibirsi, perché altrimenti verrebbe smascherato.
quindi dove c’è una censura, dove chiudono per esempio un canale youtube con mezzo milione di iscritti dimostrano che non stanno dalla parte del vero
certamente, perché se fosse una falsità, cioè dire una sciocchezza come la Terra è piatta non c’è bisogno di mettere sul rogo chi la dice, lo smascheri pacatamente con la placida teoria greca del logon didonai, il render ragione e non hai bisogno di metterne [una foto], invece dire che Byoblu sono terrapiattisti e chiuderegli il canale significa ricadere nella tesi di cui sopra, cioè usi il caso della fake news per delegittimare come se fosse fake news una interpretazione che non c’entra nulla con la fake news.
era soltanto un esempio qua … non abbiamo mai discusso …
… però la domanda vera è: che cosa sta accadendo? perché … io dicevo, ho analizzato queste tre ipotesi della nascita del coronavirus – la prima la zoonosi, la seconda la fuga dal laboratorio, la terza è la creazione ad hoc in laboratorio – noi siamo stiamo discutendo ora 2021 la seconda, dopo che prima era stata censurata preventivmente …
la volontarietà dici, stiamo arrivando alla volontarietà …
… allora la prima era la zoonosi ed era quella l’unica accreditata in origine, poi si iniziò … la seconda è quella della fuga del laboratorio che ha iniziato ad essere riabilitato nella primavera del 2021, sul Corriere della Sera perfino, la terza ipotesi, per ora indicibile ma che non escludo venga un giorno riabilitata anch’essa, è quella della creazione ad hoc in laboratorio …
virus come battaglia geopolitica o peggio …
… come arma di riorganizzazione della società. Io non so quale delle tre sia vera, ripeto, però da filosofo le prendo in considerazione tutte e tre in attesa che vengano portati lumi sulla questione. Quindi lasciando da parte quale sia delle tre quella vera, dico una cosa, che ritengo inconfutabile però è che, quale che sia la genesi del coronavirus, i gruppi oligarchico-dominanti del blocco neoliberale hanno da subito utilizzato l’emergenza per potenziare il proprio rapporto di forza. C’è stata cioè quella che Giorgio Agamben chiama la cospirazione oggettiva, cioè il virus c’è, è lì, quale che sia la sua genesi i gruppi dominanti l’hanno utilizzato per ristrutturare il rapporto di forza, per tradurre nel Grande Reset di cui dicevamo.
Perché proprio in questo momento e che bisogno c’era di questa riorganizzazione? … Allora, la mia tesi, che ho sviluppato …
intanto occorre precisare che era dal 2005 che nell’amministrazione statunitense dopo le Twin Towers si paventava un attacco bio-terroristico, e nel 2005 proprio vennero convocati alcuni esperti – ne diede notizia anche New York Times oltretutto – per elaborare un piano di opposizione a un attacco eventuale di tipo bio-terroristico, e quel piano, che venne elaborato dal dottor Robert Hatch nel 2005, era incardinato su due principi fondamentali: social distance and lockdown, quindi due termini coi quali abbiamo poi ha preso a fare
la nostra conoscenza nel 2020. Nel 2005, ricorderai Claudio, si parlò molto a lungo della possibile aviaria, ti ricordi poi non non accadde nulla, nel 2009 fu la volta della suina, anche in quel caso non accadde nulla, nel 2020 arrivò il coronavirus e ci troviamo nel punto in cui siamo ora. Quale che sia, ripeto, la genesi del virus, una cosa possiamo dire però con Gramsci: le classi dominanti utilizzano l’egemonia, cioè consenso piu dominio, non hanno bisogno di usare la violenza se usano il consenso televisivo, mediatico, giornalistico. Il problema per le classi dominanti, come sapeva bene Gramsci, è che se perdono il consenso e resta loro solo dominio debbono usare la violenza per mantenere il dominio. Gramsci lo diceva in riferimento al fascismo, che era un un esperimento di violenza delle classi dominanti che iniziavano a perdere il consenso col biennio rosso, con i moti di contestazione, adesso noi ci trovavamo, io credo da alcuni lustri, in un momento di opposizione generale alla globalizzazione capitalistica che si era manifestata in vari modi, dalle giubbe gialle in Francia, dai sovranisti e dai populismi, dal brexit, dall’Italia che votava in maniera non gradita ai gruppi dominanti per il referendum costituzionale …
passando per utilizzo a briglie sciolte della rete che scavalcava la narrazione mainstream …
… cominciava davvero esserci quella che ho chiamato la contestazione della globalizzazione capitalistica – in sostanza i gruppi dominanti iniziavano a perdere il loro consenso. C’è un passaggio che ricorderai senz’altro in quanto giornalista, di quella giornalista – Botteri mi pare – che quando vinse Trump nel 2016 disse abbiamo perso il nostro consenso … magnifico quel passaggio, perché fotografò esattamente questo, cioè la perdita di consenso.
… lei dice “ecco come faremo, a cosa serviamo noi giornalisti se poi la gente fa quello che vuole” … noi “educhiamo” anche dal punto di vista politico ma poi cittadino non ci segue quindi …
… fu una frase di un onestà intellettuale disarmante perché rivelava esattamente questo, cioè il fatto che le masse nazionali popolari iniziavano a procedere altrimenti rispetto ai desiderata dei gruppi dominanti. Ora una cosa è chiara, che questo virus, quale che sia la sua genesi, ha permesso ai gruppi dominanti di ristrutturare in maniera autoritaria il rapporto di forza, utilizzando l’emergenza perpetua come cardine di una nuova razionalità sociale politica ed economica, ciò che noi stiamo vivendo non è soltanto né soprattutto un’emergenza sanitaria, è invece precipuamente
grande laboratorio di produzione per i nuovi assetti sociali politiche ed economiche per l’avvenire. Come molte altre crisi che hanno preceduto questa, penso a quella del 2001, i dispositivi che si attivano per fronteggiarlo non sono destinati a esaurirsi in breve tempo ma sono invece destinati a durare, a consolidarsi in nuova normalità, curiosa espressione che quasi da subito venne utilizzata già nel marzo 2020. Due cose devono colpire retrospettivamente, come un cercato di dire nel libro, in primis questo concetto di nuova normalità introdotto quasi immediatamente all’apparire dell’emergenze, l’altro il fatto che nessuno di noi credo sia mai stato fornito di tabelle con dati, indicazioni e numeri circa alla fine dell’emergenza su quali basi finirà l’emergenza, chi nella fattispecie dichiarerà finita l’emergenza, quali livelli bisognerà raggiungere.
Leggevo poche settimane fa che in Oceania – non ricordo se in Nuova Zelanda, con un solo caso hanno messo di nuovo la popolazione agli arresti domiciliari.
… siamo entrati – quante volte l’abbiamo sentito – nella nuova stagione delle pandemie, dobbiamo … beh scusa anche se fosse ma questi sono Nostradamus? come fanno a sapere che ci saranno pandemie nel futuro se nessuno glielo ha detto o se non hanno dei dati che a noi non è dato sapere …
… e infatti è quella che Aiorgio Agamben chiama l’epidemia come politica, cioè un uso schiettamente politico ideologico di un lessico medico scientifico che, per dirla con vecchio Marx, fa da sovrastruttura di giustificazione dei rapporti di forza, perché io nel libro ho ripreso tutte queste considerazioni, dalla vestale del
liberismo Ursula Von der Leyen, che disse testualmente che l’Europa si accingeva ad entrare nell’evo delle pandemie a Walter Ricciardi che disse che tutto questo sarebbe durato ancora molto tempo, fino a l’OMS che disse già nel maggio 2020 che il coronavirus non se ne sarebbe mai andato, fino all’ONU che disse che nuove più letali pandemie sarebbero presto sopraggiunte.
Bill Gates, in un’intervista gli chiesero “beh tutto sommato il coronavirus, voglio dire, non ha ancora sterminato tutta popolazione mondiale” e lui rispose dicendo la “prossima pandemia ve la ricorderete”, fece un ghigno sinistro, fece rabbrividire tutti perché, voglio dire, essendo lui tra i finanziatori di queste fondazioni eccetera, che finanzia laboratori e centri di ricerca, forse anche Wuhan – non mi sono interessato … – forse sa delle cose che non sappiamo, allora come fa a saperlo … cioè non si premurano neanche più di nascondere diciamo quella loro impostazione ed eventualmente la loro collusione…
… sì, c’è un capitolo del libro che s’intitola Anti-Gates, che fa il verso all’Anti-Dühring di Federico Engels; chiaramente, gli aedi dell’ordine dominante, i professionisti dell’informazione, diranno che è complottismo naturalmente, perché ogni prospettiva diversa da quella dei gruppi dominanti è liquidata così. In realtà si chiama lotta di classe direbbe il vecchio Marx. Io contesto Soros e Bill Gates semplicemente perché fanno parte delle classi dominanti e rappresentano gli interessi delle classi dominanti. Quindi Bill Gates
che tu hai citato naturalmente è parte integrante di questo ordine dominante senza scadere nel complottismo, fa parte delle classi dominanti e dei loro interessi, e naturalmente …
… posso leggere un passaggio … nel capitolo dice questi [B.Gates], “già esperto della logica centrata su virus e antivirus” – vedi l’informatica, anche questo è particolare significativo, perché sono persone abituate a gestire una logica binaria, zeri e uno, quindi con una mentalità ch’è l’anti-umanesimo, diciamolo l’anti-umanesimo che applicano poi con la stessa logica alla vita, al bìos, come dicevi tu, e quindi in qualche maniera mostrificano la società, l’appiattiscono su livelli robotici, e questo auspicano, c’è tutto il trans-umanesimo dietro questo impostazione – “esperto della logica centrata su virus e antivirus in riferimento al personal computer aveva esternato una profezia nel 2015 nel corso di un seminario TEDx svoltosi a Vancouver in Canada, se qualcosa ucciderà dieci milioni di persone nei prossimi decenni è probabile che sia un virus altamente contagioso più che una guerra non missili ma microbi” e poi c’è la citazione di …
… il capitolo si chiude con una considerazione del mite filosofo delle illuminiamo Kant che diceva: com’è possibile una storia a priori? cioè: come facciamo a prevedere la storia? una domanda interessante, come si fa prevedere la storia? – Kant diceva: in un solo caso puoi prevedere la storia: se il profeta e l’attore coincidono, cioè io posso prevedere che lunedì andrò al supermercato se effettivamente sono io che faccio la profezia e poi vado al supermercato, era la risposta di Kant – con questo non voglio dire …
certo, con tutto rispetto per Kant ma credo che tutti vedendo quella profezia abbiamo pensato la stessa cosa!
… io ho citato il pacifico Kant, insospettabile di ogni complottismo ecco, però è la sua risposta: la storia priori è possibile se attore e profeta coincidono.
vista anche demonizzazione della filosofia, perché oggi vediamo tutti questi … l’unica scienza, diciamo accettabile, è quella dei camici bianchi e ancor prima a dire il vero quella dei manager farmaceutici che devono fare quadrare i conti, mentre non so al governo, nei commissari tecnico scientifici usciti non c’è ombra, straccio di coinvolgimento di qualcuno che potrebbe portare un respiro intellettuale, per far riflettere anche gli esecutivi sull’opportunità di difendere la nuda vita ad ogni costo, anche passando sopra appunto a nonni che avevano come unico scopo quello di vedere i loro nipoti. C’è questo rifiuto totale incondizionato dell’intelletto delle sue conquiste, del respiro intellettuale che ci fa sentire delle creature, degli esseri umani, mentre c’è una “riduzione al software”, come Bill Gates insegna, per cui a una risposta di un agente biologico, non si sa da dove proveniente, si deve rispondere con un programma informatico – perché tale è un vaccino a mRNA, una terapia genica alla fine è un programma informatico inserito alle nostre cellule. Questi ci portano nell’era del trans-umanesimo, ma non c’è uno straccio di rispetto per la cultura millenaria filosofica, la tradizione filosofica, di cui tu sei esponente, che ci ha portato fin qua. Allora tu da filosofo, te lo chiedo, come giudici con questa mancanza di rispetto nei confronti di quanto più corrisponde all’essere umano, come la riflessione su chi siamo dove andiamo – la domanda è, perché non si coinvolge un filosofo anche in tutto questo dibattito? è meno importante?
Mah … allora, il filosofo non soltanto è inutile come sempre si dice, ma è anzi pericoloso, perché il filosofo esercita o dovrebbe esercitare il pensiero meditante, critico, e in un meccanismo collaudato in cui si punta sul semplice funzionamento senza criticità e senza elementi di disturbo il filosofo rischia di essere come Socrate, da espellere ho eventualmente anche da sopprimere. Parto da una considerazione che faceva Martin Heidegger quando diceva, la scienza non pensa, perché? perché la scienza calcola, e lo fa egregiamente, per questo abbiamo bisogno del connubio di scienza e filosofia, cioè di una scienza che calcoli e operi rettamente nel suo campo, supportata da un sapere che si interroghi sui fini anche, sui fini, non solo sulla calcolabilità delle cose. Ecco, la scienza lasciata a se stessa genera mostri, possiamo dire così, genera mostri; c’è bisogno di un supplemento d’anima diceva Bergson, di un supplemento di riflessione meditante, di un’unione fra il pensiero calcolate scientifico e quello meditante filosofico che è esattamente ciò che non può tollerare l’odierno mondo del levietano tecno-sanitario, del capitalismo terapeutico.
Io nel libro esamino questo aspetto, tra gli altri inquietanti che hai toccato anche tu, il fatto che noi abbiamo cessato di essere persone, vita qualificate, e siamo diventati nella narrazione nell’ordine del discorso dominante siamo diventati numeri e cifre: ricorderai bollettini quotidiani dei contagiati, dei deceduti –
guariti non si trovavano quasi mai – ma ad ogni modo dei numeri, ecco il siamo entrati nell’epoca del dataismo in cui siamo diventati numeri e non più persone … ecco, e quindi quello che mi stupisce esattamente questo, c’è il discorso medico scientifico intanto
lasciami dire caro Claudio, che c’è una una problematica fondamentale in tutto questo discorso, che la base di quello che stiamo dicendo, cioè il filosofo pone delle domande, ecco, perché sgradito e non lo metteranno mai nei comitati tecnico scientifici, il buon filosofo quello che solleva dubbi e poi magari prova a questionare a raggiungere dialogando delle risposte, quindi è sgradito per definizione ecco. La domanda che io pongo ad esempio nel libro: il malato asintomatico, abbiamo riflettuto su questa categoria? chi è il malato asintomatico, no? è una categoria ossimorica, perché se sei malato hai dei sintomi, se non hai dei sintomi non sei malato; essere malato asintomatico è come dire testualmente l’acqua asciutta o il Sole …
malato potenziale
… ecco, ma c’è qualcosa di più Claudio in questa narrazione, perché fino al 2019, quindi prima del coronavirus, c’era il portatore sano, che la stessa cosa del malato asintomatico però è sano, è il portatore sano. Se c’è il malato asintomatico – e invito chiunque a guardare sui libri di medicina, fino al 2019 non esisteva la figura ossimorica del malato asintomatico – se tutti noi siamo potenziali malati asintomatici, vuol dire che l’insieme dei sani è un insieme vuoto. Questo il paradosso: cioè non c’è più una società di concittadini portatori di diritti e doveri ma c’è una grande clinica di malati, reali o potenziali, che possono … si parte dal presupposto che tutti siamo malati no? fino al 2019 si partiva dal presupposto che tutti fossimo sani e che capitasse incidentalmente di ammalarsi, oggi invece siamo tutti i malati che possono tutt’al più per 48 ore col tampone dimostrare di essere sani, trascorse le 48 ore regrediscono al regno dei malati potenziali. Però è qualcosa di importante questo, perché vuol dire che: primo, non c’è più una società di concittadini portatori di diritti di doveri, c’è una mega clinica di malati che debbono sottostare al potere dei medici …
il paradiso delle società farmaceutiche, di tutto il business indotto dall’apparato medicale, anche tutti ‘sti tamponi, le mascherine: qualcuno li produce, qualcuno ci guadagna …
… c’è un bel libro di Ivan Illich del 1974, che s’intitola Nemesi Medica, che evocava già la medicalizzione integrale della società, come paradigma di un nuovo capitalismo che doveva trasformare la nostra stessa nuda vita in giacimento da cui ricavare plus valore, e in effetti sta capitando quello, ma per tante ragioni: una è questa, se siamo tutti i malati asintomatici, tutti dobbiamo essere curati anche se siamo sani in teoria, ma poi se siamo tutti malati asintomatici, non siamo piu cittadini con diritti e doveri ma sia malati, che devono rispondere al diktat del medico. Ecco che ancora una volta evapora la democrazia: non c’è più una democrazia ma c’è un’ experitse di tecnici e medici, che comanda in nome delle loro competenze che noi uomini comuni non abbiamo, e questo è un altro punto interessante tra l’altro: chi è il malato asintomatico? perché la chiave di volta di tutto, e nel libro insisto ad abundantiam su questa categoria, il malato asintomatico è la variante 2.0 di quello che nel 2001 era il terrorista, perché il malato asintomatico come il terrorista può essere chiunque: tu non può individuare chi sia, devi agire come se tutti lo fossero potenzialmente e quindi tendi ad attivare quello che nel libro chiamo il paradigma bio-securitario – cosa vuol dire? per garantire la sicurezza del bìos, della vita, di tutti e di ciascuno, devi limitare le libertà e i diritti di tutti e di ciascuno. Ecco perché lo chiamo leviatano tecno-sanitaro, come nel Levietano di Tommaso Hobbes, bisogna cedere diritti e libertà al potere che in cambio ci garantisce la securitas rispetto al nuovo modello. Ed è un levietano, oltre che per questo paradigma hobbesiano, anche per il fatto che subentra una nuova antropologia: homo homini virus
variando Tommaso mason ho mini virus – l’altro non è piu un potenziale socius con cui puoi creare solidarietà famiglia rapporto
politica – l’altro è un potenziale virus, stante il fatto che virus inseparabile da chi lo porta, anche perché la famosa formula siamo in guerra contro il virus si in realtà va letta siamo in guerra contro noi stessa perché io sono inseparabile dagli uomini lo morta
… io ho letto una volta un libro, un paio d’anni fa, che si chiama Il virus buono: questo libro, scritto da Guido Silvestri che è uno stimato professionista della medicina, … uno scienziato, che faceva parte anche del patto per la scienza con Burioni, quindi parliamo di … lui diceva in questo libro che il virus si è sviluppato con l’essere umano nel corso dei migliaia e migliaia di anni a tal punto che si è fuso con del nostro DNA, … il nostro DNA è composto da stralci di virus, di codice genetico di virus, a tal punto dice che – filosoficamente dovessimo porci questa domanda – sarebbe difficile stabilire dove finisce il virus e deve comincia l’essere umano. L’hanno detto loro! lo dicono loro, leggetelo …
Ma è proprio questo il punto paradossale, cioè se siamo in guerra contro il virus in realta siamo in guerra contro se stessi, perché è la guerra piu assurda questa no? è lessico medico scientifico si intreccia senza posa con quello bellico l’avrei notato anche tu …
l’altro paradosso da risolvere e vorrei il tuo aiuto dato che sei qua … il no-vax : alle etichette siamo abituati, le usano da tanto per screditare, però c’è una paradosso qua evidente: il no-vax, quello che loro chiamano no-vax, che sono persone che a vrio titolo con vari gradi di riflessione di dubbio di giustificazioni di obiettivi non sono ancora vaccinate, sono persone che a) sono sane, perché se non lo fossero sarebbero in ospedale, tranquille e sono sane b) sono persone che rispettano la legge, perché la legge dice che la terapia genica è facoltativa e quindi io non facendola rispetto la legge, che mi dice che posso esercitare una mia scelta. Quindi persone sane, cittadini per bene onesti che rispettano la legge vengono criminalizzate, è il doppio pensiero orwelliano, il sano, l’onesto diventa il nemico perché perché non si è ancora fatto fagocitare dal meccanismo dell’iniezione perpetua, che ti mette alla stessa stregua di un software di cui compri una licenza e ogni sei mesi questa licenza la devi rinnovare, cioè tu non sei entrato nel tritacarne del business, non ti sei sottomesso a questa logica, che è la logica del cloud, oggi non ti compri piu nulla, anche l’abbonamento alla musica paghi mensilmente, paghi mensilmente dei film Netflix – vogliono ormai quel modello e soltanto quello, è a mio parere una chiave di lettura questa, cioè vogliono trasportare nell’ambito sanitario, nella tua salute, il modello del noleggio, del renting, del leasing perpetuo per cui tu la salute a devi noleggiare ogni sei mesi. Quidi perché tutta questa violenza contro i cittadini onesti e sani?
Mah direi che la questione sul vaccino è una questione … c’è un tutta una parte anche nel libro, su quello che io chiamo il siero benedetto, perché effettivamente quello che mi ha colpito da subito è il lessico quasi religioso che è stato introdotto parlando e presentando il vaccino, no? intanto lo si è atteso come la parusia del Salvatore: arriverà il vaccino, e quando è comparso alcuni dei medici stessi protagonisti della vicenda l’hanno salutato come un miracolo, ma poi ricorderai anche la discesa dal Brennero che fece, quasi in pompa magna, … c’è un elemento in effetti di religione terapeutica in tutto questo, io – premetto che sui teme in cui non sono esperto evito sempre di pronunciarmi facendo mio l’asserto di Wittgenstein secondo cui su ciò di cui non si può parlare bisogna tacere, quindi non entrerò nel merito del vaccino perché non è mia competenza – però sul piano giuridico filosofico posso dire una cosa, che l’obbligo è qualcosa che mi ripugna, perché ritengo che ogni cittadino del proprio corpo debba decidere sovranamente, primo, e mi ripugna ancor più dell’obbligo, che già mi ripugna come dicevo, l’infame tessera verde che è un obbligo surrettizio ipocrita e mascherato, che ha in realtà una ragione, come cerco di dire nel libro, non medico-scientifica ma politico-ideologica: chi non ha la tessera verde e chi non giura fedeltà al leviatano tecno-sanitario quindi viene discriminato, come chi non prendeva la tessera del partito al tempo.
Quindi che ci sia poi una sorta di interesse da parte del big-pharma di produrre benedizioni sempre itirate è evidente, io uso questa formula: la salvezza è sempre una dose piu in là, la salvezza è sempre una dose piu là perché, effettivamente, stiamo assistendo a un paradigma per cui i più si fanno benedire pensando che, in buona fede, che così finirà l’emergenza, ma non si accorgono che l’emergenza, che è la nuova normalità, prevede cicli di benedizione ininterrotte; è questo il punto problematico, a mio giudizio, della vicenda: i più rispettano cadavericamente le norme del leviatano tecno-sanitario pensando che così si placherà, e non capiscono che esso seguita e si potenzia proprio perché essi ubbidiscono silenziosamente a tutto.
Ecco sul tema, sul tema vaccinale, è chiaro che c’è un grande business dei colossi del farmaco, è chiaro come il Sole che in uno Stato democratico lo Stato può persuadere con l’educazione, può persuadere con forme di informazione, ma non introdurre forme di discriminazione, forme di violenza verbale perché – io premetto che sono assolutamente contro i sì-vax e contro i no-vax, perché da filosofo non posso accettare questi dogmatismi di chi dice bisogna vaccinare tutti o di chi dice nessuno deve farseli – io dico, ognuno agisca secondo ragione secondo la vita biografica di ciascuno perché, parliamoci chiaro, ci sono persone che no è che non vogliono ma non possono vaccinarsi per delle patologie, ci sono persone che non vogliono ma sono costrette a farlo per altre cose, e questo non va bene ovviamente, bisogna rispettare le scelte e le biografie di ciascuno, questo è il mio punto di vista anzitutto, e poi parliamoci chiaro, c’è una questione geo-politica sui vaccini anche, no? bisognerà pur dire questo, la Russia chiamando Sputnik il suo vaccino ha segnalato qualcosa, voglio dire, no? ci dicono che c’è penuria di vaccini, quando però la Cina, la Russia ne hanno da offrirci vengono respinti al mittente, sempre perché ovviamente sono vaccini non del blocco euro-atlantista. Quindi c’è una narrativa come disse Vladimir Putin, all’Europa non interessa delle persone ma interessa altro, e forse aveva ragione Vladimir Putin, con questa affermazione un po’ impietosa verso l’Europa aveva un fondo di verità forse, quindi c’è tutta una parte anche sul vaccino – la mia tesi è che la vaccinazione di massa abbia ragioni che sono medico scientifiche ma che sono anche, forse soprattutto, altro come vorrei dire, c’è anche dell’altro evidentemente, come sta emergendo in questi tempi. Come ripeto io per quello che mi compete, per le conoscenze poche che ho di medicina, di scienza, non posso esprimermi sul vaccino posso però esprimermi contro l’obbligo vaccinale per ragioni giuridiche-filosofiche …
quindi anche contro l’obbligo vaccinare surrettizio come il green-pass totalizzante come lo dici Abrignani del CTS: siccome non possiamo mettere una l’obbligo vaccinale allora ti obblighiamo con un’altra legge che circonviene la prima
Ma io non lo chiamare neanche, caro Claudio, green-pass perché già lo legittimi così, sai che il latinorum dei mercati, l’inglese, chiama spending review l’austerity, fiscal compact … e legittima in questo modo con un’aura di mistica necessità la cose, andrebbero respinti.
Ora chiamo l’infame tessera verde perché è una cosa abominevole, a mio giudizio, su un piano giuridico e politico per tanti motivi,
in primis perché non ha ragioni medico scientifiche ma puramente ideologica, serve a discriminare chi non giuri fedeltà, ha detto Giorgio Agamben: ogni non-possessore della tessera verde viene costituito in possessore di una stella gialla virtuale, espressione forte ma che almeno ci fa riflettere;
punto secondo, l’infame tessera verde trasforma in suddito bio-politico controllato chi se ne sia dotato, perché la tessera verde non è una scocciatura temporanea ma è in qualche modo il nuovo lasciapassare sempre aggiornato del suddito politico;
in terzo luogo, la tessera verde crea l’effetto Sarajevo, cioè il conflitto divisivo, l’ennesimo, tra coloro i quali avrebbero le sacrosante buone ragioni per unirsi contro l’altro, invece si dividono in basso tra tesserati e non-tasserati, sì-vax e no-vax …
dividi et impera
… esattamente, è questo il punto, sta prendendo forma Claudio, questo è il paradigma, una società basata sui lockdown a yo-yo, io lo chiamo la pandemia dello yo-yo perché avanza continuamente da fase due a fase uno e non finisce mai, crea l’illusione di un movimento che non c’è, come nello yo-yo, perché ritorna sempre su se stesso, si dà ogni volta la colpa ai cittadini che non sono stati ligi – e qui c’è un analogia, malato asintomatico, in analogia con l’undici settembre [2001], il terrorista – e qui invece abbiamo l’analogia con la crisi del 2007, i conti in ordine: non sapete tenere i conti (dei contagi) in ordine, quindi vi sorbite l’austerità sanitaria …
Sempre questione di contabilità! Manca pochissimo, volevo fare un paio di riflessioni finali veloci: la prima, come è stato possibile passare da il totem, mantra, la religione del no a qualunque discriminazione, per cui abbiamo … per arrivare al DDL Zan, abbiamo intere organizzazioni finanziate per, giustamente, sostenere che non bisogna discriminare in base a religione, sesso e tutto il resto, sessualità, alla discriminazione quasi per legge, in base a un profilo sanitario che peraltro dovrebbe essere coperto dalla privacy? tutti questi signori che hanno urlato: “no le discriminazioni di ogni genere”, al punto che se tu sei per la famiglia naturale sei un pericoloso sovversivo – no, perché come ti permetti di discriminare con questa tua frase anche inconsciamente chi magari una famiglia naturale non se la può costruire – e invece sono passati dal giorno con la notte alla discriminazione delle persone in base – anzitutto, ripeto sane e oneste – a una scelta permessa dalla legge su una terapia da assumere o meno, quella discriminazione a costoro va benissimo, nessuno vuole fare un disegno di legge, un comma, un codicillo, un emendamento per dire: “ma per adesso non possiamo discriminare persone sane e oneste che non scelgono una terapia”, come si fa passare una società … allora vuol dire che erano tutti ipocriti prima, erano conformisti, lo facevano per compiacere una linea di potere, adesso che quindi il potere è cambiata … un po’ come diventammo il secolo scorso, in una notte, da tutti i fascisti a tutti antifascisti, adesso sono tutti discriminazionisti.
Sì, direi in sintesi, Claudio, che la globalizzazione procede per sconfinamento e per muri, cioè abbatte tutti i confini e quindi vuole essere inclusiva, ci vuole imporre a tutti il medesimo modello della globalizzazione, poi però crea muri al tempo stesso, è così, la stessa logica avviene in questo ambito, per cui si abbattono come discriminazioni le cose che sono forme di resistenza rispetto al capitalismo e ad ogni mercificazione, e al tempo stesso si creano nuove discriminazioni verso coloro i quali, in una maniera o nell’altra, ancora resistono e resistono ai processi di globalizzazione capitalistica e di mercificazione dell’immaginario, e quindi non mi stupisco che gli stessi, che predicano la lotta contro tutte le discriminazioni, che per loro non è poi nient’altro che la lotta contro tutto ciò che ancora resista alla mercificazione, e creino poi in pari tempo nuove è più visibili discriminazioni, perché la vera discriminazione oggi è posta in essere contro quelli che non si piegano a questo nuovo capitalismo terapeutico, che ha il suo fulcro
– lasciami dire questa cosa che ritengo importantissima – nel distanziamento sociale.
Questo, se mi chiedessi qual è la base del nuovo mondo, del nuovo capitalismo terapeutico, più di tutte: il distanziamento sociale. Anche qui, social distance non distanziamento fisico come si sarebbe dovuto chiamare se fosse stata una norma puramente medico-scientifica, distanziamento sociale e il compimento della civiltà neoliberale dell’espulsione del prossimo per decreto, l’altro è solo un nemico da espellere e l’individualizzazione di massa.
Una battuta finale Diego … dài un indizio al lettore, un motivo per comprare questo libro cioè…: “caro lettore, se compri questo libro troverai scritto … troverai … quale risposta alle tue domande?
Troverai caro lettore, se avrai tempo e pazienza di leggere questo libro, cosa sta sotto la narrazione medico scientifica che copre, e non ci fa vedere, il vero fondamento politico sociale ed economico di ciò che sta avvenendo. Capirai che sta prendendo forma non un’emergenza ma una modificazione tellurica della società, dell’economia, della politica che si nasconde sotto l’emergenza medico-scientifica e che usa quel lessico per non farsi vedere.
Già alla fine del 2018 – da fonti indipendenti, orientali e occidentali – era giunta voce di un imprecisato disastro globale che sarebbe potuto esplodere nella primavera 2020, avente proprio l’Italia come epicentro europeo. … Chi poteva aspettarselo, che gli italiani – medici compresi – avrebbero accettato di subire l’inoculo obbligatorio di strani sieri genici sperimentali? Chi sarebbe riuscito a immaginare che la maggioranza della popolazione si sarebbe piegata così facilmente a un simile ricatto … hanno dichiarato guerra a tutti noi, ripeteva Giulietto Chiesa in tempi non sospetti, quando la caccia all’uomo non era ancora arrivata nelle nostre città e in ogni casa, in ogni famiglia, in ogni ufficio e in ogni scuola.
— Giorgio Cattaneo