Non sarà bello, gente. La caduta di un culto della morte raramente lo è. Ci saranno lamenti e stridori di denti, incoerenti ciance fanatiche, cancellazioni di massa di tweet imbarazzanti. Ci sarà un vero e proprio tsunami di disperata razionalizzazione, strenua negazione, spudorato scaricabarile e altre forme di paraculo, mentre improvvisamente gli ex membri del culto Covidian fanno una fuga dell’ultimo minuto verso la giungla prima che i servi “Safe and Effective Kool-Aid” completamente vaccinati e potenziati arrivino a loro.
Sì, è vero, come sono sicuro che avete notato, la narrazione ufficiale del Covid sta finalmente cadendo a pezzi, o viene frettolosamente smontata, o storicamente rivista, proprio davanti ai nostri occhi. Gli “esperti” e le “autorità” stanno finalmente riconoscendo che le statistiche sui “decessi Covid” e sui “ricoveri” sono artificialmente gonfiate e totalmente inaffidabili (cosa che sono state fin dall’inizio), e stanno ammettendo che i loro miracolosi “vaccini” non funzionano (a meno che non si cambi la definizione della parola “vaccino”), e che hanno ucciso alcune persone, o forse più di alcune, e che i blocchi sono stati probabilmente “un grave errore”.
Non mi dilungherò in ulteriori citazioni. Potete navigare su Internet tanto bene quanto me. Il punto è che la PSYOP della “pandemia apocalittica” ha raggiunto la sua data di scadenza. Dopo quasi due anni di isteria di massa su un virus che provoca un lieve-moderato raffreddore comune o sintomi simili all’influenza (o assolutamente nessun sintomo) in circa il 95% degli infetti e il cui tasso di mortalità complessivo di infezione è approssimativamente dallo 0,1% allo 0,5%, i nervi della gente sono andati. Siamo tutti esausti. Anche i cultisti covidiani sono esausti. E stanno iniziando ad abbandonare il culto in massa.
Per lo più è sempre stata solo una questione di tempo. Come ha detto Klaus Schwab,
la pandemia rappresenta una rara ma stretta finestra di opportunità per riflettere, reimmaginare e resettare il nostro mondo.
Non è finita, ma quella finestra si sta chiudendo, e il nostro mondo non è stato “reimmaginato” e “resettato”, non irrevocabilmente, non ancora. Chiaramente, GloboCap ha sottovalutato la potenziale resistenza al Grande Reset, e il tempo necessario per schiacciare questa resistenza. E ora il tempo sta scadendo, e la resistenza non è schiacciata… al contrario, sta crescendo. E non c’è niente che GloboCap possa fare per fermarla, a parte diventare apertamente totalitaria, cosa che non può fare, perché sarebbe un suicidio. Come ho notato in una recente rubrica:
Il totalitarismo New Normal – e qualsiasi forma globale-capitalista di totalitarismo – non può mostrarsi come totalitarismo, o anche autoritarismo. Non può riconoscere la sua natura politica. Per esistere, non deve esistere. Soprattutto, deve cancellare la sua violenza (la violenza che tutta la politica alla fine si riduce a) e apparire a noi come una risposta essenzialmente benefica a una legittima ‘crisi sanitaria globale’ …
La simulata “crisi sanitaria globale” è, a tutti gli effetti, finita. Il che significa che GloboCap ha fatto una cazzata. Il fatto è che se hai intenzione di mantenere le masse in una frenesia senza cervello di paranoia strizzaculo su una “pandemia globale apocalittica”, ad un certo punto, devi produrre una vera pandemia globale apocalittica. Le statistiche falsificate e la propaganda ti reggeranno per un po’, ma alla fine la gente avrà bisogno di sperimentare qualcosa che assomigli almeno a una vera peste mondiale devastante, nella realtà, non solo sui loro telefoni e TV.
Inoltre, GloboCap ha seriamente esagerato con i “vaccini” miracolosi. I cultisti Covidiani credevano davvero che i “vaccini” li avrebbero protetti dall’infezione. Esperti di epidemiologia come Rachel Maddow li assicuravano che lo avrebbero fatto:
“Ora sappiamo che i vaccini funzionano abbastanza bene che il virus si ferma con ogni persona vaccinata“, ha detto Maddow nel suo show la sera del 29 marzo 2021. “Una persona vaccinata viene esposta al virus, il virus non la infetta, il virus non può poi usare quella persona per andare altrove“, ha aggiunto con un’alzata di spalle. “Non può usare una persona vaccinata come ospite per andare a prendere altre persone“.
E ora sono tutti malati di… beh, un raffreddore, fondamentalmente, o sono “asintomaticamente infetti”, o altro. E hanno davanti un futuro in cui dovranno sottoporsi a “vaccinazioni” e “richiami” ogni tre o quattro mesi per mantenere aggiornati i loro “certificati di conformità“, al fine di essere autorizzati a tenere un lavoro, frequentare una scuola, o mangiare in un ristorante, che, OK, ai cultisti hardcore va bene, ma ci sono milioni di persone che si sono conformate, non perché sono fanatici deliranti che avvolgerebbero la testa dei loro figli nel cellophane se Anthony Fauci ordinasse loro di farlo, ma puramente per “solidarietà”, o convenienza, o istinto di gregge, o … sapete, codardia.
Molte di queste persone (cioè i non-fanatici) stanno iniziando a sospettare che forse quello che noi “estremisti con il cappello di carta stagnola, che negano il Covid, anti-vax, teorici della cospirazione” abbiamo detto loro negli ultimi 22 mesi potrebbe non essere così pazzo come pensavano inizialmente. Stanno facendo marcia indietro, razionalizzando, rivedendo la storia e inventando ogni tipo di stronzata, come il fatto che ora siamo in un “mondo post-vaccino“, o come “la scienza è cambiata“, o come “Omicron è diverso”, per evitare di essere costretti ad ammettere che sono le vittime di una GloboCap PSYOP e dell’isteria di massa mondiale che ha generato.
Il che… va bene, lasciate che si raccontino tutto ciò di cui hanno bisogno per il bene della loro vanità, o della loro reputazione di giornalisti investigativi, celebrità di sinistra, o rivoluzionari di Twitter. Se pensate che questi “recuperanti” membri del Covidian Cult riconosceranno mai pubblicamente tutti i danni che hanno fatto alla società, e alle persone e alle loro famiglie, dal marzo 2020, tanto meno chiederanno scusa per tutti gli abusi che hanno riversato su quelli di noi che hanno riportato i fatti … beh, non lo faranno. Hanno intenzione di girare, equivocare, razionalizzare e mentire tra i denti, qualsiasi cosa serva per convincere se stessi e il loro pubblico che, quando la merda ha colpito il ventilatore, non hanno fatto scattare i tacchi e andati in pieno modo “buon tedesco“.
Date a queste persone l’inferno se ne avete bisogno. Mi sento arrabbiato e tradito quanto voi. Ma non perdiamo di vista la posta in gioco finale qui. Sì, la narrazione ufficiale si sta finalmente sgretolando, e il Culto Covidiano sta iniziando ad implodere, ma ciò non significa che questa lotta sia finita. GloboCap e i suoi burattini al governo non hanno intenzione di cancellare l’intero programma “New Normal”, fingere che gli ultimi due anni non siano mai accaduti, e ritirarsi con grazia nei loro sontuosi bunker in Nuova Zelanda e nei loro mega-yacht.
I movimenti totalitari e i culti di morte di solito non vanno giù con grazia. Di solito cadono in un’orgia gratuita di violenza gratuita e nichilista mentre il culto o il movimento tenta disperatamente di mantenere la sua presa sui suoi membri vacillanti e di difendersi dalla realtà che invade. E questo è dove siamo al momento… o dove saremo molto presto.
Città, stati e paesi di tutto il mondo stanno portando avanti l’implementazione della società della biosicurezza New Normal, nonostante il fatto che non ci sia più alcuna giustificazione plausibile. …
Non so cosa succederà. Non sono un oracolo. Sono solo un satirico. Ma ci stiamo avvicinando pericolosamente al punto in cui GloboCap dovrà diventare completamente fascista se vuole finire ciò che ha iniziato. Se ciò accade, le cose si metteranno molto male. Lo so, le cose sono già brutte, ma sto parlando di un tipo completamente diverso di brutto. Pensate a Jonestown, o agli ultimi giorni di Hitler nel bunker, o agli ultimi mesi della Famiglia Manson.
Questo è ciò che accade ai movimenti totalitari e ai culti di morte una volta che l’incantesimo è rotto e le loro narrazioni ufficiali crollano. Quando affondano, cercano di portare il mondo intero con loro. Non so voi, ma io spero che possiamo evitare questo. Da quello che ho sentito e letto, non è molto divertente.
… e allora quello che comunque risulta evidente in questa situazione di assoluta confusione è che i diritti delle persone vengono sempre di più calpestati. Andate via vedere le vecchie interviste che rilasciò proprio su Byoblu – già quando ancora i tempi non erano maturi, la situazione non era ben diciamo chiara, parlo quindi di gennaio 2020 – il giurista, professore di diritto Ugo Mattei aveva invece le idee ben chiare, aveva già capito che forse, rispetto alla situazione che si stava andando a delineare, ci sarebbero stati dei pericoli imminenti e lui da due anni quindi a questa parte si sta battendo per la Costituzione, la difesa della nostra Carta e adesso rispetto anche a queste ultime decisioni, che ho sintetizzato brevemente, del governo, ha lanciato una importante iniziativa che è quella di creare un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale …
… una mattinata, una giornata davvero molto preoccupante, io sono soggetto a decine e decine se non centinaia di telefonate, di persone che mi iscrivono con ho una domanda molto semplice: che si fa adesso?
Beh queste sono le domande che ti lasciano abbastanza angosciato, perché naturalmente le vie legali le abbiamo tentate davvero tutte in questi mesi, questo governo continua con delle violazioni costituzionali che sono impressionanti, qualcosa vi dirò su quella di ieri che raggiunge un’altra, come dire, un’altra frontiera della grossolanità costituzionale, addirittura imporre una discriminazione per fasce d’età imponendo, contro tutte le decisioni precedenti della Corte Costituzionale risalenti ormai alla fine degli anni quaranta addirittura, la più recente del 2018, che stabiliscono in modo forte e chiaro che tu non puoi imporre un obbligo vaccinale a fronte di effetti collaterali che non siano tollerabili.
Noi oggi abbiamo purtroppo centinaia di casi riportati dall’agenzia, dalle agenzie diciamo deputate a questo scopo, di reazioni avverse anche molto gravi, 190mila reazioni avverse di cui 10-12 per cento grave, 550 erano stati dichiarate letali ancora con l’ottavo rapporto
dell’agenzia italiana del farmaco, il nono rapporto riporta ovviamente una crescita dei morti. Noi siamo di fronte a delle reazioni che non sono assolutamente tollerabili e che quindi in qualche misura obbligano una persona al sacrificio, anche eventuale, della vita nell’interesse di una sorta di interesse pubblico che però non è neanche stato in realtà in alcun modo specificato, senza nessuna base scientifica. Oggi noi abbiamo questa nuova variante che circola, che ha degli effetti relativamente blandi, sarebbe stato veramente un’ottima occasione per raggiungere naturalmente l’immunità di gregge, ma insomma queste sono cose da virologi e non è il mio mestiere, il mio mestiere quello del giurista: noi abbiamo terminato proprio in questo ore la scrittura di un ricorso molto forte alla corte costituzionale italiana che resta, a questo punto se Mattarella firmerà – qualche ora fa non era ancora stato pubblicato in via ufficiale magari c’è qualche ripensamento del presidente della repubblica – ma se Mattarella firmerà questo decreto oscenamente incostituzionale, perché non si può definirlo diversamente, a questo punto l’unica possibilità di controlli di costituzionalità è la corte costituzionale.
La corte costituzionale finora la sbattuto la porta in faccia a chi ha provato ad andarci. Abbiamo fatto un ennesimo ricorso, questa volta in nome e per conto di una serie di parlamentari isolani che non possono andare a Roma, non possono quindi, diciamo, portare avanti il loro mandato parlamentare, soprattutto in una fase difficile come questa, quello in cui si dovrà votare anche il presidente della repubblica. Speriamo che la corte che abbiamo adito in via d’urgenza prenda il ricorso e incidentalmente per quello voglia pronunciarsi nuovamente sull’obbligo vaccinale.
Abbiamo lavorato giorno e notte, abbiano finito a tarda notte insieme a l’avvocato Tardarella a stendere il ricorso, di più di questo davvero dal punto di vista legale non potevano fare.
Dal punto di vista politico, Virginia, l’idea di un comitato di liberazione nazionale è importante, sono molti anni peraltro che quest’idea c’è da qualche parte, perché il neoliberismo ha un impatto sul nostro paese davvero preoccupante, soprattutto davvero liberticida. Oggi mi pare che si sia superato il segno di fronte a questa sostanziale unanimità del potere nella coartazione dei diritti costituzionali, della disapplicazione dell’articolo 3 della Costituzione, cioè il principio di uguaglianza, che non è solo alla base della nostra Costituzione ma della base dell’intera civiltà giuridica occidentale, non ci sia molto altro da fare che cercare di organizzare una resistenza di tipo politico.
Il comitato di liberazione nazionale, lo ricordiamo, fu un’organizzazione politica e militare italiana costituita a Roma nel 1943, ne facevano parte movimenti e partiti del paese e lo scopo era quello di opporsi al fascismo e all’occupazione nazista in Italia. Il nuovo nemico adesso in un certo senso lo hai già citato poco fa, parlavi del neoliberismo, voi nel vostro comunicato alla descrizione di questo nuovo comitato di liberazione nazionale, infatti mi aveva colpito proprio questa parte qua, la proclamazione istitutiva di un comitato di liberazione nazionale contro il neoliberismo per il ripristino immediato della legalità costituzionale e dell’autonomia del popolo italiano – potresti, Ugo, spiegarci più nel dettaglio che ruolo ha il il neoliberismo in tutta questa trasformazione della società, e anche la deriva verso la quale ci stiamo sempre piu dirigendo?
Si Virginia – allora, intanto è necessario secondo me una breve parentesi per rivendicare il fatto di poter svolgere questa acrobatica comparazione storica, perché molte persone hanno detto … storcono il naso sentendo parlare di comitato di liberazione nazionale dicendo che le condizioni storico-politiche sono troppo diverse: è vero, sono molto diverse rispetto le condizioni del ’43, rispetto le condizioni del 9 settembre anche perché ovviamente la guerra in questo momento non c’è. Tuttavia le condizioni attuali non sono molto diverse dalle condizioni italiane degli anni ’20 del secolo scorso e probabilmente se i partiti politici all’epoca invece di andare sull’Aventino dopo il delitto Matteotti si fossero coordinati in un’opposizione seria, magari si sarebbero anche evitati i disastri.
Non è mai troppo presto suonare il campanello d’allarme quando le minacce alle libertà civili, i principi della convivenza democratica sono così drammaticamente lesi. Draghi, lo dicevamo l’ho detto più volte lo ribadisco adesso, è sostenuto esattamente dalle stesse forze politiche sociali globali che sostenevano l’ascesa del duce.
Draghi e sostenuto dall’asse anglo-americana, in particolare dalla finanza di Wall Street, della city di Londra, è sostenuto da confindustria e da tutti i poteri della comunicazione principale. Draghi può fare quello che fa perché la piccola borghesia sostanzialmente è disattenta, perché le persone fanno spallucce, perché la sinistra non si oppone sostenendo che la resistenza per i diritti delle persone è un’operazione di destra. Insomma siamo purtroppo in una situazione molto molto simile. Mussolini tra il ’21 e il ’24 aveva governato assolutamente all’interno del legalità di allora, anche era quella dello Statuto Albertino, che non è mai stato abrogato per tutto il corso del regime fascista, il regime fascista ha gettato la maschera una prima volta con le leggi fascistissime dopo il delitto Matteotti del ’27-’28 e la suo oscenità vera è emersa del ’38 con la legge razziali.
Non dobbiamo aspettare questo, anche perché oggi rispetto 1920 la lesione della Costituzione Italiana del ’48 nata dalla Resistenza assai più grave rispetto a quella che era allora la lesione dello Statuto Albertino: oggi la Costituzione italiana è vandalizzata nei suoi principi fondamentali, ricordo che l’articolo 3 della Costituzione, che è fondamento, cardine di tutto il nostro impianto, stabilisce il divieto di discriminazione per razza per lingua per religione per opinioni politiche e condizioni personali e sociali.
Opinioni politiche e condizioni personali e sociali: questo significa sostanzialmente che la discriminazione di tipo razziale quale era stato introdotto nel ’38 è esattamente sullo stesso piano costituzionale, a Costituzione vigente, della discriminazione che c’è oggi per cinquantenni non vaccinati e in generale per la popolazione di questo paese che, politicamente a questo punto, non si vuole più vaccinare per non sottostare ad un ricatto osceno.
Su questo vale la pena di fare una pausa, una pausa a riflettere perché se si superano quegli ostacoli, ostacoli che si sono superati altre volte prima eh, nel senso che noi abbiamo incominciato a sdoganare, fin dai tempi della legge Napolitano-Turco e poi dai vari decreti Salvini e altri rispetto alla popolazione migrante, il fatto che la condizione personale potesse essere una ragione di discriminazione profonda.
Il punto è che adesso la persona che va in giro, può essere considerata una persona in violazione della legge per lo stesso fatto di esistere come non vaccinato, sperimentazione che era stata fatta ovviamente con i migranti irregolari, che erano considerati illegali per il fatto stesso di esistere.Allora quelle sperimentazioni che vengono fatte, il governo, il potere le fa proprio per vedere fino a che punto può tirare la coperta della legalità.
In Valle di Susa per esempio, negli anni della lotta per il TAV – contro il TAV – sono state inaugurate le zone rosse, che sono state sperimentate in quel contesto e poi dopo sono oggi esteso a tutto il territorio nazionale.
Oggi, quella sperimentazione che è stata fatta per anni su una popolazione – sulla popolazione sfortunata migrante, chiamiamola così – è applicata per la prima volta in un paese occidentale alla popolazione cittadina.
Siamo peggio oggi di come erano messi degli stati americani del sud negli anni cinquanta, prima del caso famosissimo Brown contro Board Education, nel senso che Rosa Parks in autobus ci poteva andare, doveva stare in piedi, doveva cedere il posto ai bianchi che le chiedevano di sedersi, ma in autobus ci poteva andare.
Oggi, in autobus in Italia – attenzione un servizio pubblico essenziale quindi fondamentale per l’esercizio dei diritti della persona, diritti costituzionalmente garantiti – non ci si può più salire. E questo quindi significa che siamo messi peggio rispetto all’apartheid.
E vorrei aggiungere una cosa, rispetto a quei signori che … i tanti miei colleghi di cui francamente un po’ mi vergogno, perché non prendono la parola, perché non si indignano, perché accettano tutto, perché fanno spallucce e perché mi dicono che ci vuole sempre ben altro …
Ma lo fanno soltanto per autoassolversi, in verità oggi se noi guardiamo il fraseggio della nostra Costituzione e guardiamo l’articolo 16, Virginia, quello che stabilisce il diritto di movimento, stabilisce un principio molto importante: il fatto che il diritto di libero spostamento sul territorio nazionale non può essere in nessun caso limitato per ragioni politiche: vedi, nessuna restrizione può essere determinata per ragioni politiche.
Quando i soloni che parlano in televisione dicono «ah ma vedi ogni cittadino può circolare soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale salvo le limitazione in via generale per motivi di sanità ho sicurezza», ti dicono: «ecco c’è il COVID!», «per motivi di sanità si può!», «per motivi di sicurezza si può!», in realtà non vanno a leggere tutta la norma: nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
E oggi, se è vero quello che ha detto Agamben, se è vero quello che vediamo tutti i giorni, se è vero quella che la mia condizione – io, personalmente, per ragioni politiche, resisto a questa legge. Per ragioni politiche.
Io ritengo di aver tentato tutte le strade possibili dall’interno della legalità costituita, per resistere a un infamia priva di precedenti storici. In questo momento, per ragioni politiche, dichiaro sotto tutta la mia responsabilità che è giunto il momento di prendere una dimensione costituente: ossia, quando il governo e i governanti escono in modo così tragico dal seminato costituzionale, il popolo deve riprendersi la propria forza costituente …
A proposito del diritto di resistenza dobbiamo chiarire una cosa, perché sempre è la nostra Costituzione ci chiama la fedeltà della repubblica e al rispetto delle leggi; questo dovere però, come bene ci spiegherai, non comporta una obbedienza incondizionata a tutti i costi.
Allora, questo è un tema molto importante, perché guarda che è già uscito ed è stato discusso e stra-discusso in fasi storiche drammatiche, come per esempio durante i processi di Norimberga.
Tu sai benissimo che durante i processi di Norimberga, i gerarchi nazisti – e poi anche durante il processo di Gerusalemme (Eichman) – sostenevano di aver eseguito degli ordini, e quindi conseguentemente di avere sempre rispettato la legge e, in quanto obbediente alla legge, ritenevano di non poter essere puniti.
Allora, questo passaggio, è un passaggio molto importante perché dopo la caduta dei regimi nazifascisti nel ’45, caduta che in Italia almeno è stato dovuta in grandissima parte al lavoro della Resistenza in montagna e dei gappisti nelle città, coordinati dal comitato di liberazione nazionale. Badate che il comitato di liberazione nazionale non erano le persone in montagna, non erano i gli artificieri gappisti nelle città: il comitato di liberazione nazionale erano delle persone che rappresentavano i partiti politici antifascisti dalla sinistra, diciamo comunista, fino alla destra liberale, e che avevano come scopo quello di cercare di dare una testa politica alla Resistenza pratica che si stava svolgendo in montagna e nelle città.
Allora, storicamente il ruolo di comitato di liberazione nazionale è stato un ruolo di preparazione della costruzione del paese nuovo,
della nuova Italia uscita quando finalmente siamo stati liberi dal giogo dell’occupazione.
Questo ruolo del comitato di liberazione nazionale oggi manca,
oggi noi abbiamo delle piazze, moltissime persone che protestano,
abbiamo persone disperate, che sono pronte sostanzialmente a qualsiasi sacrificio personale per non cedere ad un ricatto vigliacco,
che utilizza peraltro … stravolge il principio laboristico contenuto nell’articolo 1 della nostra Costituzione, ma queste persone non hanno un cervello politico unitario, sono persone che esprimono, come dire, una forza di resistenza sulla loro pelle, diciamo, nella loro carne, del loro corpo, nel loro corpo che quest’obbligo cerca di violentare, perché noi stiamo parlando di questo, perché le persone resistono in questo modo perché un’idea fondamentale che è quella per cui sul proprio corpo decido … sul mio corpo decido io: cioè qui si ferma la legittimità dell’istituzione politica quando cerchi di entrare nel corpo.
Ricordiamo tante battaglie che sono state fatte proprio per l’autodeterminazione sul proprio corpo: battaglia delle donne, battaglie sulla dignità, tante tante battaglie che sono state fatte su quel tema lì.
Negli Stati Uniti, il diritto della privacy, come di dritto di autodeterminazione sul proprio corpo, data al 1890.
Stiamo parlando di un punto veramente molto importante, che è quanto lo Stato possa legittimamente intervenire sul corpo delle persone.
Di questo stiamo parlando.
Poi possiamo pure far finta di non volerne parlare, perché questo tocca degli elementi delicati, dal punto di vista religioso, sotto tanti punti di vista, ma di questo stiamo parlando.
E capite che di fronte a delle scelte di questo importanza, che sia un consiglio dei ministri convocato all’ultimo momento, sulla base di decisioni squisitamente politiche, di mercimoni osceni relative al Quirinale – perché di questo stiamo parlando – che vengono prese queste decisioni, invece che aprire un processo importante nel Paese,
con una discussione politica seria, nelle sedi politiche parlamentari, sul che cosa si voglie e si possa fare relativamente a temi di questa importanza, io credo che soltanto questo, soltanto questo ci dà la misura del disastro costituzionale in cui siamo piombati, in un governo che si comporta come il gran consiglio del fascismo rispetto al parlamento, un governo che è auto- costituzionalizzato, delle strutture extra ordinem come il comitato tecnico scientifico che non devono avere nulla di politico, certamente che non possono avere nulla di costituzionale, e che pure vanno a colpire i diritti più profondi in ciascuno di noi.
È uno scempio, è uno scempio Virginia, quello cui stiamo assistendo. È uno scempio che se sta svolgendo di fronte agli occhi distratti di troppa parte della pubblica opinione, della piccola borghesia.
Quindi rispetto appunto a tutto questo è giunto il momento di assumerci – tu ti rivolgi un po’ a tutti gli italiani, cittadini, il dovere in sostanza ai sensi anche nell’articolo 54 che voi citate, siamo …
Tutti i cittadini, a tutti i cittadini, noi dobbiamo fare in modo che queste decisioni illegittime non siano rispettate della popolazione:
il titolare di un negozio faccia entrare la gente, il ristoratore faccia entrare le persone, non chieda il green passi …
Introduciamo delle forme di resistenza civile, tanto questa cosa dal punto di vista giuridico non può reggere …
C’è un appuntamento importante che è una Piazza Castello, tra pochi giorni, l’8 [gennaio] a Torino, giusto? vediamo adesso insieme la locandina, la mobilitazione popolare per il ripristino immediato dello stato di diritto: ci sarà il professor Ugo Mattei e anche altri relatori, fra questi Carlo Freccero, Jessica Costanzo, Stefano Puzzer, Chiara Dinozzo e Pino Fontana Rossa – puoi dieci di più? perché immagino che le persone siamo interessate insomma a capire meglio …
Guarda Virginia, in queste … ci sono state oltre venti settimane di piazze in Italia, come sappiamo benissimo, sono state delle piazze molto ricche e molto affollate, ci sono state anche molte polemiche relative a chi governansse davvero queste piazze, eventuali infiltrazioni – cose di questo genere.
Le piazze si sono un po’ sgonfiate nelle ultime settimane, dovuto perché c’era un po’ una sensazione che protestare e basta non servisse niente.
Allora in questa piazza torinese vorrei spiegare che cosa intendiamo per comitato di liberazione nazionale, quali sono le persone ed i soggetti che già hanno aderito e ne vogliono far parte; abbiamo già una quindicina di parlamentari che fanno parte di questa iniziativa, abbiamo personalità del mondo della cultura, dello studio, abbiamo studenti, abbiamo forze politiche e sociali del Paese – insomma stiamo cercando di costruire una vera e propria opposizione sociale: è richiesta, è richiestissima dalle piazze, sai quanta gente chiede unità unità unità, cerchiamo di costruire un fronte comune, importante, perché se no ci dividono in mille rivoli e non andiamo da nessuna parte.
Il diritto di resistenza, che nella nostra Costituzione non è scritto nonostante Dossetti nella commissione dei 75 ne avesse proposto una formulazione altissima – che abbiamo riprodotto proprio nel volantino, se la guardi, se metti il volantino per un secondo, là sotto c’è la formulazione Dossettiana nella assemblea dei 75 …
eccolo qui, la resistenza individuale … scusami:
La resistenza individuale e collettiva agli atti dei poteri pubblici che vìolino le libertà fondamentali, i diritti garantiti dalla presente Costituzione, è diritto e dovere di ogni cittadino
sono delle parole bellissime. Dossetti, come sapete era un popolare, non era un comunista e stato… poi dopo è diventato un monaco, è stato uno dei padri fondatori del grande compromesso, diciamo, fra il mondo cattolico e Togliatti, che ha determinato la nostra Costituzione mista: porta alla commissione dei 75 quella bella proposta cristallina, la proposta di diritto di resistenza in Costituzione, e quella proposta non viene recepita dalla costituente non perché fosse considerata strampalata, ma perché era considerata pleonastica e scontata.
Cioè nella nostra struttura costituzionale, nata dalla Resistenza, il diritto di resistenza non ha bisogno neppure di essere specificato in costituzione perché è la fonte principale del potere costituente ed è stato recepito, invece, nell’articolo che tu giustamente menzionavi prima, cioè c’è il dovere di ogni cittadino di essere fedele alla Costituzione:
Tutti i cittadin hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi
ma tu sai bene, il rapporto tra Costituzione e leggi è un rapporto gerarchico: la legge in violazione della Costituzione tamquam non esset [“come se non esistesse”].
Allora, noi abbiamo due organismi che sono deputati a controllare la costituzionalità delle leggi: il Presidente della Repubblica, che ha tradito il suo mandato, non lo dico ancora perché magari non firmerà questo ennesimo scempio ma se dovesse firmare, quindi dovesse andare in Gazzetta Ufficiale nelle prossime ore, avrebbe un’altra volta tradito il suo mandato, non sarebbe la prima volta che lo fa, lo fa un’altra volta e chiude bellezza, no? tanto quello dopo non credo che sarà molto meglio di lui.
Dopodiché abbiamo un altro organo invece che è la Corte Costituzionale, deputata e supposta a decidere, che fino adesso si è comportata come Ponzio Pilato, nel senso che le due volte che è stata sollecitata – una dal giudice di pace Manganiello e un’altra dal sottoscritto e dai parlamentari, da un gruppo di parlamentari che hanno portato la questione del conflitto l’attribuzione a proposito dell’obbligo del rimpasto in parlamento, il quindici di dicembre – finora in entrambe le occasioni ha deciso di non decidere e s’è trincerata dietro quello che noi giuristi chiamiamo il salvagente della forma, secondo il titolo di un bel libro di Natalino Irti che è uno dei nostri grandi maestri, quindi s’è trincerata dietro questo salvagente.
Io spero che questa volta non si trincieri più dietro il salvegente della forma, anche perché, per citare un altro grande del secolo scorso, nel diritto la forma è sostanza quindi, dopo un po’ il formalismo ti potrà pure lavare la coscienza ma ha lasciato comunque persone senza giustizia.
Bene allora di fronte a questo quadro qui, di fronte al fatto che esista il diritto di resistenza insito nella nostra Costituzione, sotto forma del nostro dovere di obbedire alle leggi, e sotto forma del giuramento: quelli di noi che saranno del C.L.N. che saranno deputati della repubblica, hanno giurato fedeltà alla Costituzione – il cittadino ordinario non giura fedeltà alla Costituzione, si impegna a ubbidirla e a difenderla – ma il magistrato, cioè la persona diciamo che ricopre una carica pubblica, una magistratura pubblica, anche un parlamentare per esempio, giura la propria fedeltà alla Costituzione.
E allora questo giuramento è un giuramento importante, che richiede di riprendere in mano il potere costituente e di costruire una grande alternativa seria, politica, secondo forme nuove che serva a far partecipare alle persone, che serva far riprendere alle persone la gioia di essere cittadini di non essere sudditi o pazienti.
Ecco, tutto questo per cambiare davvero il nostro Paese, questo è quello che io penso di voler stimolare attraverso questo iniziativa del CLN, che è un’iniziativa che davvero voglio mettere a disposizione, del senso di io non ho nessuna ambizione politica personale, penso in questi anni di essermi guadagnato la fiducia di tanta parte del popolo italiano per le battaglie che ho fatto, e questa … è questa fiducia io credo vada ricostruita in un intero nuovo gruppo dirigente che dobbiamo costruire, del quale in qualche modo spero di potermi fare garante.
Un buon proposito penso per tutti quanti per questo nuovo anno è quello di rileggere sin dall’inizio alla fine la nostra Carta, la Costituzione, oggi con il professor Ugo Mattei abbiamo … diciamo ha toccato alcuni importanti articoli della Costituzione ma ce ne sono molti altri e credo che soprattutto in questo momento storico sia davvero molto molto importante.
… in conclusione di questa intervista, visto che ci stiamo avvicinando all’elezione del nuovo presidente della repubblica, ha in mente qualche qualche nome?
… la battaglia costituente in questo momento è impedire che ci vada Draghi, perché Draghi presidente della repubblica sarebbe il coronamento del sogno piduista scritto nelle carte di Licio Gelli di trasformare il sistema italiano in un sistema presidenziale alla francese, autoritario e privo di un controllo democratico attraverso la elezione.
Quindi in questo momento secondo me non c’è un … in questo momento per me la cosa importante è scongiurare che questo disegno golpista che è in corso, e che è in corso ormai da parecchio tempo e che sta dando dei grandi risultati, possa addirittura portarci a questa sciagura, di un presidente della repubblica che poi nomina il suo burattino per continuare a consegnare l’Italia nelle mani dell’asse finanziario che gi dà lo stipendio.
E, in un certo senso, il male minore e che draghi rimanga al governo?
No! Draghi deve essere sconfitto nel suo tentativo di andare al Quirinale, e a causa della sconfitta che spero sia veramente bruciante, di una delle persone piu arroganti e più incapaci che abbiano coperto quel ruolo perché, se poi dopo avessimo il tempo di discutere delle enormi enormi enormi leggerezze, dal punto di vista formale, errori marciani, cioè qui c’è proprio, come dire, l’arroganza del potere che è convinto di poter fare qualsiasi cosa allora, siccome spesse volte è successo in Italia in passato, che persone che volevano fare i ducetti e pensano di poter fare qualsiasi cosa fossero sconfitti – pensa a Matteo Renzi ai tempi della riforma costituzionale, pensa a Salvini quando si beveva cocktail a Rimini, pensa a Monti quando ha voluto fare suo partitino – cioè questi elementi diciamo di hubris, cioè di arroganza eccessiva, spesso possono produrre dei disastri.
Quindi spero che Draghi venga sconfitto sonoramente nell’elezione del presidente della repubblica e che questo comporti una crisi politica in questo Paese, e che il nuovo presidente della repubblica magari, come dire, fosse un pochino più sensibile dal punto di vista democratico, ci manderebbe a votare.
Teniamo anche conto che noi oggi abbiamo dei problemi dal punto di vista della rappresenza, della legge elettorale, dei collegi …
nessuno vuole davvero andare a votare anche perché il ceto politico italiano purtroppo …: è vero che Draghi ha messo 40 volte la fiducia, però è anche vero che i parlamentari per 40 volte questa fiducia gliel’hanno data, il che significa sostanzialmente piuttosto che andare a casa sarebbero disposti a vendere la loro madre, la loro sorella, il loro fidanzato!
Infatti, reminescienze ovviamente della scuola, dell’università, no: si studia da subito che, per entrare in parlamento, ci sono delle soglie di sbarramento, che cambiano a seconda di una serie di regole – 3, 4 per cento per entrarvi – qui però la sensazione è che ci sono milioni di italiani che non credo che si sentano per nulla rappresentati, che vengono anzi discriminati, messi da parte, c’è un po’ questo problema che viene taciuto completamente e quindi forse andare a nuove elezioni sarebbe ormai necessario però come dici tu non sappiamo se …
Sarebbe necessario, ma io credo che sia importante – questo è anche uno dei sensi del CLN – penso che sia molto importante spiegare al popolo italiano che in questo momento un’opposizione del paese non c’è, perché il partito dei Fratelli d’Italia che costituisce in qualche modo l’opposizione formale, l’opposizione di sua maestà, è in realtà alleata al potere in quasi tutte le amminitrazioni di centrodestra del Paese.
In più, Giorgia Meloni – voi lo avete detto, siete stati tra i premi a dirlo su Byoblu – è pure membra dell’Aspen Institute, quindi stiamo parlando di, oggi, un dibattito politico che è tutto interno alla devastazione costituzionale che abbiamo discusso fin qui.
Noi invece dobbiamo costruire una soggettività politica nuova che stia esterna questo devasto, che sia capace di rivolgersi alla cittadinanza, che non soltanto è sconfitta e perdente in questa fase perché marginalizzata, umiliata, perché non si sente più cittadino – ma tu ti rendi conto che io pago le tasse per pagare i trasporti pubblici e non lo posso più prendere il tram?!
Ma ci sono le condizioni, ci sarebbero le condizioni per uno sciopero fiscale!
Cioè, la rappresentanza non può negare a dei cittadini che pagano le tasse l’utilizzo di quelle risorse che si sono comprate con le loro tasse, sulla base di quello c’è stata la rivoluzione americana.
Non so come dirti, la regressione in cui siamo piombati è totale, e quei colleghi, e quegli intellettuali – oggi ha pensato bene di prendere la parola Bevilacqua sul Manifesto in prima pagina – che attaccano, non si rendono conto perché non vogliono rendersi conto, di come invece questi paragoni storici siano importantissimi, perché se non hai il coraggio del paragone storico, se non hai il coraggio del paragone storico non impari niente dagli errori del passato.
Se noi non compariamo oggi Draghi con Mussolini non abbiamo imparato niente dai drammi di un secolo fa.
Noi potremmo essere tirati, trascinati in guerre ai confini con la Russia da questo signore, rendiamoci conto!
Stiamo svendendo completamente la sovranità del Paese, il ripudio della guerra, le tante cose che avevamo imparato e avevamo cercato di scrivere nella Costituzione del ’48: la mia famiglia ha versato sangue per quella Costituzione. E tante tante famiglie italiane.
Stavo rileggendo in questi giorni tanti materiali storici:
i gappisti, Dante di Nanni, Pesce … ma stiamo scherzando!?
Cioè qui noi stiamo sputando su persone che sono morte per la libertà, dicendo che chi si batte per la libertà è un egoista ed un fascista!?
Di questo stiamo parlando.
E io queste cose devo sentirmele dire da colleghi, da persone che magari per altri versi stimavo.
Guarda, io scrivo a tutti eh, a Bevilacqua gli ho scritto, tutti quelli che mi diffamano, io scrivo tranquillamente, con pacatezza perché cerco di farglielo capire ma devono capirlo anche loro.
Se tu per paura ti precludi un’analisi storica, un’analisi d’economia politica di quello che sta succedendo, per un po’ sei un ingenuo
e dopo un po’ sei un complice, parò.
Allora chiariamo in conclusione, perché il nostro tempo è quasi finito con professor Ugo Mattei, questa questo affermazione che ha fatto poco fa circa il pericolo di inserire l’Italia in nuove guerre, in questioni belliche? non ho ben chiara questa cosa … perché ci sarebbe questo pericolo?
Ci sono azioni al confine della Russia, lo sappiamo benissimo.
Noi abbiamo … stiamo prendendo i soldi del PNRR che sono soldi che prendiamo a prestito che vengono dati all’Agenzia Spaziale
Europea che a sua volta li utilizza insieme alla NATO … cioè un gioco in questo momento di rinascita della guerra fredda pericolosissimo! Pericolosissimo in Ucraina eh, di cui non si parla proprio sui giornali, non si parla. Noi abbiamo una crisi energetica in questo momento che sostanzialmente io credo sia stata creata ad arte dall’Unione Europea, che non ha costruito le tradizionali scorte del gas, perché noi probabilmente avremmo bisogno … probabilmente andremo nella direzione di nuovi lockdown o peggio ancora ai nuovi blackout, perché i blackout servono così come i lockdown per raffreddare la corsa dell’inflazione dell’euro.
Cioè qui c’è una questione geopolitica disperata, drammatica e le persone devono rendersi conto di questo, se non siamo capaci di analisi a livello di intellettuali e se chi prova a fare delle analisi un minimo più sofisticate che non le chiacchiere da caffè viene chiamato complottista dai suo stessi colleghi, capisci come siamo messi?
Capisco bene perché anche nel nostro settore veniamo etichettati in questo modo, semplicemente perché appunto poniamo alcune riflessioni, manteniamo alto lo spirito critico e parliamo magari anche di quello che stavi dicendo tu poco fa, queste esercitazioni, quello che accade, blackout, crisi energetiche di cui però non se ne sente parlare da altre parti. Cerchiamo di rimanere uniti, Ugo Mattei. … Io ringrazio il professor mattei per essere tornato su Byoblu … grazie professore.
Il CLN è questo:
cercare di costruire una rete che sia più capillare possibile, fatta di persone che vogliono mettere a fattor comune relazioni di sopravvivenza, di reciproca solidarietà, di sostegno di una fase difficilissima che ci attende e nello stesso tempo di far nascere dal basso una classe politica nuova.
Una classe politica che, proprio perché sperimenta con queste modalità orizzontali di lavoro comune, fondate sul grande rispetto e fondate su una sospensione delle differenze ideologiche per un po’, poi quelle ricominceremo a metterle in campo quando ci saranno le condizioni. Ecco, se riusciremo a fare questo, saremo in grado di dare una risposta politica qualora tentino di fare un nuovo lockdown
— dal dialogo tra Ugo Mattei e Davide Sabatino
“Ricordo che quando da bambino mia madre mi accompagnava dal dottore, per me entrare in quella stanza era un po’ come entrare in un luogo sacro.
Certo anche allora c’erano problemi e contraddizioni, ma la medicina era un’arte dal sapore quasi magico al servizio dell’ uomo.
Oggi che le leggi della finanza e del profitto hanno invaso ogni ambito dell ‘agire umano, anche la salute, bene primario per eccellenza, è divenuto un luogo di grandi poteri ed enormi affari.
Sì il malato oggi [ca. 2000, ndr] non è piu uomo ma consumatore, è un grande business, e così le malattie, una volta tanto paventate, oggi addirittura si inventano.”
Mi chiamo Peter Ross sono medico e ho lavorato per circa 20 anni nel settore farmaceutico, in ultimo alla Pfizer come vicepresidente del settore marketing e dopo essermene andato dalla Pfizer per aver denunciato pubblicamente alcune pratiche illegali, ho lavorato come scrittore giornalista e consulente negli Stati Uniti.
Ho definito il settore farmaceutico una specie di mafia: intendevo dire che, esattamente come il crimine organizzato, il settore farmaceutico è stato dichiarato colpevole di reati molto grossi e ha pagato multe di miliardi di dollari.
È molto potente, se qualcuno prova a parlare apertamente di quello che succede in quel lungo viene letteralmente mandato via a calci, e quindi il settore farmaceutico si comporta e ha un potere sulla politica molto simile alla mafia.
Peter Ross è un insider, uno che per anni ho lavorato ai vertici di case farmaceutiche, è arrivato fino a ricoprire l’incarico di vice direttore marketing della Pfizer fino al giorno in cui ha deciso di parlare.
ho deciso di parlare quando ho scoperto cosa stava succedendo alla Farmacia e alla Pfizer che l’aveva da poco acquistata. Stiamo parlando di reati per dieci anni di prigione e io non volevo essere coinvolto in pratiche illegali.
Le pratiche illegali di cui parlo riguardavano il Genotropin®, un ormone della crescita ricombinante su cui stavo lavorando. Ho scoperto che l’azienda stava promuovendo il farmaco in modo illegale, e negli Stati Uniti cio è considerato un reato punibile con fino a dieci anni di prigione, non una cosa da poco, e quindi il mio ruolo è stato quello di allertare il management e di cambiare alcune di queste pratica illegali.
A quel punto solo sorte le difficoltà perché si sono presentati gli avvocati dell’azienda e mi hanno detto che tutto andava bene, di non preoccuparmi, ma io continuavano ad avere delle preoccupazioni e le evidenziavo puntualmente. Alla fine la Pfizer che nel frattempo aveva acquistato la Farmacia, ha deciso di modificare formalmente tutto quello che io avevo evidenziato in
quanto illegale, di comune accordo con gli avvocati ha stabilito era tutto assolutamente legale, ma non lo era affatto.
A Wall Street non importa quanti soldi fai o quali sono gli utili che riesci ad ottenere, l’unica cosa che interessa Wall Street è quanti utili in più farai l’anno successivo.
Perciò si instaura una specie di circolo vizioso, per cui i tuoi successi passati, l’enorme successo ottenuto con un farmaco importante, significa che rifarai ancora meglio con i nuovi farmaci anche se non hai niente in cantiere, e ciò spinge le aziende a fare cose illegali, cose che non dovrebbero fare.
un malato: vecchio luogo comune ormai debellato dalla scienza moderna. La salute non è che una parola che dovremmo per sempre cancellare dal nostro vocabolario, per conto mio non conosco che gente piu o meno insidiata da malattie più o meno gravi, malattie più o meno violenti … teoria molto interessante la vostra, dottore … teoria molto moderna mio caro Busché
— Il dottor Knock e il trionfo della medicina
Questo signore è il protagonista di una commedia francese degli anni trenta dal titolo Il dottor Knock e il trionfo della medicina.
Provate a chiedere al dottor Knock cosa pensa delle persone sane …:
le persone sane sono malati senza saperlo
Il geniale dottore manipolarà all’intera comunità con l’obiettivo di far credere malato chiunque si trovi in buona salute.
Come ha fatto di dottor Knock a convincere tutti? Una buona strategia di comunicazione: malattie poco classificate e dai sintomi ambigui, alcuni complici e la coscienza molto molto sporca.
Cinquant’anni dopo la prima messa in scena di quella commedia, verso la fine degli anni settanta il dottor Knock ebbe il suo primo discepolo: si trattava del presidente della Merck, una delle più importanti case farmaceutiche del mondo.
Come il dottor Knock, anche lui non ebbe peli sulla lingua e dichiarò senza mezzi termini che il suo sogno era quello di produrre farmaci per gente sana.
Vendono paura, paura di invecchiare, paura della morte; è difficile che sbagli se vendi queste due cose agli americani.
Quelle che prima erano emozioni accettate, i sentimenti normali, sono diventati qualcosa da curare con le pillole
Sappiamo che a Colombine, in Colorado, entrambi ragazzi assumevano antidepressivi quando hanno compiuto la strage uccidendo i compagni e gli insegnanti
Le aziende farmaceutiche, insieme all’industria petrolifera, sono i settori che hanno maggiore potere su Washington, sulla Casa Bianca.
Noi tendiamo a dimenticare che le aziende farmaceutiche investono in business. La loro responsabilità è nei confronti dei loro azionisti, e qual è il loro obiettivo? il loro obiettivo è fare profitti e questo è esattamente ciò che fanno, questa è la loro priorità.
Vendere pillole, venderle a tutti. Questo è il più grande affare negli ultimi trent’anni dall’Europa al Giappone dal Sud America fino agli Stati Uniti, il paese in cui la spesa per i farmaci è aumentata dal 1980 al 2003 di ben 17 volte. Accompagnati dal progetto visionario del dottor Knock, scopriremo come si costruisce una malattia, si crea un mercato e si vendono farmaci per lo più inutili se non dannosi a milioni di persone …
orbene, l’era della medicina può cominciare …
È il 1980 e il governo americano approva la legge chiamata Bayh-Dole Act. Questa legge permette all’università di brevettare i risultati della propria ricerca scientifica finanziata col denaro pubblico, e poi cedere il brevetto alle case farmaceutiche in cambio di rojalty. Con questa legge, le case farmaceutiche di tutto il mondo non devono più investire sulla ricerca per mettere a punto nuovi farmaci, e si possono occupare solo della parte tecnica, ovvero la produzione del farmaco.
È stato proprio grazie a questa legge che le case farmaceutiche hanno potuto spostare agilmente il loro investimento dalla ricerca al marketing.
I dati pubblicati da Fortune 500 del 2003 parlano chiaro: 31 miliardi di dollari per la ricerca e 67 miliardi di dollari per marketing e amministrazione.
Marzia Angel da anni è una delle principali voci critiche, una vera spina nel fianco per le aziende farmaceutiche:
Dalla mia analisi ho scoperto che quasi il 75% dei nuovi farmaci non era affatto nuovo, erano farmaci vecchi e nuove formulazioni o combinazioni. Ciò dimostra quanto sia limitata l’innovazione in questo settore. Tutto questo per dire che è molto importante rendersi conto che oggi, gran parte dei farmaci in cima alle vendite non sono nuovi, sono vecchi e i loro genitori risalgono al 1980 o anche prima. In questa industria c’è ben poco di nuovo sotto il sole
Ma se si fa poca ricerca e ci sono pochi farmaci innovativi, da dove nasce questo boom di vendite vertiginoso, cosa si vende?
Il mercato più grande per i farmaci è la gente sana e l’obiettivo delle aziende è vendere il maggior numero possibile di farmaci a gente sana o magari con piccolissimi insignificanti disturbi. Per fare questo le aziende vendono più la malattia che il farmaco: se riescono a convincere le persone sane, che costituiscono un’enorme mercato, che queste hanno una malattia che va curata, allora riescono veramente a creare un blockbuster cioè un farmaco che vale un miliardo di dollari di prescrizioni.
La cosa piu innovativa nell’industria farmaceutica, non c’è dubbio, è il marketing.
… d’altronde la gente viene sì e no per una sola visita. Eh? Ma allora dico, e i clienti abituali? Quali clienti abituali? Quelli che si visitano più volte alla settimana o magari nel mese. Senti quel che dice il dottore, clienti fissi come quelli che ha il fornaio!
— dottor Knock
È un fenomeno che ormai a un nome preciso: disease mongering, ovvero la commercializzazione delle malattie.
Steve Wallasheen e sua moglie Lisa Schwarz sono due medici che da anni organizzano convegni per fare contro-informazione:
Il disease mongering riguarda la definizione di malattie, e portato gli estremi si traduce in creazione di nuove malattie e consiste nel prendere normali sensazioni ed esperienza delle persone e definirle malattie, dando così per scontato che queste malattie necessitano di cure farmacologiche
Mi chiamo Lisa Cosgrow, ho un PHD in psicologia clinica e sono professore associato alla University of Massachusets di Boston
Lisa Cosgrow ha fatto un’indagine sui rapporti finanziari tra l’industria farmaceutica e autori del DSM, il manuale diagnostico e statistico delle malattie mentali, ovvero il manuale-bibbia della psichiatria che classifica e rende ufficiale le nuove malattie mentali che vengono studiate.
Nel corso di questa indagine ha scoperto una serie di cose:
Innanzitutto notato che il brevetto del Prozac® – il notissimo anti-depressivo – stava per scadere e di conseguenza la casa farmaceutica che lo produceva, la Eli Lilly, avrebbe perso enormi profitti a causa della comparsa sul mercato di farmaci generici rivali meno costosi. Era chiaro che la Lilly aveva un forte interesse a trovare un nuovo disturbo per il quale prescrivere il Prozac.
Dopo del tempo ho poi notato che veniva massicciamente pubblicizzato un nuovo farmaco, il Sarafem®, per curare una nuova malattia: il disturbo disforico premestruale.
Questo disturbo non è altro che quella tensione e nervosismo che alcune donne provano nei giorni precedenti l’arrivo delle mestruazioni, secondo alcuni è una malattia molto invalidante che andrebbe curata con i farmaci e così è stato: una commissione di esperti stabilì che il disturbo disforico premestruale era un genuino disturbo mentale e lo inserì nel corpo principale del Manuale Diagnostico e Statistico delle malattie mentali aprendogli la strada verso il mercato.
Nella mia indagine ho scoperto che la maggioranza dei membri della commissione riunitasi per decidere se il disturbo disforico premestruale fosse un reale disturbo depressivo aveva rapporti finanziari con la Lilly, la casa farmaceutica produttrice del Sarafem
Ma che tipo di farmaco è il Sarafem?
Il Sarafem è fluoxetina cloridrato, è la stessa identica cosa del Prozac, si tratta dello stesso farmaco a cui hanno semplicemente cambiato colore tingendogli la capsula di viola
Da quanto ci dice Lisa Cosgrow, la Lilly avrebbe preso il Prozac, il cui brevetto stava per scadere, lo avrebbe tinto di viola cambiandogli anche il nome, avrebbe creato un nuovo disturbo da fargli curare e avrebbe poi fatto in modo che questa nuova malattia venisse approvata dagli organi preposti, per rendere tutto corretto è ufficiale.
… chi insegnerà a tutta questa povera gente i mille pericoli inombenti che insidiano i loro organismi? e chi persuaderà questa gente che è preferibile non attendere la morte per chiamare il dottore? — dottor Knock
A persuadere la gente ci pensa di solito un’imponente campagna pubblicitaria. L’industria farmaceutica americana è però riuscita a rendere quest’arma ancora più vincente: dal 1997 infatti una legge del Congresso ha reso legale negli stati uniti la pubblicità diretta al consumatore per i farmaci con prescrizione di ricetta medica, una cosa che non è permessa in quasi nessun altro paese del mondo.
Solo negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda, se si accendere la televisione la sera ci si trova di fronte a una serie di pubblicità di aziende farmaceutiche dirette al consumatore, che dicono «hai questa malattia o pensi di avere questa malattia? chiedi al tuo medico» poi dopo aver mostrato un logo del farmaco che viene associato alla malattia arriva il messaggio implicito di chiedere al medico di prescrivere quel determinato farmaco. Questo influisce sulla pratica medica perché oggi i pazienti vanno dal medico e dicono: «ho sentito parlare di questo farmaco, pensa che potrebbe andare bene per me?»
C’è una seconda strategia, che anche quella mira ad aumentare i consumi, ed è quella di giocare su quelli che si considera livelli di normalità: il problema riguarda il colesterolo, una volta la colesterolemia normale era considerata 240, poi è diventata 220, poi è diventata 200 e adesso si dice bisogna avere colesterolo più basso possibile
Come dice il Silvio Grattini, fondatore dell’istituto di ricerca Mario Negri, l’ipercolesterolemia è diventata una delle principali paure per la salute di milioni di persone, le quali spaventate dal rischio di infarto si sono riversate in farmacia facendo diventare il LIPITOR®, con vendite per dieci di miliardi di dollari l’anno, il farmaco con obbligo di ricetta medica più venduto di tutti i tempi.
Peccato che il colesterolo alto c’entri pochissimo con il rischio di infarto che tutti i temono:
recentemente sono stati pubblicati due studi che indicano che questi farmaci possono abbassare il livello di colesterolo ma non riducono rischio di problemi cardiaci e questo è incredibile se pensiamo che sono stati spesi centinaia di milioni di dollari in pubblicità per indurre la gente a pensare che questo era il farmaco giusto per chi era più a rischio di infarto [esempio]: «Se ti sta a cuore il tuo cuore fallo proteggere dal tuo medico contro i rischi di infarto chiedergli il LIPITOR»
La strategia per allargare il mercato dei farmaci non è quella di rivolgersi solo alle persone con rischi cardiaci ma anche di considerare a rischio le persone semplicemente con colesterolo alto.
Secondo le direttive del istituti nazionali per la salute, negli anni ’90 13 milioni di americani avrebbero avuto bisogno di curarsi con le statine per abbassare il colesterolo. Nel 2001 una commissione di espertiha riformulato queste direttive facendo salire il numero a 36 milioni. Nel 2004 un altro comitato di esperti ha aggiornato ancora le direttive: oggi risultano 40 milioni di americani che avrebbero bisogno di curarsi per abbassare il colesterolo.
Ci sono disturbi che vengono veramente commercializzati dei quali fino a poco tempo fa nessuno aveva mai sentito parlare.
Per esempio il disturbo d’ansia sociale prima avrebbe potuto essere definito timidezza mentre oggi viene diagnosticato e ci sono farmaci specifici per combatterlo.
Si tratta di un disturbo in cui la gente si sente spesso ansiosa riguardo al futuro, riguardo alle proprie prestazioni – praticamente riguardo a qualsiasi cosa poco chiara ci si trovi ad affrontare nella vita:
«Che ti succede? noi sappiamo come ti fa sentire il disturbo d’ansia sociale ma il Paxil ti può aiutare»
La dottoressa Rapoport è uno dei tanti medici che propone la soluzione piu diretta: la pillola anti-depressiva:
I farmaci funzionano se sei depresso, non ha importanza se hai la schizofrenia o problemi di ansia o solo la depressione, i farmaci sono comunque utili …
I farmaci sono comunque utili dice la dottoressa Rapoport, ma se prendete il prontuario internazionale delle malattie mentali o i testi di psichiatria moderni, scoprirete che non esiste una malattia chiamata disturbo d’ansia sociale: al limite troverete un raro disturbo chiamato fobia sociale.
Quello che è successo, è che la GSK – produttrice che il Paxil – nel giro di 18 mesi, grazie ad una formidabile campagna di comunicazione, ha preso questo raro caso chiamato fobia sociale, lo ha rinominato definendola piu genericamente disturbo, ci ha aggiunto una parola oggi molto di moda – cioè ansia– e lo ha trasformato in un’epidemia che affligge un americano su otto.
Il risultato è stato che il Paxil con 3 miliardi di dollari l’anno in poco tempo è diventato l’antidepressivo più venduto al mondo:
Piu di 10 milioni di persone soffrono di disturbo d’ansia sociale, il Paxil ti può aiutare. Paxil : la tua vita ti sta aspettando …
Allison Bass pubblicando il libro bomba Side Effects, ha portato alla luce gli effetti collaterali di molti farmaci e ha svelato gli innumerevoli conflitti di interesse in campo medico:
Voglio raccontarvi la storia di una ragazza di 15 anni del Texas, Tania Brooks: era timida e si sentiva a disagio con i ragazzi della sua età, lei vide una pubblicità del Paxil in cui c’era un ragazzo della sua età che prendeva questo farmaco, improvvisamente diventava molto amato da suoi coetani e non aveva più problemi a relazionarsi. Allora lo ha detto a sua madre che l’ha portata dal medico di famiglia e gli ha chiesto del Paxil e questo medico non sapeva niente di effetti collaterali e così le ha prescritto il farmaco. La ragazza ha sviluppato tendenze suicide e ha tentato di suicidarsi molte volte, fortunatamente l’hanno presa in tempo: s’è provocata un’enorme ferita sulla gamba ma l’hanno portata in ospedale e non è morta dissanguata, ed è stata fortunata perché non è riuscita a suicidarsi mentre assumeva il Paxil. Ora sta bene, ha vent’anni e non prende più farmaci. Il suo è un caso fortunato ma purtroppo non è sempre così.
Quello che è successo per il Paxil è un esempio di quell’oscuro capitolo che riguarda gli effetti collaterali di questi farmaci per disturbi mentali, che si sono diffusi così in fretta ovunque e per milioni e milioni di persone. Da 15 anni è in corso una causa tra alcuni pazienti e la casa farmaceutica produttrice del Paxil, la GlaxoSmithKline.
Ad avviare questa causa è stata un avvocato di Los Angeles che ha deciso di sfidare le sette sorelle di bigpharma, grazie a lei sono stati portati alla luce e resi ufficiali tantissimi dei conflitti di interesse che abbiamo visto fino ad ora; chi pagherà per i danni però ancora non si sa.
Mi chiamo Karen Bart Memphis e faccio l’avvocato a Los Angeles dove seguo molte cause legali contro le aziende farmaceutiche.
Ho iniziato con una causa contro la GSK per il Paxil dai primi anni ’90. Il Paxil è stato lanciato sul mercato la fine del 1992 e dopo pochi anni sono iniziate le cause che riguardavano i potenziali effetti collaterali come il suicidio. Solo in un secondo momento sono emerse le gravi conseguenze che hanno colpito un consistente numero di persone.
La GSK era a conoscenza dei gravi effetti collaterali quali suicidio, dipendenza, malformazione neonatali già prima che il farmaco venisse lanciato sul mercato.
Quindi quello che abbiamo scoperto nel corso della causa è ciò che l’azienda già sapeva e le cause legali sono state l’unico modo per andare a verificare all’interno dell’azienda ciò che la GSK già sapeva. Abbiamo scoperto due cose molto importanti:
la prima è che attraverso gli studi non riuscivano a dimostrare l’efficacia del Paxil rispetto a un placebo,
il secondo punto che abbiamo scoperto vedendo i trial clinici,
che gli studi indicavano che i bambini che assumevano il Paxil sviluppano tendenze suicide e omicida e anziché comunicare questi effetti collaterali agli organi di controllo, alla classe medica e ai genitori, la GSK ha pubblicato gli studi in modo fraudolento
come se il Paxil fosse sicuro ed efficace per i bambini.
Viene da chiedersi cosa succede una volta che una casa farmaceutica ha perso una causa: quanto dovrà pagare? quanto ha guadagnato nel frattempo in tanti anni di vendite?
Le aziende in questo lasso di tempo guadagnano miliardi di dollari
per cui vale la pena di nascondere questi rischi il piu a lungo possibile, in modo da fare piu soldi possibili, acquisire quote di mercato e fare profitti, anche se con le cause legali magari un giorno dovranno pagare forti somme di denaro.
In ogni caso andranno a liquidare la controversie, pagheranno una multa con importo che è solo una frazione minima rispetto ai soldi che hanno guadagnato prima del termine delle cause legali
È veramente possibile che anche nell’ambito delicato della salute, se c’è un prodotto conveniente da vendere e un mercato vastissimo come quello della gente sana, sia sufficiente inventare un bisogno, cioè creare una domanda?
Lo abbiamo chiesto ad un premio Nobel per l’economia Joseph Stigliz:
Fondamentalmente le aziende farmaceutiche sono nel business per fare utili, sanno che c’è un modello di business e focalizzano la loro attenzione sullo sviluppo di farmaci affinché vengano acquistati. Cercano dunque di creare una domanda attraverso la creazione di disturbi: l’ansia di vario tipo, che siano malattie reali o immaginarie. La gente da sempre immagina tutta una serie di malesseri, alcuni reali altri no, ma comunque la gente crea effettivamente una domanda.
È evidente dunque che la creazione di malattie da parte delle case farmaceutiche avviene perché loro vogliono, come tutte le aziende, sviluppare prodotti per i quali esiste una domanda, e allora faranno di tutto per creare una domanda come quella di curare le malattie inesistenti per vendere prodotti che a loro conviene sviluppare grazie alla loro posizione di monopolio.
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, detto anche ADHD, è un disturbo che rende il bambino piu iperattivo e distratto dai suoi coetanei. Questo disturbo colpisce dal 3 al 5 per cento dei bambini europei e direi la stessa percentuale negli USA
Il disturbo da deficit attentativo e iperattività è un fenomeno che si è diffuso in tutto il mondo negli ultimi anni; ci sono molti casi anche gravi che sono stati curati farmacologicamente aiutando i bambini le loro famiglie; si tratta di bambini iperattivi, spesso geniali ma di difficile gestione per la famiglia o la scuola.
Quello che poi è successo è che le case farmaceutiche ad un tratto hanno deciso di spingere molto sulla commercializzazione di questo disturbo, facilmente equivocabile con la vivacità dell’infanzia e la prima adolescenza.
Il risultato è stato un moltiplicarsi vertiginoso di casi in tutto il mondo.
In un libro chiamato a Our daily Med – ovvero la nostra medicina quotidiana – l’autrice Melody Pentersen spiega con esempi e casi specifici come il marketing del farmaco ha creato un milioni di pazienti in pochi anni:
Gli psicologi che ho incontrato nella mia ricerca mi hanno detto che sono pochissimi i bambini con problemi reali. In questi casi i farmaci possono essere di aiuto ma il marketing va ben oltre: il tentativo costante da parte delle aziende di allargare il mercato fa sì che ai genitori del detto che un bambino agitato che non riesce a stare fermo in classe potrebbe avere l’ADHD e agli insegnanti viene detta la stessa cosa, quindi genitori e insegnanti sono sempre in allerta per individuare i bambini che non stanno fermi, che non riescono a studiare e si discute sul fatto che questi bambini possono avere l’ADHD. Perciò il problema non è che questi farmaci non aiutano la minoranza di bambini con problemi, ma che il marketing va troppo oltre.
In alcuni scuole i ricercatori hanno scoperto che il 25 per cento dei bambini prende i farmaci per l’ADHD, e questo ti fa veramente pensare con preoccupazione che cosa succede in questi scuole, visto che gli studi indicano che solo il 5 per cento dei bambini americani è affetto da ADHD.
Il Ritalin, il farmaco blockbuster più noto tra i tanti che curano la ADHD, ha aumentato le vendite dell’800 per cento negli ultimi 15 anni, curando anche chi non è aveva bisogno. Altri farmaci simili lo hanno seguito. La strategia per allargare il loro mercato è stata quella tipica: innanzitutto pubblicità diretta al consumatore per vendere la malattia:
Questo annuncio indica una serie di cose che qualsiasi genitore vorrebbe: un compito in classe all’altezza della sua intelligenza, amici che lo vogliono nel gruppo, momenti in famiglia che durano per ore, una vera soluzione alla ADHD. Questo annuncio parla dei normali risultati che qualsiasi genitore si augura per il proprio figlio, per cui se ci tieni a tuo figlio e vuoi ottenere questi risultati devi prendere questo farmaco.
La sindrome di defficienza di attenzione e di iperattività dei bambini, che può avere dei casi estremi in cui è difficile controllare un bambino, però [la cura]non può essere poi attuata a livello di milioni di bambini come sta succedendo negli Stati Uniti.
L’anomalia è questa, cioè è quella di estendere eccessivamente il campo di intervento rispetto a quelle che sono invece pochi i casi in cui forse ci sarebbe bisogno di far qualcosa.
— S. Garattini
Le case farmaceutiche, se vogliono che una malattia si allarghi a macchia d’olio hanno anche bisogno della complicità dei pazienti stessi: fioriscono così un po’ ovunque le cosiddette associazioni di pazienti, la CHADD è l’associazione piu importante che rappresenta le persone affette da deficit attentivo e iperattività.
La dottoressa Creasy è convinta della sua utilità:
un esempio di organizzazione è il CHADD: questa associazione di pazienti è stata molto efficace nel portare a conoscenza delle famiglie con bambini con ADHD le più recenti evidenze scientifiche, i protocolli più aggiornati
Ma dietro alla CHADD non ci sono solo le famiglie e i pazienti:
Il CHADD, che è un gruppo di aiuto per l’ADHD, è totalmente finanziato dalla casa farmaceutica Novartis, produttrice del Ritalin.
La CHADD alla fine ha ammesso di ricevere circa 700mila dollari l’anno dalle case farmaceutiche e in pochi si sono scandalizzati.
Il programma di allargamento del disturbo da deficit attentativo a milioni di bambini è riuscito, con il risultato che milioni di famiglie in tutto il mondo, non solo negli Stati Uniti, hanno per anni somministrato ai loro bambini quantità industriali di droghe stimolanti spesso per farli andare meglio a scuola.
Ma non deve essere bastato: infatti ad una certa età i bambini in cura diventavano adulti e la cura finiva.
E così la Shire, un’altra casa farmaceutica, in un convegno di banche d’affari a New York ha annunciato con orgoglio ai suoi investitori la nascita di un nuovo mercato che avrebbe garantito vendite di farmaci per molti anni a venire: si trattava del DDAI, ovvero il deficit d’attenzione degli adulti.
Così dall’oggi al domani un nuovo potenziale di 8 milioni di nuovi malati affetti da difficoltà nel concentrarsi appariva sul mercato.
Il farmaco era già pronto:
Questo annuncio dice che avere problemi di concentrazione sul lavoro è un problema medico, che necessita di una soluzione farmacologica, e implica che Vyvanse può guarire questo problema.
Anche questo annuncio è un esempio di come si possano ampliare i confini della malattia ed esagerare i benefici del farmaco
Finora abbiamo visto malattie i cui parametri o definizioni sono state ampliate per massimizzare il mercato e vendere nel migliore dei casi fiumi di farmaci spesso inutili.
Ci sono però malattie che non esistono e non sono mai esistite, per le quali milioni di persone oggi si curano, ovviamente con farmaci.
A questo punto ogni casa farmaceutica può lanciare sul mercato la propria malattia e commercializzare il relativo farmaco. Le altre case farmaceutiche però possono immediatamente produrre e mettere sul mercato farmaci concorrenti simili per convincere i pazienti che il loro è migliore.
Questi farmaci sono il più grande affare che l’industria farmaceutica abbia mai fatto, si chiamano farmaci me too o farmaci fotocopia:
anziché cercare di produrre farmaci innovativi, l’industria farmaceutica ha iniziato a produrre farmaci che erano varianti poco significative dei farmaci più venduti e già presenti sul mercato.
Negli Stati Uniti li chiamiano me too drugs.
I farmaci me too si sono riversati sul mercato in gran quantità, teoricamente un farmaco ha l’approvazione solo se migliore di uno già esistente, ma una piccola legge ha cambiato le cose:
L’azienda farmaceutica, in base alle direttive attuali, deve dimostrare alla FDA che quel farmaco è ragionevolmente sicuro ed efficace, ma non deve dimostrare che è migliore di un farmaco già esistente.
Deve sono dimostrare che è più sicuro ed efficace … di niente!
Le aziende farmaceutiche fanno un sacco di lavoro prima dell’approvazione del farmaco, e lo fanno perché gli analisti di Wall Street le controllano. E appena il farmaco viene approvato Wall Street si aspetta che le prescrizioni vadano alle stelle.
Se migliaia di americani non cominciano a subito a prendere un nuovo farmaco, Wall Street è insoddisfatto, gli analisti cominciano a scrivere i rapporti che dicono che il farmaco non è quel blockbuster che l’azienda aveva preannunciato, le stock option precipitano.
Per questa ragione che il marketing inizia addirittura anni prima che il farmaco arrivi sul mercato: loro non possono rischiare.
Se il marketing è il motore, la sua prima tappa consiste nel far uscire articoli sui giornali e coinvolgere i media: il loro compito è quello di iniziare a far girare il nome della nuova malattia, renderla nota, preparare cioè il mercato.
Poi subito dopo scendono in campo un’agenzia di pubblicità, organizzatissime macchine mediatiche specializzate nell’ideare campagne di lancio di nuove malattie e relativi farmaci.
Sono campagne da milioni di dollari.
La principale strategia di vendita di questi guru della comunicazione è quella di cambiare la percezione dei nostri disagi quotidiani trasformandola in patologie mediche,
convincerci cioè che una fase problematica della nostra vita che avevamo sempre considerato un normale passaggio biologico o psicologico, come la timidezza, la paura, l’adolescenza, la menopausa l’invecchiamento, siano da prendere seriamente in considerazione a livello medico.
… vedete dottore, sono molto impressionante e se vedo quella roba non ci dormo la notte. È questo che ci vuole! – voglio dire, sono quelle le impressioni che dobbiamo suscitare nelle viscere del uditorio … — dottor Knock
Le campagne pubblicitarie sono maestre nel promuovere ansia e paura. La paura di confrontarsi con la società è stata usata per vendere antidepressivi come il Prozac e il Paxil o lo zolfo, che hanno triplicato le vendite in dieci anni assicurando ai loro produttori introiti per oltre 20 miliardi di dollari.
La paura di invecchiare è stata utilizzata invece per convincere che semplice dimenticanze possano essere una forma prematura di alzheimer e ha invitato chiunque anche gente di cinquanta o sessant’anni a prendere l’Aricept, un farmaco su cui sono stati investiti in pubblicità nel 2008 ben 2 milioni e mezzo di dollari:
chiedi al tuo medico come trattare l’alzheimer chiedigli l’Aricept!
Oppure la paura del cancro, che è stata utilizzata per convincere le persone che soffrono di semplice bruciore di stomaco che potrebbero avere qualcosa di molto molto piu grave e curarsi con il Nexium.
L’azienda che produce il Nexium, è riuscita nella pubblicità a far passare il messaggio che, se la si lascia andare, questa malattia – che poi sarebbe refusso – può con il tempo diventare cancro dell’esofago, una cosa seria. Quindi, è meglio che prendi il Nexium!
Gli articoli sui giornali e la successiva campagna di comunicazione hanno lanciato brand, la nuova malattia esiste. Ora è il momento di lavorare sul fulcro del sistema, l’elemento piu delicato e determinante, il crocevia del sistema di marketing delle nuove malattie: il medico.
come avete fatto a vivere fino adesso se nessuno chiama il medico? — dottor Knock
Coloro che acquistano farmaci sono nelle mani dei medici.
Il mercato più importante per le aziende non è tanto quello dei pazienti quanto quello dei medici.
Con il libro uscito nel 2008, La pillola da 800 milioni di dollari, Meryl Kushner[?] ha messo in luce i tantissimi conflitti d’interesse e forme di corruzione che affliggono il mondo della salute.
L’azione di marketing diretta ai medici è immensa, si tratta ogni anno di oltre 50 miliardi di dollari che vengono investiti per convincere i medici, qualcosa come il 20 per cento del fatturato farmaceutico – una cifra enorme se ci pensate.
La EMC, che sta dire il corso di educazione continua di medicina, è il corso di aggiornamento che i medici negli USA devono seguire ogni anno per mantenere la propria licenza.
Bene, il 50 per cento dei soldi investiti da EMC provengono dall’industria farmaceutica. Questo avviene perché spesso questi corsi di aggiornamento sono tenuti da professori universitari che hanno un secondo lavoro nella aziende farmaceutiche, sono consulenti, conferenzieri, pagati appositamente dalle aziende.
Sono cosiddetti leader del settore medico, stilano le linee guida della pratica medica, che svolgono i programmi di educazione continua in medicina, che pubblicano le recensioni nelle riviste mediche e poi ammettono «sì, sono consulente della Pfizer, GSK, o di qualsiasi altra azienda farmaceutica che produce il farmaco per la malattia della quale sto parlando»
Allison Bass a seguito di alcune informazioni ricevute da fonti attendibili, poi comprovante dalla magistratura, ha portato alla luce il caso di un noto primario, Martin Keller:
Il mio libro spiega dettagliatamente come Martin Keller – capo di psichiatria alla Brown University – riceveva personalmente centinaia di migliaia di dollari dalle stesse aziende farmaceutiche e che producevano i farmaci che lui stava studiando e di cui parlava nelle riviste mediche.
Keller non ha reso noto questo conflitto di interessi né alla sua università né al NIH – National Institute of Health – che finanziava la sua ricerca sulla depressione.
Questo è un problema molto diffuso in tutto il mondo, ci sono tanti medici che ricevono un mucchio di soldi dalle aziende farmaceutiche e che non rendono pubblico il loro conflitto di interessi.
Se le case farmaceutiche attraverso gli opinion leader, i convegni, la formazione fanno sui medici una pressione dall’alto, c’è un esercito ch’è composto da migliaia di professionisti di bella presenza che invece opera un grosso lavoro dal basso: sono i rappresentanti farmaceutici con le loro armi seduttive: adulazione, amicizia, premi regali e tanti campioni gratuiti.
Questa è la storia di Mike Oldani che ha 21 anni viene assunto dalla Pfizer come informatore farmaceutico:
Io non sapevo niente dell’industria farmaceutica, ho fatto il colloquio e sono rimasto sedotto: soldi, macchina, prestigio – avrei potuto usare il mio background scientifico e avrei dovuto parlare con i medici, non dovevo vendere, ero un consulente.
Il rapporto con il medico per Oldani era tutto, lo doveva sedurre incalzare, stargli simpatico. Il farmaco non era al centro delle loro chiacchierate, anzi, meno se ne parlava è meglio era.
Se un medico fa amicizia con un informatore il medico, anche inconsapevolmente, comincia prescrivere quel farmaco: Zoloft[?], Paxil, altri farmaci – possono essere tutti uguali ma il medico dice «il rappresentante del Prozac non mi viene mai a trovare ma il tizio dello Zoloft mi sta simpatico e quindi io prescrivo quel farmaco».
Io ero diventato l’uomo dello Zoloft.
Un farmaco normalmente viene approvato per curare un certo disturbo, ma la casa farmaceutica spesso cerca di promuoverlo anche per disturbi per cui quel farmaco non è approvato.
Questo fenomeno è il cosiddetto uso off-label di un farmaco, cioè fuori approvazione, e questa è una pratica illegale.
Negli anni novanta non si parlava di queste cose, se non farmaco non era approvato era tecnicamente illegale. Agli informatori farmaceutici fu dato il compito di allargare il mercato e promuovere i farmaci anche per altri utilizzi non approvati.
Per esempio lo Zoloft fu legalmente approvato per la depressione ma noi dovevamo convincere i medici a utilizzarlo per altri usi che vanno oltre la depressione, quindi lo abbiamo promosso per i disturbi da panico e per un nuovo disturbo, il disturbo disforico premestruale, e questo prima che ci fossero le indicazioni per questi disturbi.
La nostra strategia era furba, facevamo una grande quantità di emailing di informazioni cliniche ai medici presenti sul territorio e mandavamo un articolo scientifico una volta a settimana per sei mesi a una ventina di medici, dicendo che lo Zoloft curava anche il panico anche se non era vero, perché questa indicazione per la cura del panico non era affatto stata approvata.
Comunque sia la Pfizer raggiunse il suo obiettivo: pochi mesi dopo lo Zoloft era pronto per curare una nuova malattia chiamata disturbo disforico premestruale.
Ma un giorno Mike Oldani attratto da studi sull’antropologia ha improvvisamente visto la sua vita sotto un altro aspetto e ha deciso di opporsi a quel sistema che per anni aveva applicato al mondo
della salute:
Ci fu una riunione di area nella quale ho denunciato queste pratica illegali e alla fine della riunione sono andato da un avvocato per formalizzare la mia denuncia.
Quando si vedono queste situazioni in TV ti sembrano molto avvincenti ma quando capitano te è tutta un’altra cosa, è molto più difficile, ti mettono paura.
Io per di più all’epoca non avevo le risorse finanziarie per andare avanti con una causa così impegnativa e alla fine ho rinunciato alla causa. Sette mesi dopo me ne sono andato, da allora in qualità di medico antropologo mi occupo di trasparenza nel campo medico,
Un’altra area nella quale l’industria farmaceutica a mio parere è molto abile nell’influenzare la gente è quella dei trial clinici, ovvero i test che vengono effettuati sui farmaci prima di commercializzare. La gente pensa: i test clinici sono la scienza, devono essere veri, invece non è sempre così, anzi il modo piu importante per influenzare la gente è proprio quello dei test clinici, è semplice: può capitare che alcune case farmaceutiche non effettuino quei test che ritengono metteranno in cattiva luce il farmaco. Infatti a un’azienda farmaceutica non conviene fare un test a meno che non ritenga che mette in buona luce il farmaco. Quindi verificano tutti i parametri, scelgono con quale farmaco confrontarsi, il dosaggi, magari il farmaco concorrente ha un passaggio troppo basso eccetera, quindi in molti casi finisce per essere un incontro truccato, un inganno.
… e quelle poche volte che i test non danno risultati favorevoli all’azienda, questa farà di tutto per manipolare i dati per modificare le cose
… qui si è ossessivi, perdere le staffe … credo che questi siano sintomi che ciascuno di noi ha provato almeno una volta nella vita
Che la sindrome bipolare sia diventata una malattia largamente diffusa grazie alle grandi campagne di comunicazione ci può a questo punto sembrare quasi normale, ma ciò che ha trasformato questo disturbo in un mostro farmacologico aberrante e stata la sua applicazione ai bambini:
All’età di tre o quattro anni è impossibile stabilire se il bambino è semplicemente difficile o se ha un disturbo bipolare e deve essere curato con farmaci, e poi è incredibile perché non sappiamo quali siano gli effetti collaterali a lungo termine per quasi tutti i farmaci recentemente approvati.
Questo annuncio voleva dire ai bambini che quando si sentono arrabbiati e agitati è solo un effetto della sindrome bipolare: devono ascoltare il medico e prendere le medicine e c’è un orso, anzi è un orsetto di peluche, che gli dice di prendere le medicine tutti i giorni.
È e un libro per bambini di undici anni!
Dice al bambino che se si sente agitato, molto arrabbiato o non riesce a controllarsi, non è normale ma ha una malattia, c’è qualcosa che non va è l’unico modo per controllarsi è prendere le medicine.
Secondo me mina la capacità del bambino di evolversi come persona, di moderare le sensazioni di perdita e controllo.
Vera Sharav con la sua associazione Alliance for Human Reserch Protection si è occupata di molti casi drammatici e ha cercato di renderli noti al pubblico per cercare di evitare che si ripetessero.
C’è il caso eclatante di una bambina, Rebecca Raily, alla quale all’età di 18 mesi è stato diagnosticato il disturbo bipolare.
Si tratta di una condizione rara anche negli adulti. Lo psichiatra prescrisse a questa bambina un cocktail di farmaci, una cosa che non ha alcuna giustificazione scientifica, è altamente pericoloso
ed è una pratica diffusa tra gli psichiatri americani. Le fu dato un antipsicotico, il Seroquel, un farmaco antiepilettico, e anche tutta una serie di altri farmaci.
All’età di 4 anni la bambina è morta per una reazione tossica i farmaci.
Secondo non ben precisati studi il 10 per cento della popolazione americana soffrirebbe di una grave malattia: la sindrome delle gambe irrequiete:
La sindrome delle gambe senza riposo! chi ne aveva mai sentito parlare … chiunque può agitarsi di tanto in tanto, ci sono persone che sono piu agitate di altre, può essere timidezza, qualsiasi altra cosa, ma non è una patologia. Invece, i farmaci che vengono prescritti, quelli sì che provocano la malattia.
Dal 2003 quando il Requip, prodotto dalla GSK, è stato approvato dalla FDA per curare la sindrome delle gambe senza riposo, sono state investiti centinaia di milioni di dollari in campagne pubblicitaria ai consumatori e in campagne informative, per convincere il pubblico americano che questa sindrome riguarda il 10 per cento della popolazione, che è una sindrome molto grave e che occorre prendere questi farmaci per tutta la vita se si vuole stare bene, e molte persone ci hanno creduto
Questo annuncio mostra due cose che ti fanno pensare che le gambe senza riposo siano qualcosa di veramente grave, e la completa trasformazione di questa donna ti fa capire che il Requip, il farmaco pubblicizzato, aiuti davvero tutte le persone
Ma dagli studi che hanno messo a confronto il Requip con un placebo è risultato che 6 persone su 10 ritenute affetti dalla sindrome sono migliorati col placebo, 7 su 10 sono migliorate con il Requip. Il fatto che 12 settimane dopo 6 persone su 10 siano migliorate con una pillola di zucchero solleva la questione se questa sia una malattia che va curata con i farmaci. Invece questo annuncio ti induce a credere che puoi stare meglio solo prendi il Requip
Se guardiamo ai soli Stati Uniti, lo scenario che si presenta oggi [ca. 2000, ndr] è questo:
45 milioni di americani soffrono di vescica iperattiva
17 milioni sono affetti da shopping compulsivo
35 milioni soffrono della sindrome delle gambe irrequieta
8 milioni di adulti soffre da poco di disturbo da deficit attentativo o iperattività, mentre
20 milioni di bambini già ne soffriva da anni
il disturbo d’ansia sociale colpisce 30 milioni di americani e
la lotta per debellare il colesterolo sta cercando di salvarne almeno 40 milioni
… metà ottobre 30, fine ottobre 90, fine novembre 128, fine dicembre … non è completato il riepilogo ma supereremo le 150! — dottor Knock
Oggi [ca. 2000, ndr] il dottor Knock, o meglio la sua stirpe, è a capo di un business che nei cinque continenti fattura più di 500 miliardi di dollari l’anno. Se dovesse parlare ai suoi pazienti sparsi ormai per tutto il mondo potrebbe dire piu o meno così:
Certo i farmaci prescritti sono cari, ma questo dimostra quanto sia alto il loro valore e inoltre, le spese che sosteniamo per la ricerca e sviluppo sono enormi e in qualche modo bisogna pur coprirle.
Noi siamo delle società che producono per voi un flusso costante di medicine innovative che vi allungano la vita, vi rendono più felici e vi fanno stare bene. Voi siete i beneficiari di questa continua conquista del libero mercato, siate dunque riconoscenti e smettetela di lamentarvi e … pagate. A chi tocca ora? — dottor Knock
La nostra cultura tende a creare individui che non hanno più coraggio e non osano più vivere in modo eccitante e intenso. Veniamo educati ad aspirare alla sicurezza come unico scopo della vita. Ma possiamo ottenerla solo al prezzo di un completo conformismo, e di una completa apatia.
— Erich Fromm – I cosiddetti sani. La patologia della normalità
In una vita intera di lotta dedicata alla difesa della legalità, mai si era visto prima il malaffare che si è raggiunto con questo decreto [Lorenzin]. …
— Ferdinando Imposimato, luglio 2017(via @pbellabite)
In much the same way the WHO redefined “pandemic” just before the Swine flu pandemic of 2009, and the CDC changed the definition of vaccine in 2021, Nature Communications have now done this:
“Unvaccinated includes individuals with partial vaccination.”
“Fully vaccinated includes unvaccinated individuals with previous infection.”
♦ Quando la peste bubbonica colpì Ginevra nel 1530 … All’inizio si limitavano ad avvelenare i pazienti per alzare le statistiche sulla mortalità, ma si sono presto resi conto che le statistiche non dovevano essere solo sulla mortalità, ma sulla mortalità da peste… —@BorN ;
♦ Nel 1977, … un lavoro pionieristico sul ruolo dei vaccini (e di altri interventi medici) nel massiccio calo della mortalità nel ventesimo secolo … messo in guardia contro … la propaganda a tutto campo pro-vaccini … —@BorN – ch’è successo negli ultimi 30 anni? ;
♦ Self-replicating/self-amplifying RNA “vaccines” are disasters on steroids ↔♦ Vaccini a RNA auto-amplificante: un nuovo pericolo all’orizzonte –@MarCosent ↔♦ Concise explanation of the current state of the science on SARS-CoV-2, PRION, Vaccines and the warfare being waged against humanity. ;
♦ 🦠💉 Niente di insolito, solo Moderna sta sviluppando[falsi]vaccini a mRNA contro le malattie associate alle conseguenze dei [falsi]vaccini COVID… —@GiMasala ;
Quando riscaldate il cuore degli altri, allora anche voi sarete riscaldati. Quando sostieni, rafforzi e ispiri gli altri, allora anche tu sarai sostenuto, rafforzato e ispirato nella tua vita.
— FRI/IlMilione
Ah per chi non lo sapesse il nostro ministro Speranza quando era capogruppo alla camera del PD nel triennio 2013/2016 votò a favore di tagli per la sanità per un totale di 30 miliardi di euro, avete capito il paladino della sanità cosa ci combinava qualche anno fa?
Lo sapete che la corte dei conti nel “Rapporto 2020 sul coordinamento della finanza pubblica” ha dichiarato che i tagli alla spesa pubblica e il pareggio di bilancio sono causa diretta della fragilità con cui il Paese si è trovato ad affrontare la pandemia?
… questa non sarebbe la prima volta che un vaccino messo in circolazione sembrava buono nella sicurezza iniziale ma in realtà ha fatto star peggio le persone, è la storia del vaccino per il virus respiratorio sinciziale [RSV] nei bambini, che paradossalmente ha peggiorato la salute dei bambini. Uno dei vaccini contro HIV che abbiamo testato anni fa, in realtà ha reso gli individui più suscettibili all’infezione …
— anthony fauci (in contesto) – tratto daVG/FRI 14.12.21
Per chiunque dubiti che la crisi del Covid-19 sia un’operazione gestita dall’intelligence controllata da spie che lavorano con tecnocrati medici come Anthony Fauci, miliardari come Bill Gates, militari, media, Big Pharma, il World Economic Forum, etc., una lettura attenta di questo libro – con i suoi 2.194 riferimenti – dissiperà questa illusione. …
Non ci vuole una grande intelligenza per capire che quando i paesi di tutto il mondo agiscono in modo sincronizzato nel rinchiudere le loro popolazioni e ripetono lo stesso messaggio a comando, tali eventi sono coordinati a livello centrale. …
Ogni prova finisce con la stessa triste battuta: la pandemia globale è una scusa per giustificare l’imposizione della tirannia e la vaccinazione forzata.
Il vero scopo non è la tutela della nostra salute: non un euro in più è stato stanziato dal governo per la Sanità pubblica, mentre quella privata fa guadagni miliardari con tamponi, mascherine, disinfettanti e vaccini. Il Green Pass non è un ‘lasciapassare sanitario’ ma il primo passo lungo la via del controllo totale e computerizzato della vita di ognuno di noi.
— Gulag digitale: fine pena mai
Come siamo finiti in una situazione in cui una manciata di aziende farmaceutiche sono state in grado di esercitare un tale controllo sui governi più potenti del mondo? Indica un sistema rotto
… io posso dire, come è stato il caso di Fuori dal Coro, ho trovato il mio direttore Mario Giordano che ha avuto il coraggio di affermare, appunto, qualcosa che nessuno aveva mai affermato, ovvero che la stragrande maggioranza dei morti di COVID son stati per mancanza di cure …
Non sono sicuro, esattamente, di come doveva apparire il suo discorso vestito di nero su un palco nero ad un leggio nero, mentre ufficiali militari in uniforme nera sfilavano con torce infuocate…
…ma il prodotto finale è decisamente minaccioso.
— This Week in the New Normal #14
In Australia, dove stanno costruendo campi di prigionia per i covi, gestiti dai militari. La gente è stata persino arrestata mentre cercava di fuggire da questi campi. No, questa non è una teoria della cospirazione, è un fatto. In questi campi si è sotto il completo controllo del governo. Molto simile a qualsiasi prigione, ti danno da mangiare quando vogliono, limitano i tuoi movimenti, ti isolano dagli amici e dalla famiglia, ecc.
— Omicron: We Warned You The Covid Farce Would Never End
Ricordo a Draghi e compagni l’art 286 codice penale: Chiunque commette fatti diretti a suscitare la guerra civile nel territorio dello Stato, è punito con l’ergastolo. Se la guerra civile avviene, il colpevole è punito con [la morte] l’ergastolo.
A mio parere le norme divisive tra cittadini, spinti all’odioper la loro semplice condizione di vaccinati o non vaccinati, integra il primo comma di quella norma.
Si tratta del reato di istigazione più grave previsto dalla nostra legge penale. … — paolo sceusa
In un discorso agli alti funzionari del Partito Comunista Cinese (PCC) a luglio, il leader cinese Xi Jinping ha dichiarato che la Cina deve fare di più per condividere la “storia” del successo del partito con il resto del mondo. Al fine di migliorare l’influenza internazionale sia del paese che del partito, Xi ha efficacemente affermato, i funzionari cinesi dovrebbero esaltare le virtù del modello cinese di governo autoritario all’estero.
Anche se alcuni analisti continuano a sostenere che la Cina non rappresenta una minaccia ideologica per le norme democratiche prevalenti e che il PCC non esporta la sua ideologia, è chiaro che il PCC si è imbarcato in una spinta a promuovere il suo stile di autoritarismo agli attori illiberali di tutto il mondo. Il suo obiettivo non è quello di diffondere il marxismo o di minare le singole democrazie, ma piuttosto di raggiungere la preminenza politica ed economica, e i suoi sforzi a tal fine – diffondendo la propaganda, espandendo le operazioni di informazione, consolidando l’influenza economica e immischiandosi nei sistemi politici stranieri – stanno svuotando le istituzioni e le norme democratiche all’interno e tra i paesi.
Per rispondere alla sfida ideologica di Pechino, i sostenitori della democrazia devono avere una migliore comprensione di ciò che la Cina mira ad ottenere esportando il suo modello politico e come le sue azioni stanno indebolendo la democrazia a livello globale. Solo allora potranno progettare efficacemente politiche che rinvigoriscano la democrazia in patria e all’estero, mentre cercano selettivamente di contrastare la promozione della governance autoritaria da parte di Pechino.
DIRITTO AD ESSERE GOVERNATI
Pechino non cerca tanto di imporre un’ideologia marxista-leninista alle società straniere quanto di legittimare e promuovere il proprio sistema autoritario. Il PCC non cerca la conformità ideologica, ma piuttosto il potere, la sicurezza e l’influenza globale per la Cina e per se stesso. A tal fine, il partito ha rilasciato dichiarazioni severe di fiducia nella propria ideologia e nel percorso politico antidemocratico del paese. Xi ha chiarito che considera il modello illiberale di governo cinese come superiore ai cosiddetti sistemi politici occidentali e che cerca di diffondere questa “saggezza cinese” in tutto il mondo come un “contributo all’umanità”.
Xi e altri leader cinesi ritraggono spesso il successo economico della Cina come prova che la strada verso la prosperità non passa più attraverso la democrazia liberale. Come Xi ha detto al 19° Congresso del Partito nel 2017, il modello cinese offre “una nuova opzione per altri paesi e nazioni che vogliono accelerare il loro sviluppo preservando la loro indipendenza”, ignorando la pressione esterna per democratizzarsi. Questo messaggio è molto attraente per i leader che sperano di raggiungere il successo economico senza rispondere alle richieste del loro popolo. I funzionari cinesi ora parlano comunemente del “diritto” delle nazioni di scegliere i loro sistemi politici, siano essi democratici o autoritari, e dell’arroganza di paesi come gli Stati Uniti che presumono che la democrazia sia l’opzione preferibile.
Sostenere il diritto dei paesi ad essere governati da regimi non democratici è chiaramente diverso dall’installare con la forza leader autocratici in tutto il mondo, come fece l’Unione Sovietica durante la guerra fredda. Ma la promozione sempre più strombazzata del PCC dell’autoritarismo come modello di governo superiore non rappresenta una sfida alla democrazia meno di quanto lo fosse l’interferenza sovietica, in particolare se abbinata alle misure economiche e politiche della Cina che sostengono i regimi autoritari e indeboliscono quelli democratici in tutto il mondo.
STRUMENTI DEL MESTIERE
Gli sforzi internazionali della Cina per sovvertire la democrazia rientrano in tre grandi categorie. La prima comprende i suoi tentativi di plasmare la narrativa sulla Cina nei paesi sviluppati. In nazioni che vanno dal Canada e dalla Germania all’Australia e al Giappone, Pechino mira a far tacere i critici della Cina e ad amplificare le voci di individui e istituzioni che promuovono legami più stretti con Pechino o una rappresentazione più positiva della Cina. Pechino esercita sia minacce che incentivi a questo scopo, premiando le rappresentazioni positive e punendo le critiche. Come ha ammesso l’ambasciatore cinese in Svezia nel 2019, “Trattiamo i nostri amici con vino pregiato, ma per i nostri nemici abbiamo fucili da caccia”.
La Cina offre un accesso preferenziale al mercato a governi, istituzioni accademiche e imprese amiche, ma si ritorce finanziariamente contro coloro che considera ostili agli interessi della Cina. Minaccia anche i dissidenti cinesi e le loro famiglie, controlla gli studenti cinesi all’estero, tenta di mettere a tacere i discorsi accademici ritenuti offensivi per Pechino, e cerca di controllare come gli stranieri vengono educati sulla Cina. Pechino ha anche cercato di espandere la sua impronta sui media stranieri, controllare i media in lingua cinese all’estero e mettere i cittadini della diaspora cinese contro i partiti o i candidati che ritiene minacciosi per i suoi interessi. Prese insieme, queste azioni formano una strategia globale per informare, modellare e infine controllare la percezione della Cina in tutto il mondo.
La seconda categoria di azioni antidemocratiche sono quelle che hanno luogo nei paesi in via di sviluppo. A differenza del mondo sviluppato, dove la coercizione politica ed economica della Cina e la diplomazia del “Guerriero Lupo” hanno generato un crescente contraccolpo, Pechino ha ricevuto un benvenuto più caloroso in molti paesi in via di sviluppo, dove le élite sperano di imparare da un sistema politico che ha permesso la trasformazione della Cina nella seconda più grande economia del mondo. In un numero crescente di fragili democrazie, Pechino ha catturato piccoli gruppi di élite corrotte e le ha aiutate a centralizzare il potere, isolandole dalle richieste della società civile e impiegando la tecnologia cinese per reprimere i loro cittadini e aiutarle a mantenere il potere a tempo indeterminato. Questo è il modo in cui il PCC sta esportando l’autoritarismo in tutto il mondo: non attraverso seminari sull’ideologia marxista, come alcuni analisti hanno sostenuto, ma attraverso una vasta gamma di attività antidemocratiche.
Il PCC non cerca la conformità ideologica, ma piuttosto il potere, la sicurezza e l’influenza globale.
La Cina lo fa meno per il desiderio di diffondere la sua ideologia che per espandere la sua influenza e il suo vantaggio economico. I suoi partner preferiti non sono ferventi aderenti al marxismo-leninismo, ma piuttosto funzionari, leader d’affari, magnati dei media e altri che vedono l’adozione di un modello di governo non democratico che concentra il potere nelle mani di pochi – ed esclude i molti – come una via per un’influenza a lungo termine. Questa preferenza per i collaboratori antidemocratici, insieme alle pratiche di investimento opache e corrotte della Cina, corrode ulteriormente le istituzioni democratiche, poiché gli accordi oscuri conclusi dalle banche cinesi e dalle imprese statali incoraggiano una classe di élite politiche sempre più corrotta e irresponsabile, fin troppo desiderosa di minare la prosperità a lungo termine del loro paese in cambio di un guadagno personale.
La Cina offre più di una semplice ispirazione per un modello di governo non democratico: fornisce gli strumenti, la formazione e le risorse che permettono ai leader di ignorare le richieste dei paesi democratici per il buon governo e il rispetto dei diritti individuali come condizione per gli aiuti e gli investimenti. Il PCC conduce regolarmente programmi di formazione su larga scala per i funzionari stranieri su come guidare l’opinione pubblica, controllare la società civile e attuare politiche di sicurezza informatica in stile cinese nei loro paesi. Un numero crescente di paesi ha tratto ispirazione dalla Cina per perseguire leggi che controllano i social media o per costruire firewall internet sul modello del “Grande Firewall” cinese. La Cina fornisce anche una tecnologia di sorveglianza sempre più sofisticata e un addestramento alla sicurezza interna a governi autoritari e fragili, permettendo loro di sopprimere meglio il dissenso e controllare i propri cittadini. In paesi come l’Uganda e lo Zambia, le organizzazioni legate al PCC hanno condiviso la tecnologia e la formazione con i governi autocratici e autocratici, permettendo loro di monitorare i loro cittadini, imbavagliare i media e la società civile, e imporre regole repressive su Internet.
Il PCC si è anche impegnato in un intervento politico più esplicito, interferendo direttamente nei processi politici di altri paesi sovrani per sostenere politici e politiche favorevoli alla Cina e cooptando gruppi civici locali e giornalisti per contrastare le rappresentazioni negative dell’impegno internazionale della Cina e per proteggere i suoi legami con le élite locali corrotte. Questi sforzi non sono destinati a rovesciare le democrazie o altri regimi ideologicamente dissimili, ma per contribuire a garantire che le politiche e i climi di investimento favorevoli alla Cina prevalgano indipendentemente da chi è al potere. Tuttavia, tali sforzi erodono la responsabilità dei leader nei confronti dei loro cittadini, indeboliscono l’indipendenza dei media e della società civile, e alla fine inclinano il campo di gioco per favorire i leader illiberali che cercano di importare elementi del modello di governo cinese nei sistemi politici dei loro paesi. Questo tipo di invasione politica mantiene la forma di un sistema democratico mentre svuota l’effettiva sostanza di una democrazia funzionante dall’interno, rendendo lo scivolamento verso l’autoritarismo più difficile da rilevare.
In un numero crescente di fragili democrazie, Pechino ha catturato piccoli gruppi di élite corrotte.
Non dovrebbe sorprendere che la visione del PCC di un governo di successo non abbia spazio per controlli indipendenti sul potere statale, come una società civile sostanziale o una sana opposizione. Nel modello che Pechino sta vendendo e che sempre più paesi stanno comprando, il dissenso non è un’espressione legittima di interessi individuali ma un tentativo di sabotare gli sforzi collettivi di costruzione della nazione. L’opposizione, in altre parole, non è partecipazione politica ma sovversione statale. La divulgazione di queste idee in un numero crescente di paesi in via di sviluppo sta aiutando il PCC a realizzare la sua visione di un ordine globale rivisto in cui una pluralità di modelli di governo – sia democratici che autoritari – possono esistere come scelte politiche ugualmente legittime.
L’ultima categoria di azioni internazionali antidemocratiche riguarda quelle volte a indebolire le istituzioni internazionali che infondono norme democratiche e a crearne di nuove che non lo fanno, neutralizzando così i presupposti liberali che prevalgono nell’attuale ordine globale. La Cina usa il peso che ha ottenuto consolidando l’influenza nelle agenzie delle Nazioni Unite per garantire l’allineamento istituzionale con le priorità cinesi: ha esercitato la sua autorità nell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, per esempio, per promuovere politiche che facilitano l’uso autoritario della tecnologia per reprimere i cittadini. Gli sforzi di Pechino per rovesciare l’attuale ordine liberale – che la Cina vede come un ostacolo al suo emergere come grande potenza – sono senza precedenti. La Cina sta inserendo i propri concetti ideologici e strategie di politica estera nelle dichiarazioni internazionali di consenso, sostituendo i concetti cinesi, come il “diritto allo sviluppo” e la “sovranità di Internet”, con valori più diffusi. Sta anche promuovendo la propria visione dei diritti umani, in cui i governi possono citare presunte condizioni locali uniche per giustificare il mancato rispetto dei diritti individuali o delle minoranze e in cui i diritti civili o politici sono secondari ai cosiddetti diritti economici e sociali.
Presi nel loro insieme, gli sforzi illiberali di Pechino hanno minato la democrazia nel mondo sviluppato, nel mondo in via di sviluppo e nelle istituzioni internazionali e rappresentano un assalto alle norme, alle regole e all’etica con cui il mondo è governato. Essi minacciano di inaugurare un mondo sempre più antidemocratico popolato da regimi che sono legati a Pechino e indifferenti agli interessi degli Stati Uniti e dei suoi alleati. Tali regimi sarebbero meno responsabili nei confronti delle loro popolazioni, meno impegnati nei diritti individuali, meno responsabili nei confronti delle istituzioni internazionali che sostengono le norme democratiche e i valori universali, e più dediti al controllo e alla soppressione delle informazioni. In breve, se Pechino non sta cercando di rifare il mondo a sua immagine, sta cercando di rendere il mondo più amichevole ai suoi interessi e più accogliente per l’ascesa dell’autoritarismo in generale.
SOPRAVVIVERE
La sfida del PCC alla democrazia richiede uno sforzo concertato e ben finanziato per sostenere le istituzioni democratiche nei paesi vulnerabili di tutto il mondo. Questo sforzo dovrebbe dare priorità al sostegno dei media indipendenti e della società civile, alle misure aggressive contro la corruzione e il riciclaggio di denaro, e agli investimenti in tecnologie che possono penetrare gli spazi digitali chiusi e dare trasparenza ai processi politici. Gli Stati Uniti e i loro alleati dovrebbero anche lavorare per offrire alternative democratiche alle tecnologie autocratiche e alle linee di credito condizionate che la Cina sta vendendo. L’iniziativa Build Back Better World dell’amministrazione Biden, un progetto del G-7 volto a fornire lo sviluppo delle infrastrutture nei paesi a basso e medio reddito che aiuterà a contrastare la Belt and Road Initiative della Cina, è un passo importante nella giusta direzione. Ma le nazioni democratiche possono e devono fare di più per rafforzare collettivamente le democrazie vulnerabili in tutto il mondo.
Le azioni della Cina minacciano di inaugurare un mondo di regimi non democratici che sono legati a Pechino.
Questi sforzi possono funzionare solo se le democrazie sviluppate si ridedicano a fare in modo che i loro sistemi politici funzionino: per mantenere il suo fascino globale, la governance incentrata sui cittadini che accoglie la società civile deve essere vista come funzionale. Le democrazie sviluppate devono anche rinforzare le loro difese politiche e identificare ed esporre proattivamente gli sforzi del PCC per minare i principi della libertà di parola, interferire nei processi politici e cooptare le élite politiche e commerciali. Possono farlo lavorando insieme per inasprire le leggi sull’influenza straniera e sugli investimenti e per incoraggiare le élite a dare priorità all’indipendenza delle loro democrazie rispetto ai loro personali interessi economici in Cina.
Gli Stati Uniti e i loro alleati devono anche mantenere la leadership e la leva nelle istituzioni internazionali che modelleranno il futuro economico e tecnologico del mondo. Cedere la leadership degli Stati Uniti in queste istituzioni fornisce a Pechino facili vittorie. La Cina sta esercitando la sua posizione come ospite della Conferenza Mondiale su Internet, per esempio, per legittimare la sua (molto limitata) definizione di libertà di Internet. Gli Stati Uniti e i loro alleati devono fare di più che presentarsi semplicemente. Devono intraprendere uno sforzo aggressivo e unito per assicurarsi la leadership in queste organizzazioni critiche su tutta la linea.
NESSUN RIMEDIO RAPIDO
La Cina di oggi non è l’Unione Sovietica di ieri. Ma Pechino sta comunque lavorando per amplificare l’autoritarismo nel mondo. Sta svuotando le istituzioni democratiche e potenziando gli strumenti di repressione nei paesi in via di sviluppo. E i leader cinesi stanno lavorando per diluire le norme liberali ed erodere le protezioni dei diritti umani che sono contenute in molte istituzioni internazionali per rendere se stessi – e autocrati simili in tutto il mondo – più potenti e meno responsabili.
C’è un dibattito legittimo da fare sul fatto che la Cina stia agendo in modo offensivo per forgiare un mondo più illiberale o in modo difensivo per rendere il mondo sicuro per il marchio dell’autocrazia cinese. Questa distinzione, tuttavia, può rivelarsi irrilevante se Pechino si sente spinta a raggiungere le società democratiche, a minare le loro istituzioni, a sopprimere e censurare i discorsi che ritiene offensivi, e a erodere le fondamenta della società liberale in tutto il mondo.
In un momento in cui i governi sono alla ricerca di soluzioni rapide alle massicce sfide legate alla pandemia, la fornitura da parte della Cina di risposte illiberali e dei mezzi per ottenerle senza cedere il potere sta alimentando la rinascita globale dell’autoritarismo. La Cina non sta alimentando le fiamme di una rivoluzione violenta o addirittura sostenendo un governo monopartitico. Ma questo non è il metro giusto con cui giudicare le sue azioni. Una misura migliore è guardare la totalità dei modi in cui Pechino sta corrompendo i governi democratici, le società e gli individui.
Gli Stati Uniti e i loro alleati devono rinforzare le loro difese e respingere la Cina coltivando la democrazia sia in patria che all’estero. In caso contrario, potrebbero mettere in pericolo l’attuale ordine internazionale e rendere il futuro poco sicuro per la democrazia.
Rapporto: I consulenti scientifici del governo ammettono di aver usato tattiche di terrore ‘totalitarie’ per controllare la gente durante la pandemia
Secondo un rapporto, gli scienziati del Regno Unito che lavorano come consulenti per il governo hanno espresso il loro rammarico per aver usato quelli che ora ammettono essere metodi “non etici” e “totalitari” per instillare la paura nella popolazione al fine di controllarne il comportamento durante la pandemia.
Il London Telegraph riporta i commenti fatti dai membri dello Scientific Pandemic Influenza Group on Behaviour (SPI-B), un sottocomitato dello Scientific Advisory Group for Emergencies (SAGE), il principale gruppo di consulenza scientifica del governo.
Il rapporto cita un briefing del marzo 2020, quando fu decretato il primo blocco, che affermava che il governo dovrebbe aumentare drasticamente
il livello percepito di minaccia personale
che il virus pone perché
un numero sostanziale di persone non si sente ancora sufficientemente minacciato personalmente[lo stesso in Italia e altrove, ndr].
Uno scienziato dello SPI-B ammette che
A marzo [2020] il governo era molto preoccupato per la conformità e pensava che la gente non avrebbe voluto essere rinchiusa. Ci sono state discussioni sul fatto che la paura fosse necessaria per incoraggiare la conformità, e sono state prese decisioni su come aumentare la paura
Lo scienziato senza nome aggiunge che
Il modo in cui abbiamo usato la paura è distopico
Lo scienziato ha inoltre confessato che
L’uso della paura è stato sicuramente eticamente discutibile. È stato come uno strano esperimento. Alla fine, si è ritorto contro di noi perché la gente è diventata troppo spaventata
Un altro scienziato separato nel sottocomitato ha professato
Si potrebbe chiamare la psicologia ‘controllo mentale‘. Questo è quello che facciamo … chiaramente cerchiamo di farlo in modo positivo, ma è stato usato in modo nefasto in passato
Un altro scienziato ha avvertito che
… la gente usa la pandemia per prendere il potere e far passare cose che altrimenti non accadrebbero, … dobbiamo stare molto attenti all’autoritarismo che si sta insinuando.
Secondo il rapporto, un altro ricercatore del gruppo ha riconosciuto che
Senza un vaccino, la psicologia è la tua arma principale
…
La psicologia ha condotto un’epidemia davvero buona, in realtà.
[sul Telegraph, ndr]: Oltre agli avvertimenti espliciti sul pericolo del virus, il governo è stato accusato di nutrire il pubblico con una dieta non-stop di cattive notizie, come morti e ricoveri, senza mai contestualizzare le cifre con notizie su quante persone sono guarite, o se i decessi giornalieri sono sopra o sotto le medie stagionali.
Un altro scienziato del sottocomitato ha dichiarato di essere stato
sbalordito dall’uso della psicologia comportamentale come arma
nell’ultimo anno, e ha avvertito che
gli psicologi non sembrano essersi accorti quando ha smesso di essere altruista ed è diventata manipolativa.
Quando il Telegraph ha chiesto al sottocomitato un commento sui risultati, lo psicologo della SPI-B Gavin Morgan ha risposto:
Chiaramente, usare la paura come mezzo di controllo non è etico. Usare la paura sa di totalitarismo. Non è una posizione etica per nessun governo moderno
Morgan ha aggiunto che
Per natura sono una persona ottimista, ma tutto questo mi ha dato una visione più pessimistica delle persone
Commentando le rivelazioni, il conservatore Steve Baker, membro di un gruppo di parlamentari anti-lockdown ha detto:
Se è vero che lo stato ha preso la decisione di terrorizzare il pubblico per ottenere il rispetto delle regole, questo solleva domande estremamente serie sul tipo di società che vogliamo diventare.
Se siamo davvero onesti, temo io che la politica del governo oggi stia giocando alle radici del totalitarismo? Sì, certo che lo sta facendo
ha esortato Baker.
Lo stato di paura del governo continua [è maggio’21, ndr] minuto per minuto, dato che i ministri del governo stanno ora suggerendo che il cosiddetto “giorno della libertà” nel Regno Unito (una situazione in cui il governo permette alle persone di avere diritti fondamentali non è libertà) il 21 giugno[2021] è in pericolo perché una parte considerevole della popolazione si rifiuta di prendere il vaccino.
Perché le persone hanno accettato – e continuano ad accettare – la narrativa più assurda? Intossicazione mentale.
La finta solidarietà: il nuovo legame sociale che nasce in una formazione di massa dei totalitarismi non è fra persone ma fra l’individuo e la collettività.
♦incapacità di pensiero critico rispetto alla massa
♦rinuncia a valori e affetti che prima contavano
♦intolleranza assoluta alle voci dissonanti e, nella fase finale, atti di crudeltà verso chi non fa parte della massa
Il condizionamento produrrà così da sé tale integrazione, che l’unica paura — che dovrà essere mantenuta — sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità.
L’uomo di massa, così prodotto, deve essere trattato come quello che è: un vitello, e deve essere monitorato come deve esserlo un gregge.
Tutto ciò che permette di far addormentare la sua lucidità è un bene sociale; tutto ciò rischia di causare il suo risveglio deve essere ridicolizzato, soffocato, combattuto.
Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve prima essere designata come sovversiva e terrorista e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali.
— Günther Anders: L’Uomo è Antiquato (1956) – come soffocare una rivolta
Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti
— Gunther Anders
Invece il nazismo si insinuava nella carne e nel sangue della folla attraverso le singole parole, le locuzioni, la forma delle frasi ripetute milioni di volte, imposte a forza alla massa e da questa accettate meccanicamente e inconsciamente.
— Victor Kemplerer, 1947
Ma la guerra nel mondo aveva risvegliato l’interesse verso una vecchia forma di offesa e di difesa, la propaganda, cui da tempo immemorabile l’umanità aveva attribuito facoltà taumaturgiche, per galvanizzare gli spiriti depressi e sofferenti. Se i nemici fossero stati dipinti come feroci e vigliacchi, violatori di vergini e mozzatori di mani di bambini, crudeli e stupidi – questo era il nocciolo del calcolo astuto – i soldati avrebbero combattuto meglio ed i civili avrebbero scagliato contro il nemico e non contro i governanti le proprie maledizioni…
Anche la propaganda obbedisce alle sue leggi e la sua meccanica è irreversibile. Non era facile, constatata l’inefficacia dell’esagerazione, far macchina indietro. Bisognava quindi rincarare la dose e, ad ogni notizia incredibile, farne seguire una ancor più incredibile, sperando che una porzione della precedente potesse essere assimilata: un processo senza fine, di cui non si riusciva ad intravedere l’evoluzione
— Mario Silvestri, “Isonzo 1917”.
Le ideologie politiche autoritarie hanno tutto l’interesse a promuovere la paura, il senso dell’imminenza di una conquista da parte degli stranieri, e le malattie reali sono materiale utile. Le malattie epidemiche di solito provocano la richiesta di vietare l’ingresso agli stranieri, agli immigrati. E la propaganda xenofoba ha sempre rappresentato gli immigrati come portatori di malattie (alla fine del XIX secolo: colera, febbre gialla, febbre tifoidea, tubercolosi). … Questa è la straordinaria potenza ed efficacia della metafora della peste: permette di considerare una malattia sia come qualcosa di cui sono affetti gli “altri” vulnerabili sia come una malattia (potenzialmente) di tutti. — Susan Sontag, 1989
[col covid-19 invece, stranamente, “stranieri” da confinare sono gli autoctoni stessi mentre le porte son rimaste spalancate all’imigrazione … ndr]
Dr. Thomas Binder, Interview – How Psychology Was Weaponized To Suppress Truth In The Age Of COVID
@8:03 Well, in Feb 2020 I was amazed: what I’ve learned …
@11:24 it happened something else, I was brutally arrested by some 60 policemen with machine guns and anti-terroris unit …
@13:15 … they sent a collegue to me … to check my mental status …
@13:35 So you were essentially arrested … for your view on COVID-19? …
@15:20 … the first question … then the current year 1994 (intendeva 1984?) …
@15:49 … in the end she wrote the diagnosis: Corona insanity!
@17:01 So you were concerned about your safety for speaking out?
@17:46 Since … you realized early on something wasn’t quite right?
@19:36 … then I was put in a psychiatric for 36h …
@19:53 So police arrested you and put in a psychiatric unit …?
@21:19 … either you stay here for 6 wks or go home but take a medication & get tested each week …
@21:50 This is outrageous … this was Switzerland in Apr 2020.
@22:29 What was the media coverage? …
@27:37 The illusion of the pandemic… what led to this illusion?
@34:30 … are you concerned that we’ve set a precedent here?
@35:00 … I mean, I always say: who controls the WHO controls the world, it’s all that simple … Event 101 … Monkeypox simpulation …
@37:17 So … about SADS in yougsters …
@41:51 Can you explainme how these COVID-10 gene-based vax work …?
@44:48 … that these injection are not prohibited already is unbelievable.
@44:55 Is it possible that doctors … still aren’t aware of how dangerous these injection are?
@46:54 Are you concerned that mRNA tech can be used for other med interventions?
@48:49 Another interesting thing … people testing pos to HIV…?
@50:26 Do you worry this could create the illusion of HIV pandemic?
@51:48 … mask wearing … Let’s talk about masks … (cita a.Fauci et al. Predominant role of bacterial pneumonia as a cause of death in pandemic influenza: implications for pandemic influenza preparedness – PubMed )
@56:50 grafico occupazione ICU/TI in CH … this alone proves that most COVID-19 cases were created out of thin air
@1:05:44 … It’s so important to point this out because this narrative of ICU being filled up …
@1:06:05 And there’s also another graph … Israel excess mortality…
@1:10:45 Can you talk about how they’re really manipulating the situation? → Robert D. Hare → psychopaths … once they were wearing crowns now they’re billionairs … people cannot believe such evil people do exist … the swine flu taught us 2 things: 1) they need total control of the narrative (hence the media) and 2) total control of the germ – which is impossible, thence the fake RT-PCR test …
@1:20:35 … I want to ask you … what should people should do … to prevent … ? → don’t be fooled again, do be fooled by apparent current relax … stand up, refuse jabs for you your children …
Ad aprile dello scorso anno avevo fatto questo video che parlava delle origini militari di Facebook, creato come strumento di manipolazione di massa. …
La massa è un gregge docile che non può vivere senza un padrone. È talmente assetata di obbedienza dasottomettersi istintivamente a chiunque se ne proclami padrone. —Sigmund Freud[e se l’attribuzione è falsa chissenefrega, la sostanza è vera…]
Un dirigente CNN ammette che alla CNN alimentano la paura con bugie e fanno propaganda per promuovere le agende razziali e climatiche della sinistra
La forza della posizione dominante nella propaganda: ora, metabolizzato normalizzato e dimenticato lo Stato di paura, l’uso della leva della paura viene riconosciuto ma attribuito alla informazione contro i sieri (→Burioni, sperimentali?) e gli eventi avversi post vax ne sarebbero conseguenza
♦ … Il tutto si è giocato sul senso di colpa, un metodo ben conosciuto e … — @consenso_disinformato ;
Purtroppo, viviamo in uno stato di paura. … Dobbiamo smettere di vivere nella paura dei nostri vicini. …
— Michael Jackson
Whatsapp Leak: … Matt Hancock, ex ministro della salute di Boris Johnson, discute in chat su come “implementare” una nuova variante del virus per “spaventare tutti a morte” (letteralmente “far cagare tutti sotto dalla paura“) e incoraggiare la popolazione ad attenersi alle regole di lockdown. …
♦ The degeneracy in western intelligence did not start with the recent collective ‘excitement’ at the possibilities of ‘nudge-psychology’. The first steps in this direction began with a shift in ethos reaching back to the Clinton/Thatcher era in which the intelligence services were ‘neo-liberalised’. … — @LauraRuHK ;
♦ “Influence and Perception Management Office” (IPMO) is one of many Pentagon’s agencies that have been set up to influence and change the beliefs and behavior of politicians and stakeholders in both the private and public sector. … —@LRuHK ;
Ora, voglio essere assolutamente chiaro. Non sto sostenendo o condonando la violenza. Ma succederà. Sta già accadendo. Il totalitarismo (anche questa versione “patologizzata”) viene imposto alla società e mantenuto con la violenza. Combattere il totalitarismo comporta inevitabilmente la violenza. Non è la mia tattica preferita nelle circostanze attuali, ma è inevitabile ora che abbiamo raggiunto questo stadio, ed è importante che coloro che combattono questa lotta riconoscano che la violenza è una risposta naturale alla violenza (e alla minaccia implicita di violenza) che viene dispiegata contro di noi dalle autorità della Nuova Normalità, e dalle masse che hanno fomentato in una frenesia fanatica.
… c’hanno ingannato, hanno reso i nostri figli deformi. Non li perdonerò mai.
— testimone
… sono stati i dottori bianchi a causare la morte di mio figlio. Non mi fiderò mai più di un medico bianco.
— testimone
… mio figlio è morto una settimana dopo essere stato ricoverato in quell’ospedale.
— testimone
… hanno usato ai nostri bambini come cavie. Se fossi un leader politico e avessi il potere, distruggerei queste aziende farmaceutiche.
— testimone
1996, Kano, nord della Nigeria. Una violentissima epidemia di meningite colpisce la popolazione: più di centomila persone, prevalentemente bambini, contraggono la malattia. I morti sono almeno diecimila.
A quel tempo la notizia fece un grande clamore in occidente, ma qualcuno negli uffici della multinazionale farmaceutica statunitense Pfizeraguzza le antenne: l’epidemia è un’occasione d’oro per sperimentare il Trovan, un antibiotico dal potenziale valore di mercato di un miliardo di dollari.
L’I.D.H. è l’ospedale per le malattie infettive di Kano, costruito all’epoca della colonizzazione britannica, è il luogo in cui vengono approntate le cure per i malati di meningite.
È qui che arriva il team della Pfizer.
[Zubay Ruschiava(?)] all’epoca faceva il giornalista. In quel momento l’epidemia aveva raggiunto il culmine:
c’erano pazienti persone da curare ovunque, c’era una confusione, una confusione enorme. Proprio qui in questo cortile i volontari di Medici Senza Frontiere avevano costruito le loro tende. In questa situazione, dal picco piu alto dell’epidemia arrivato il team della Pfizer. Sono venuti e hanno isolato una stanza speciale dove hanno condotto la sperimentazione.
— giornalista
I medici della Pfizer selezionano duecento bambini, a cento danno il Trovan agli altri un antibiotico alternativo approvato a livello internazionale. Alla fine del test undici bambini muoiono, molti altri subiscano danni permanenti.
da quel che ho avuto modo di leggere, da tutta la pubblicistica in materia di meningite – sono certo che lo confermano anche i maggiori esperti mondiali in materia – che le complicazioni sui bambini di Kano sono state provocate dalla malattia e non dal nostro farmaco.
— jack watters, pfizer
Ismail Zubairi nel 1996 lavorava come infermiere all’ospedale:
quelli della Pfizer non hanno allestito tende, non ne avevano proprio quando sono arrivati; hanno isolato una stanza, non sapevamo cosa stessero facendo, ma un giorno ho sbirciato attraverso una finestra e ho visto uno di loro con una siringa in mano fare un’iniezione sulla schiena di un paziente: era un dottore bianco, un tipo alto. Solo dopo abbiamo scoperto che stavano facendo una sperimentazione.
Tra i bambini trattati dalla Pfizer molti hanno avuto problemi, effetti collaterali … sì effetti collaterali; dopo il trattamento, tra i sopravvissuti alcuni hanno incontrato complicazioni, sono diventati sordi muti e ciechi, altri non sono stati più in grado di camminare, hanno perso l’uso dei sensi, sono diventati deformi.
— infermiere
quando sento il nome Pfizer mi sento male. Quando l’ho portato in quell’ospedale l’hanno chiuso due giorni in una stanza, non sapevamo cosa stessero facendo, non ne avevamo veramente la minima idea. E guardate mio figlio, questo è il risultato
— testimone
eravamo in fila quando sono arrivati quegli uomini bianchi che ci hanno proposto un altro trattamento. Hanno portato mio figlio in una stanza e hanno fatto un’iniezione, è stato il primo a essere selezionato da quei medici bianchi. C’era un’epidemia, eravamo disperati, non potevamo sapere che stavano usando i nostri figli per scopi diversi dalle cure. Ora le sue gambe, i suoi arti sono deboli; ha problemi alla testa, non funziona; spesso parla in modo incoerente, la sua vita ormai è rovinata, è compromessa: se a questa età ha questi problemi che cosa potrà succedere di lui quando sarà vecchio, che cosa sarà di lui in futuro, che vita potrà mai avere?
— testimone
Nessuno aveva capito che la Pfizer aveva condotto una sperimentazione di un farmaco non ancora approvato finché, cinque anni dopo i fatti, un giornalista del Washington Post non ha ricostruito la storia, suscitando un’ondata di indignazione in tutta la Nigeria. Nel frattempo i farmaco non ha mai ottenuto l’autorizzazione di vendita in Europa; negli Stati Uniti invece, prima è stato autorizzato solo per i maggiori di diciotto anni poi, dopo qualche anno, è stato tolto dal mercato perché presentava pericolosi effetti collaterali.
Il professor [Sadik Hwali(?)] è uno dei più rispettati medici di Kano, che ha condotto studi internazionalmente riconosciuti anche sulla meningite:
l’uso del medicinale in sé è stato sbagliato, usarlo in quel particolare frangente è stato un altro errore: c’era un’epidemia, molta gente stava morendo, i genitori erano disperati, non credo che siano stati debitamente informati di far parte di un test medico
— medico
Ritiene che la Pfizer abbia usato i bambini come cavie umane?
senz’altro, direi proprio di sì. Il Trovan era un medicinale ancora sperimentale, non era mai stato approvato in Nigeria né altrove, per quanto ne so io ha avuto serie difficoltà nell’approvazione anche negli Stati Uniti
— medico
Nel maggio scorso, in occasione del cambio di amministrazione, lo stato di Kano e il governo federale nigeriano decidono di passare all’aazione: citano in giudizio la Pfizer con trentuno diversi capi di imputazione, accusano la casa farmaceutica di aver condotto la sperimentazione di nascosto, senza avere ottenuto l’autorizzazione del governo né il consenso dei pazienti.
Sostengono che il test del Trovan abbia direttamente provocato la morte di undici bambini e danni permanenti negli altri centottantanove. In totale le quattro cause intentate a Kano e nella capitale federale Abuja chiedono un risarcimento complessivo di otto miliardi e mezzo di dollari. I processi sono tuttora [2008] in corso.
[Babatunde Lukera(?)] è uno degli avvocati dell’accusa: crede che Pfizer avrebbe condotto la sperimentazione senza autorizzazione?
senza il minimo dubbio – da quando ho preso in mano il caso ne sono sempre più convinto, le prove sono schiaccianti, il caso è assolutamente chiaro. Aspettiamo con ansia il giorno in cui porteremo in aula le prove e faremo ascoltare i racconti dei testimoni
— avvocato
A New York nel quartier generale della Pfizer incontriamo il dottor Jack Watters, responsabile dei test clinici condotti all’estero:
avevamo tutte le necessarie autorizzazioni, siamo in possesso di almeno dodici lettere di autorizzazione: da parte del governo federale di Abuja, del ministero della sanità, dello stato di Kano e delle piu alte autorità del governo
— jack watters, pfizer
Dottor Watters, perché avete condotto questo test clinico in Nigeria?
perché era la cosa giusta da fare: eravamo di fronte a una delle più spaventose epidemie di meningite che avesse mai conosciuto la Nigeria – alla fine di questa epidemia più di centomila persone risultarono colpite. Venuti a conoscenza di questa orribile epidemia abbiamo deciso di agire. Dai dati che avevamo sul Trovan sapevamo che questo medicinale poteva fare la differenza e permettere di salvare delle vite umane.
— jack watters, pfizer
La condotta della Pfizer durante sperimentazione non ha minimamente considerato le conseguenze della sperimentazione stessa, per questo abbiamo deciso di portare in tribunale l’azienda farmaceutica.
— procuratore
[Omar Alju(?)] è il procuratore generale di Kano e ha depositato la causa contro la Pfizer:
La Pfizer è venuta in questo paese sostenendo di voler portare assistenza alle persone che erano state colpite dalla meningite, non hanno mai detto che avrebbero fatto un esperimento clinico.
Inoltre riteniamo che nel modo di condurre la sperimentazione
la Pfizer abbia causato danni ai pazienti, provocando in alcuni casi morte e disabilità permanenti
— procuratore
quando i miei due figli si sono ammalati li ho portarti all’ospedale di Kano; eravamo in fila c’erano diverse persone, ci hanno avvicinato hanno preso i miei bambini li hanno portati in una stanza. Dopo qualche giorno sono peggiorati: lui ha la mano deforme, lei ha la mente completamente distrutta, non può fare nulla è ridotta a un vegetale … cosa posso fare, ditemelo? spendo tutto quello che ho per i miei bambini, i miei familiari mi stanno abbandonando, non ce la fanno più nemmeno loro a sostenermi; io non so come tirare avanti, non ho prospettive.
E poi guardate mia figlia: non riesce nemmeno a mangiare da sola, se ne sta tutto il giorno distesa lì, non può fare altro … che cosa ne sarà di lei, come potrà sopravvivere da sola il futuro? perché mi è capitato questo, perché ci hanno fatto questo, che cosa gli avevamo fatto di male?
— testimone
La Pfizer ha approfittato della vulnerabilità di questi bambini
poveri, è venuta qui durante l’epidemia quando era difficile per chiunque capire che cosa stesse realmente accadendo
— avvocato
[Kunlei Shole(?)] è un avvocato di Lagos, da anni si batte volontariamente perché sia fatta giustizia alle vittime del test.
i medici della Pfizer sono venuti, non hanno fatto alcuna diagnosi,
hanno preso i bambini e gli hanno somministrato il loro medicinale senza il minimo consenso informato
— avvocato
Avete ottenuto il consenso informato dei genitori?
sì, certamente sì: il consenso informato è un elemento essenziale per ogni sperimentazione clinica. C’era un infermiera dell’ospedale che ha spiegato singolarmente ai bambini e ai loro parenti o tutori la natura dello studioù; quando questi dimostravano che aver capito i dettagli della sperimentazione, accettavano che i bambini ne facessero parte. La cosa e stata debitamente documentata
— jack watters, pfizer
no, nessuno mi ha informato; parlo abbastanza bene inglese, ma nessuno mi ha detto nulla, nemmeno nella mia lingua madre.
C’era un’infermiera, che parlava ausa, ma non mi ha spiegato nulla, nulla di nulla
— testimone
non ci hanno detto nulla, non sapevamo che era una sperimentazione, pensavamo fossero venuti qui per aiutarci
— testimone
La Pfizer sostiene che ha ottenuto oralmente il consenso informato: ma io dico, come è possibile ottenere un consenso informato per questo tipo di test? tutti abbiamo figli, chi accetterebbe mai che il proprio figlio venisse usato come cavia umana? se qualcuno venisse da voi e vi dicesse «vogliamo usare vostra figlia come cavia umana, vogliamo testare su di voi un medicinale che, semmai il test dimostrerà che funziona, ci permetterà di guadagnare fino a un miliardo di dollari», nessuno di voi accetterebbe!
— avvocato
Alcuni genitori sostengono di non essere stati minimamente informati e di non aver dato alcun consenso.
non riesco a spiegarmelo … io non ho partecipato direttamente alla sperimentazione ma so dai miei colleghi che erano sul posto che il test è stato condotto nel pieno rispetto delle regole, non riesco a spiegarmelo. L’unica spiegazione che riesco a dare è che, in una situazione tale durante un’epidemia devastante come quella – è bene ricordare che un bambino colpito da meningite può stare bene la mattina, ed essere in coma all’ora di pranzo; questa è la natura della malattia, una malattia orribile che se non si agisce prontamente il bambino muore sicuramente – beh posso solo immaginare che in simili circostanze i genitori delle vittime fossero sottoposti a uno stress gigantesco …
— jack watters, pfizer
mio figlio aveva tredici mesi quando ha preso la malattia. l’abbiamo portata all’ospedale dove lo hanno ricoverato, hanno fatto un’iniezione e lui ha cominciato a gridare. Qualche giorno dopo che hanno dato una pillola, da allora non parla più e non sente più. Io non parlo inglese ma qualcuno poteva spiegarmi cosa stavano facendo qui dottori bianchi
— testimone
Crede che persone incapaci di leggere scrivere possano essere in grado di capire cosa significa far parte di una sperimentazione clinica?
credo che non sia difficile capire che quando hai in braccio un bambino malato, vedi che la sua situazione peggiora di ora in ora, che sta per morire, anche se non sai leggere e scrivere sai perfettamente che il tuo bambino ha bisogno di essere curato
— jack watters, pfizer
L’obiettivo dell’azienda era dimostrare che il farmaco è efficace per tutte le malattie infettive che colpiscono i bambini, non solo la meningite, poco diffuse in occidente, anche la polmonite la gonorrea la bronchite, speravano così di vedersi schiudere le porte di quel gigantesco business che è il mercato pediatrico.
Da questo punto di vista il test è stato un fallimento, il Trovan non è mai stato autorizzato per i minori di diciotto anni.
[Zaharau(?)] è diventata sordo-muta dopo aver contratto la malattia e aver preso parte al test della Pfizer:
ha un ottimo rendimento, sa leggere e scrivere attraverso i segni ma non può parlare.
— testimone
i dottori bianchi l’hanno presa, l’hanno portata in una stanza, subito dopo è diventata sordo-muta. Pensavamo la volessero curare, non ci hanno spiegato niente, solo dopo abbiamo scoperto che stavano facendo un test.
— testimone
Il Trovan non è mai stato usato per curare la meningite?
non so, non saprei dirlo, posso informarmi se vuole
— jack watters, pfizer
Mi sta dicendo che non sa se il Trovan ha mai ottenuto l’autorizzazione in qualche paese come farmaco anti-meningite?
esatto, non saprei proprio cosa risponderle
— jack watters, pfizer
mia figlia si era malata, l’abbiamo portata all’ospedale I.D.H., è arrivato un gruppo di medici bianchi che le hanno dato dei medicinali, subito dopo ha cominciato a presentare questo tipo di problemi. Da allora è così, ha mantenuto lo sviluppo mentale di un bambina
— testimone
dobbiamo portare avanti la ricerca dobbiamo sempre guardare al futuro della medicina. In circostanze simili agiremmo esattamente nello stesso modo, ogni ricercatore nel settore medico e farmaceutico farebbe la stessa cosa. Credo che uno dei reali vantaggi della globalizzazione sia che possiamo condurre test clinici con gli stessi standard d’eccellenza in ogni parte del mondo, e che quindi ovunque nel mondo, nel momento in cui gli standard sono garantiti, ci sarà gente che potrà trarre beneficio dallo sviluppo della medicina moderna
— jack watters, pfizer
finito il test, continuano con la loro profonda arroganza, dicono:
«l’abbiamo fatto in totale impunità e lo rifaremmo, siamo una grande azienda, veniamo dagli Stati Uniti, nessuno, nessuno ci dirà mai niente, potete urlare, protestare ma nulla ci potrà accadere – chi siete voi poveri neri, poveri neri che vivono in Nigeria, africani, che voce potete avere?» ma noi siamo riusciti a dare voce a chi apparentemente non ne aveva, ora questa gente ha qualcosa da dire, ha potuto denunciare quello che era accaduto, il mondo intero sta ascoltando, sta osservando.
Io ne sono certo, sì ci vorrà tempo, ma io sono certo che alla fine giustizia sarà fatta. Sono certo che alla fine tribunale le vittime l’avranno vinta.
— avvocato
voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case voi di trovate, tornando a sera, del cibo caldo e visi amici considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per un pezzo di pane che muore per un sì o per un no considerate se questa è una donna senza capelli senza nome senza piu forza di ricordare vuoti gli occhi freddo il grembo come una rana d’inverno meditate che questo è stato vi comando queste parole
Nel 2016, è scoppiata una tempesta mediatica quando il Tribeca Film Festival ha censurato bruscamente la sua selezione di documentari, VAXXED: From Coverup to Catastrophe, tra le pressioni degli interessi pro-farmaceutici.
— VAXXED 2
Are Clinical Trials Safe? “I mean that you participating in a trial saves the Government money and increases the profits of pharmaceutical companies. … In the future, medicines will come to market quicker with less data with more research being conducted in the post-license phase. … Well seeing as the MHRA get 86% of their funding from the pharma industry good luck with that. ”
Documento ufficiale del 2014 dove il governo italiano davanti a Obama a Washington firma e accetta di testare sulla popolazione italiana ogni nuovo vaccino che verrà proposto dalle multinazionali del farmaco. Ringraziamo la Lorenzin …
♦ Self-replicating/self-amplifying RNA “vaccines” are disasters on steroids ↔♦ Vaccini a RNA auto-amplificante: un nuovo pericolo all’orizzonte –@MarCosent ↔♦ Concise explanation of the current state of the science on SARS-CoV-2, PRION, Vaccines and the warfare being waged against humanity. ;
… una cosa che forse può essere utile anche … ho pensato a Tosatto quando ero referente al tavolo sanità della Toscana, son stata referente sei mesi nel 2013/14 e funzionava molto bene ‘ché eravamo una quarantina di persone fra medici, sanitari, amministrativi ed economisti, fui contattata in modo non esattamente pulito da un’azienda che in pratica forma i quadri degli stati, cioè i dirigenti degli stati proprio … degli stati europei piuttosto asiatici, contattata dal responsabile di questa, del Mediterraneo, il quale insomma vuole un incontro con me, io chiesi a … tramite una persona molto vicina a Beppe [Grillo] se doveve incontrarlo, che dovevo fa’ … mi dissero: beh senti che vuole, e io insomma andai a sentire che voleva.
Non si capiscono i vaccini se non si capisce chi c’è dietro, secondo me, a tutta questa riforma sanitaria internazionale: dietro la riforma sanitaria internazionale c’è la McKinsey, è un’azienda multinazionale che appunto sviluppa i quadri degli stati; loro a me han detto, mi dissero che avevano questo progetto mondiale di risistemazione del sistema sanitario, che trovano delle difficoltà perché non tutti gli stati erano malleabili in questo senso, e lui mi riportò che secondo loro il modello assoluto di sanità, migliore in assoluto era quello di Israele.
Mi fece tutta una serie di nomi che effettimvamente, vero, hanno collaborato, collaborano, coi presidenti di regione, e lui disse che era allievo di Walter Ricciardi, all’epoca non era ancora il dirigente insomma, il direttore del servizio sanitario nazionale – io non sapevo nemmeno chi era, poi lui mi ha detto che veniva chiamato il papa nero a Roma ma io non lo conoscevo insomma … mi fece una serie di nomi, fra cui una donna che – secondo me gli sfuggì questo nome – Carlotta De Santis mi sembra … no, Carlotta … non mi ricordo, ma poi, scrissi poi tutta una email a Beppe e andai a parlare dalla Grillo, mi portarono a parlare dalla Grillo [Giulia, ex ministro della Salute] – io penso sia una delle persone più colluse in questo senso, ma all’epoca me la presentarono come una persona cui dovevo riferire le cosa successe a quell’incontrero che ho avuto e, dentro comunque in questa cosa con la McKinsey c’era Fraccaro c’era l’antitrust c’era Pitruzzella … magistrato dell’antitrust … un troijaio allucinante …
Io di tutta questa roba, all’epoca riportai ma non servì a niente, è rimasta un buco nell’acqua. Ora non sto bene, nel senso che sono malata e secondo me, sarò anche complottista, però quando ebbi questo incontro mi offrirono un caffé che ho bevuto solo io, dopo sei mesi sono ammalata, del tumore, quindi può darsi … chi lo sa, in fondo non contavo niente, no? Una persona così che serve per solamente per portare un messaggio, che era quello che loro erano disponibili ad aiutare il Movimento Cinque Stelle nazionale a fare in modo che il piano sanitario nazionale, insomma … delle varie ragioni, fosse come loro lo volevano.
Parlando con mio marito si pensò che era come la Goldman Sachs no, che mette un piede nei varie scenari possibili che possono avvenire nel futuro, è così loro han fatto, perché poi la Giulia Grillo, Walter Ricciardi, coi vaccini ha continuato l’opera della Lorenzin e, anche se poi Walter Ricciardi se n’è andato da direttore servizio sanitario nazionale, permangono secondo me con questa multinazionale.
Io, ‘somma se ne volete sapere di più, se pensi insomma, anche Andrea Tosatto se pensa che possa essere una cosa utile, io volentieri insomma ve la riporto nel modo più specifico, ne ha parlato anche ora Francesca, e … ‘somma vedete voi.
Io mi chiamo Eva Reali e … niente, come sto … è che ormai combatto da quattro anzi quasi cinque anni e però la cosa che mi colpì di tutto questo incontro, di tutta questa cosa, della lettera che scrissi, delle collusioni proprio che c’erano, dei … insomma di tutto quello che avevo scoperto e che insomma riportai in una email
per Beppe, insomma fù il niente: cioè mi portarono … siccome continuavo a insistere su questa cosa, e continuavo – perché poi dopo chiaramente, siccome io non dissi di sì alle loro richieste, cioè loro mi fecero delle richieste a cui io … insomma all’epoca non le ho soddisfatte, loro poi contattarono la Chiara Gagnarli per poter avere un incontro con Baroni e con altri parlamentari, che poi so che hanno avuto luogo questi incontri, mi fu detto che erano degli incontri che erano andati a finire male, nel senso che loro non avevano ascoltato niente, però sta di fatto che appunto la Giulia Grillo poi alla fine ha fatto quello che a dovuto fare.
Giulia la conosco bene, molto bene, nel senso che avevo il suo numero privato, insomma ci sentivamo, ci sentivamo insomma all’epoca, e Giulia però ha una cosa che hanno anche … nel corso del tempo vi sono anche altri parlamentari, io sono una vecchia attivista, nel senso che mio marito segue Beppe dal 2004, io dal 2006-7 e quindi ho conosciuto tutti prima che diventassero parlamentari, e Giulia – come anche Massimo Artini per esempio che ora ne parla … ma che ora è con Pizzarotti – purtroppo sono persone serve, cioè nel senso che la Giulia mi parlava di Beppe come del padrone, proprio ha usato la parola padrone, come Artini mi raccontò del suo primo incontro con un gruppo di generali in Sicilia, su questa terrazza prendere questo aperitivo, e me ne parlava come con un servo alla tavola dei padroni, e io pensai «non ci siamo non ci siamo cioè così non non ci siamo», ed è così. Ora Artini non è più nel M5S, ti posso assicurare che non è una persona limpida, proprio non lo è, è con Pizzarotti e buon per lui, che ti devo dire, ha dei buchi ha fatto dei buchi con la sua azienda micidiali, si dice anche che abbia finito i soldi che ha guadagnato in parlamento, insomma io non lo so, quindi voglia ritornare in qualche modo in auge ma non ha la mia stima assolutamente. Per quanto riguarda la Giulia Grillo, eh s’è semplicemente palesata per quello che era, io gli chiesi all’epoca se – visto che ero stata contattata da questa multinazionale – se … e visto dopo tutte le ricerche che avevo fatto insomma assieme a un’altra attivista, insomma c’eravamo, c’abbiamo lavorato veramente tanto su questo incontro, sulle persone che erano state nominate e su tutto quello che era stato detto, anche della persona che mi ha fatto avere questo incontro, perché poi sono parlato piu volte, e se c’è dentro anche in questa cosa sei dentro anche la Monica Montella la consigliera attualmente di Roma, cioè è veramente quando si dice è una piovra, veramente è una piovra che prende dall’ultimo bidello della scuola d’infanzia al mega-magistrato del CSM, è veramente una piovra. Gli chiesi appunto se avevano mai avuto comunque intimidazioni da parte anche da dei soggetti magari che avevano interesse – insomma – in sanitario perché ero stata contattata anche dalla Sicilia, ero stata contattata – cioè veramente, siccome questo gruppo sanitario della regione Toscana era veramente, probabilmente lo vedevano un pericolo perché era veramente organizzatissimo, e insomma avevo avuto vari contatti anche poco piacevoli, io gli chiesi a lei se aveva avuto, se era stata contattata intatta anche lei da queste persone visto che poi lei è siciliana, se conosceva le persone che mi avevano contattata, le disse «no, … ma di che hai paura, della mafia hai paura» e io le dissi no, che c’entra la mafia, nel senso, no io non ho paura, non ci siamo capiti, io ho la mia famiglia ch’è dalla Puglia, io eh figurati, in maniera piùà assoluta … e lei mi disse «no perché tanto sai quando loro se vogliono mandare degli avvertimenti sono avvertimenti chiari» e mi guardò, e io «scusa ma, cosa vorresti di’? cioè, che vol di’?»
Dopo un po’ che continuavo a parlare di questa roba, altre persone mi hanno chiamato dicendomi fondamentalmente che non era importante quello che dovevo dire, che la dovevo smettere, fino a otto mesi fa che … no, prima delle elezioni di marzo mi incazzai a foco con un ragazzo che è un ex-consigliere di un comune del cazzo della della Riviera della Versilia qui in Toscana, però lui è italoamericano insomma, e lì ho avuto la mia prima minaccia chiaracioè: «Devi pensare alla tua salute» – mi ha detto – «devi pensare alla tua salute, non devi pensare a queste cose. Io voglio pensarti che prendi un aperitivo con gli amici, non che pensi a queste cose. Perché sai, scusami se te lo dico eh, ma non hai molto tempo quindi non devi pensare a queste cose, le devi lasciare andare. Devi pensare a passare quello che ti resta con i tuoi amici in allegria e lasciare che queste cose muoiano perché non a senso che tu ci pensi, devi insomma …» ma in modo veramente mafioso, mafioso Gianpaolo, ma in un modo di un violento … ora te lo racconto così, ma era un mio carissimo amico, una persona in cui avevo piena fiducia, son rimasta folgorata, folgorata e così ho capito che veramente era ancora più piovra di quanto pensassi, non mi potevo fidare più di nessuno – o meglio, dovevo veramente cominciare a parlare a trecentosessanta gradi a chiunque, a chiunque la speranza è qualcuno mi ascoltasse. Io vorrei semplicemente lasciare questa eredità, che magari non servirà a niente magari … ormai sono cose passate o magari sono quasi non servono più a nulla, magari appunto gli scenari cambiano, le persone cambiano, quelli che erano al potere prima non lo sono più adesso e … sì certo le persone appunto, Pitruzzella prima aveva un valore ora non lo ha più … però ecco vorrei laasciare proprio questa … questa cosa che ne se a me sembra cosi grossa, così grande e non è proprio stata calcolata per niente, un po’ per ignoranza è un po’ … proprio perché doveva cadere nel dimenticatoio, che pensa che la prima frase di questo incontro con questo referente del Mediterraneo di questa azienda è stato: «quest’incontro non è mai avvenuto, se tu dirai che è avvenuto io lo negherò, e la mia parola vale molto più che la tua» quindi è iniziato così quel colloquio, per dirti insomma come è iniziata …
E’ bene ricordare di chi stiamo parlando: la McKinsey è la società di consulenza dietro la riforma sanitaria italiana, ha formato i quadri dell’epoca, ha istruito per bene la d.ssa Giulia Grillo e oggi consiglia il governo nel Recovery Plan… Big Pharma: guadagna miliardi creando dipendenza da oppioidi
💥A 25 anni dalla nascita di #Report ricordiamo l’inchiesta del ’99 dedicata al confronto tra servizio sanitario italiano e americano. Voliamo negli USA per incontrare i pazienti e mostrare i volti di chi ci guadagna davvero.
♦ PAOLO DE SANTIS Ex Responsabile del settore Sanità nel Mediterranean Complex di McKinsey Copriva gli uffici di Italia, Grecia, Turchia e Israele. È uno dei due soci fondatori dell’ufficio McKinsey del Cairo aperto nel giugno 2008. Ora Amministratore Delegato di Generali Welion. … — @andreatosattoofficial ;
♦ 👇 “E … se fossero i consulenti a dare istruzioni ai governi …?” Parliamo del caso Reali-Mckinsey. —@AnTos — @AnTos —@AnTos ;
♦ Dalla censura sul caso Eva Reali-Mckinsey al Covid 19, all’anteprima della “Grande Catastrofe 2025” : stesso cast e stessa regia. — @AnTos ;
29.4 Parleremo del caso REALI–MCKINSEY — @andreatosattoofficial ;
Chi è e che ruolo ricopre oggi Paolo De Santis, il responsabile per il Mediterraneo di McKinsey, che, secondo la testimonianza dell’attivista del M5S deceduta nel 2018 Eva Reali, l’avrebbe avvicinata in modo poco pulito nel 2014?
De Santis, in quell’occasione, comunicò a Eva Reali l’intenzione, da parte di McKinsey, di portare avanti un progetto di ristrutturazione sanitaria globale sul modello di Israele, commissionato da chissà chi .
De Santis, nel 2022, è stato nominato amministratore delegato e direttore di Generali Wellion, il ramo di Assicurazioni Generali specializzato in programmi di Welfare Integrato e servizi dedicati alla salute e in telemedicina. Accidenti! Proprio gli assi portanti del modello di sanità adottato in Israele!
Assicurazioni Generali (comunemente nota come Gruppo Generali) è una compagnia di assicurazione italiana, fondata nel 1831 a Trieste. Il gruppo è presente in 65 paesi e si colloca al primo posto in Italia, Austria e, guarda un po’, proprio in Israele . Attuale presidente è Andrea Sironi ex JP Morgan.
Ma chi fondò Generali Assicurazioni?
Fondatore fu Giuseppe Lazzaro Morpurgo, imprenditore austriaco, originario di una famiglia di religione ebraica, proprietaria di una fabbrica di seta. Studiò diritto diventando poi avvocato, specializzandosi nel ramo delle assicurazioni. La famiglia Morpurgo è di ceppo ashkenazita e si trasferì, nel corso del XV secolo, a Vienna.
Nel 2018 leggiamo una dichiarazione dell’allora Country Manager e Ceo Generali Italia, Marco Sesana: “Un sistema di welfare integrato pubblico privato, noi assicuratori possiamo giocare un ruolo complementare al sistema pubblico!”
Nel 2020 si svolge il Wired Next Fest. L’obiettivo è quello di raccontare le innovazioni e i trend più recenti e rilevanti della sanità digitale. Partecipano tra gli altri, Walter Ricciardi, Noemi Bitterman, founder e direttrice del Masters in Industrial Design focalizzato sul design medico del Technion-Israel Institute of Technology, che affronterà il tema degli smart hospital, Nino Cartabellotta, medico e presidente della Fondazione GIMBE, Pfizer e Generali Italia.
Si legge: “Il digitale può e deve essere il futuro della sanità. Permetterebbe ai medici di realizzare diagnosi precoci, controlli e dare supporto alle decisioni dei colleghi, il tutto a distanza (per esempio in video conferenza) e avendo ogni informazione a disposizione. Il digitale non è “la” risposta, ma è una risposta ai problemi che affliggono la sanità pubblica. La pandemia li ha evidenziati e ormai fare finta di non vederli è diventato impossibile“. Problema → Reazione → Soluzione.
Alla luce di quanto emerso fin dal 2014, dopo l’incontro di Eva Reali con Paolo de Santis, la pandemia è stata creata o è stata cavalcata per portare avanti questo progetto di ristrutturazione sanitaria sul modello di Israele?
Tertium non datur.
Tutte le strade portano a McKinsey.
… Le persone intelligenti da sole non bastano a generare enormi profitti. La salsa segreta di McKinsey consiste nell’aver capito come spogliare queste persone intelligenti, giovani e idealiste dell’etica nel corso di pochi anni e trasformarle in assassini senza scrupoli per conto del capitale.
…
È importante sottolineare che alla McKinsey non importa se i sistemi si rompono (compreso il sistema capitalistico globale). Il caos economico genera solo più clienti e più entrate per McKinsey.
…
O detto in altro modo, l’intera ridicola risposta alla pandemia è esattamente ciò che ci si aspetterebbe se si chiedesse a degli MBA con enormi conflitti d’interesse finanziari di elaborare una risposta alla pandemia – e loro l’hanno segretamente progettata per arricchire tutti i diversi pezzi della loro rete globale molto estesa.
— Is McKinsey & Company Part of the Deep State?
♦ Corriere della Sera: “Politica sanitaria: si scopre che a muovere le fila dell’intera macchina sono i big della consulenza globale. … i loro contratti vengono reiterati costantemente.” —@AnTos ;
♦ Eva Reali con la sua testimonianza ci aveva avvertito nel 2018. —@GuLib ;