NATO – Sergio Romano

… e finita la guerra fredda e gli Stati Uniti, come vi ho detto, hanno avuto l’impressione di averla vinta, anzi si sono convinti di averla vinta. Il vincitore ha sempre, nella percezione del vincitore, piu diritti di quanti ne abbia presunto sconfitto. E allora che cos’è accaduto? È accaduto che dopo qualche tentativo di dialogo, all’epoca del vecchio Bush – soprattutto il primo Bush, ma anche il secondo Bush – col vertice di Pratica di Mare nel 2002 se non sbaglio, avevano qualche modo, il dialogo con la Russia, l’avevano tentato; poi a un certo punto a prevalso nell’élite politico-militare degli Stati Uniti la convinzione che, no: c’era un mondo che si era liberato dalla Russia; avevano bisogno, naturalmente, ciascuno di quei paesi ex-satelliti, aveva bisogno di essere aiutato per sviluppare la proprio economia, per ricostruire lo stato per modernizzarlo, e allora aiutiamo questi e inseriamoli nel quadro di un’alleanza, evidentemente egemonizzata degli Stati Uniti cioè dalla NATO. E allora hanno accolto uno dopo l’altro tutti i paesi fino alle vecchie frontiere dell’Unione Sovietica, e sono andati oltre le frontiere della vecchia Unione Sovietica con i paesi del Baltico, e se ci fossero riusciti nel 2008 avrebbero anche fatto lo stesso con da Georgia e l’Ucraina.

Ora, la NATO è considerata un’alleanza: certo è un’alleanza ma non un’alleanza sui generis, non come quelle del passato: le alleanze ottocentesche erano delle promesse reciproche – ci aiuteremo sempre se abbiano stesso nemico e soprattutto diamoci la mano anche in altre cose, perché no – no l’alleanza la NATO è un’alleanza politica-militare in cui esiste un esercito permanente integrato, esiste un comando militare che lavora ventiquattr’ore su ventiquattro ore con un comandante supremo che in realtà un capo di stato maggiore di tutti i paesi dell’alleanza atlantica ma è sempre americano, e questo capo di stato maggiore fare esattamente quello che fanno tutti i capi di stato maggiore: cioè preparano la prossima guerra, e per preparare la prossima guerra bisogna pur sapere con chi farla, perché se lei prepara una prossima guerra, quale che sia, senza avere un’idea precisa di chi sarebbe il nemico non riesce a programmare un bel nulla. Allora bisogna che ci sia il nemico, e il nemico c’è e guarda caso l’establishment militare americano non rinuncia a quel nemico, non ha alcuna intenzione di rinunciare a quel nemico.

Allora si mette nei panni di un paese che vede avanzare verso le proprie frontiere un’alleanza politica-militare il cui scopo è quello di preparare la guerra: perché dovremmo continuare a dire che la NATO è un’organizzazione pacifica in cui si studia il mondo, si studiano … si fanno studi – no non mi sembra che si possa dire, e mi sembra che sia anche ipocrita cercare di farlo credere. E io capisco le reazione della Russia, perché probabilmente se lo fossi avrei esattamente le stesse reazione. Quando si negoziò la riunificazione della germania, Gorbaciov – allora il presidente degli Stati Uniti era Reagan ancora in quella fase puoi divenne il vecchio Bush – a un certo punto quando si trattò di riunificare, naturalmente fu chiesto il parere dell’Unione Sovietica – era ancora Unione Sovietica – e lui disse “sì fatelo pure però impegnatevi a non impostare, non creare basi militari della NATO della Germania Orientale“, in altre parole voleva un confine fra le due germanie, un confine militare fra le due germanie anche dopo l’unificazione della Germania.

Che cosa fatto? Hanno tenuto conto di quell’impegno che avevano preso, solo verbale? L’errore fu quello di non mi averlo trasformato in un trattato, però l’impegno c’era lo stesso ambasciatore degli Stati Uniti ne parla delle sue memorie, nessuno lo contraddice questo. Ma tutti dicono “ma no, ma perché in fondo noi volevamo aiutare, volevamo stabilizzare la regione …“: bravi, l’avete de-stabilizzata non stabilizzata. Ora, a questo punto non sono sorpreso … direi una bugia se dicessi che non[?] sono sorpreso dalle reazioni della Russia, e questo mi dà molto fastidio perché conosco un poco quel paese, so che quel paese ha una straordinario bisogno di modernizzazione, è un paese con delle potenzialità economiche che non sono mai state veramente sfruttate perché hanno sempre prevalso altri concetti, altri ideologie insomma, è un paese che può e deve – se vuole poter continuare a nutrire i suoi cittadini – deve modernizzarsi e modernizzarsi non si può fare senza l’aiuto del d’occidente perché le tecnologie, le ideologie della modernità vengono tutte dall’occidente e dell’occidente la Russia enormemente bisogno che sa di averne bisogno: all’inizio della sua prima presidenza Putin era chiaramente un modernizzatore, evidentemente un modernizzatore … beh certo a un certo punto ha smesso di esserlo e da sola non esiste la possibilità per la Russia ti modernizzarsi, e io non conosco altri due blocchi economici che abbiano una tale complementarietà: la Russia è ricca di materie prime, non soltanto di petrolio, ma di materie prime di cui possiamo certamente fare un buon uso, ma d’altro canto ha bisogno di nuove tecnologie di collaborazione in progetti di modernità e questo non accade. Non solo non accade, ma la sanzioniamo, e sanzionandola finiamo anche per punire quelle industrie europee che esportano verso la Russia, che hanno con i russi un rapporto economico positivo. Quindi è veramente pestarsi tutti e due piedi contemporaneamente, non mi sembra giusto.

 

2018 – Fonte D.Scifo


(ITA via google) NATO needs ‘Russian threat’ to justify its existence – deputy foreign minister