I medici nazisti

“Il sei agosto è nato il movimento Studenti contro il Green Pass per volontà di alcuni studenti universitari spinti dal fausto desiderio di riconquistare i diritti negati, spinti dal bisogno di non sentirsi più soli, incompresi per degli ideali ripudiati dalla massa. Oggi siamo qui, su questo palco, perché pretendiamo di essere ascoltati, stanchi di rimanere indifferenti dinanzi agli avvenimenti politici, sociali ed economici che affliggono il nostro Paese, che calpestano la nostra Costituzione e il diritto a fruire una libera istruzione. Le cause che hanno sospeso la nostra democrazia, considerata ormai l’ostacolo principale per la creazione di uno stato autoritario, sono il risultato di quello che siamo come umanità. Il risultato di una società egoista, sottomessa, perché è questo che ci hanno insegnato: la sottomissione. Nonostante i tempi incerti, oscuri, in questo periodo può mostrarsi come un’opportunità di creare una società migliore. Ma per realizzarla è necessario il coraggio e la determinazione.

Lo strumento di cui il grande governo si avvale è la paura, la paura dell’abbandono del rifiuto della solitudine. Ed essa, per quanto sia legittima e funzionale alla vita, ci fa perdere ogni pensiero razionale, umanitario. L’odio, indotto da un governo totalitario e dai media sottomessi, ha portato alla nascita di una nuova forma di discriminazione sanitaria. Possiamo richiamare alla memoria la frase tratta dal libro I medici nazisti :

Il medico doveva interessarsi alla sanità del volk, ovvero la sanità del popolo ancor più che alle malattie dell’individuo, e doveva insegnare alla gente a superare il vecchio principio individualistico del diritto del proprio corpo e ad abbracciare invece il diritto di essere sani.

Questa concezione nazista, secondo la quale il corpo individuale appartiene al popolo in nome di un bene superiore è simile a ciò che sta accadendo nei nostri giorni, in cui i diritti individuali e del nostro corpo vengono messi da parte per il bene della collettività.

Così come un’altra analogia da prendere in esame riguarda i provvedimenti adottati nel 1938 con l’introduzione della tessera fascista all’interno dell’università, che prevedeva un’esclusione parziale della razza ebraica nei primi tempi: a causa di cio’, agli studenti universitari ebrei veniva permesso di continuare gli studi solo se questi erano già iscritti ai passati anni accademici. Ricordiamo come il settore educativo fu uno dei primi ad essere colpito dalle leggi razziali, che furono estese gradualmente e imposte dal regime come se fossero la normalità.

E se abbiamo memoria degli eventi storici passati, dovremmo essere consapevoli del fatto che accettare una nuova forma di discriminazione equivarrebbe ad alimentare odio e creare instabilità nel popolo. Significa dare forma a qualcosa di nuovo e distruttivo che allontana da ogni morale. Purtroppo, come ben sappiamo, la storia si ripete ma mai allo stesso modo, e sulla base di questo noi ci sentiamo in diritto e dovere di proteggere tutte quelle libertà che sono state faticosamente conquistate dai nostri padri, anche in ricordo di quei professori universitari che si rifiutarono di aderire alla tessera fascista, dimettendosi dal ruolo di docenti e venendo di conseguenza esclusi da tutte le cariche pubbliche, arrestati e perseguitati dalla polizia fascista.

Il ricordo di nefasti avvenimenti passati alla luce della degenerazione politica attuale, noi studenti intendiamo ribadire il nostro appoggio e la nostra vicinanza a tutti quei docenti universitari e scolastici che, ispirati dagli stessi ideali, hanno deciso di presentare le dimissioni in seguito all’imposizione del green pass all’interno dell’università. La cultura deve rimanere autonoma, l’intellettualità non può e non deve essere ridotta a un mero strumento di governo perché l’umani[tà – bel lapsus, ndr] l’università è nata libera e libera deve rimanere.”

noemi, studenti contro il green pass

Estratto da Byoblu
ScienzaCoscienza colleziona lettere di studenti, docenti inviate alle direzioni universitarie / scolastiche

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(PDF)


… firmaono falsi certificati di morte in cui il decesso veniva addebitato a malattie fittizie …
… l’autorità nazista fu affermata nel nome del superiore principio biologico.
I Medici Nazisti