Benito Li Vigni: le privatizzazioni in Italia

… la svendita dell’economia pubblica. L’economia pubblica, io voglio parlare dell’ENI, dell’ENI: quando finì la guerra s’avviò un dibattito molto importante tra i cattolici sociali, guidati da Dossetti e da La Pira, e la sinistra italiana, guidata dai comunisti. Era una commissione molto molto limitata che doveva decidere quale economia ci dobbiamo dare, quale struttura economica si deve dare lo stato italiano dopo il fascismo.
I cattolici sociali hanno rifiutato il liberismo con una grande intuizione, perché il liberismo penalizza le classi più deboli, penalizza spesso anche la vita della gente, e i comunisti rifiutarono il collettivismo e si creò un compromesso con lo stato imprenditore, no lo statualismo, lo stato imprenditore che opera con le leggi del mercato, cercando di indiri – con la legge del mercato in concorrenza con gli altri – indirizzando in aree depresse anche l’economia privata. Quindi incoraggiare, ed è avvenuto così.
Quindi la terza via è un qualcosa di importantissimo nella ripresa economica: l’Italia se oggi è uno dei maggiori paesi industriali lo deve alla terza via che uomini come De Gasperi Vanoni e Mattei hanno voluto in Italia.

Ebbene questa terza via è stata eliminata: viene privatizzato l’ENI, 1994, viene privatizzato l’IRI, viene privatizzato le altre aziende dello stato nel campo della telecomunicazione … dell’ENI verrà fatto uno spezzatino. Era un’azienda con una struttura anglosassone, integrata, era una struttura integrata, integrata dalla meccanica dalla ingegneria, dal tessile e dal minerario. Era un gruppo estremamente bilanciato che ne viene smembrata, viene smembrata e il governo viene collaborato con … dai coccodrilli, sono coccodrilli, dalla Merril Lynch e dalla Goldman Sachs, alla quale Goldman Sachs alla fine di questo scempio che fanno, privatizzano e cedono. Nuovo Pignone chiude, o quasi, che è un capolavoro di azienda – facevamo le migliori sonde del mondo – sonde marine, attrezzature avveniristiche, tecnologia avanzatissime. Viene chiuso … General Elctric, che vien trasformata in un’aziendina .. che la General Elctric …  la chiudo perché ha le sue fabbriche, e quindi viene chiusa quasi la Nuovo Pignone, viene chiusa la chimica di base, dell’ENI, viene chiusa la meccanica, chiuso il tessile, chiuso … vengono chiusi tutti, e resta il core business, cioè, grezzo, petrolio, che non persegue più l’interesse nazionale, bisogna cambiare il nome all’Ente Nazionale Idrocarburi …: è un abuso.
Bisogna fare una class action perché l’utenza, il consumatore potrebbe essere ingannato: vado all’AGIP che è lo Stato e lo Stato son pure io –  non è cosi, il 70% dell’ENI, del pacchetto azionario, è tenuto in mano ai fondi americani.

Allora, alla fine di questa di questo scempio, di questa carneficina
hanno triturato … si son divisi … nessuno parla, nessuno ha mai parlato … un pezzo a te, della sinistra, un pezzo a destra, l’IRI un pezzo alla sinistra un pezzo alla destra … un’operazione scellerata di di abbruttimento, ci siamo giocato il 36% del PIL italiano.

L’unica denunzia che viene fatta, l’unica denunzia che viene fatta l’ha fatto il Movimento Civile di Solidarietà che fa capo a un economista americano, che si chiama Lyndon LaRouche e che mi onora della sua amicizia, viene presentato un dossier che denunzia tutto questo alla procura di Milano e alla procura di Roma, che insabbiano tutto perché si trova in difficoltà, perché frattempo il ministro Ciampi era diventato presidente della repubblica, era ministro delle finanze – dell’economia, quindi l’imbarazzo è stato micidiale.

Dopo di che si chiude la privatizzazione con la cessione a un fondo della Goldman Sachs di tutto patrimonio immobiliare dell’ENI, stimato, quando io ero all’ENI, centomila miliardi (di Lire, ca. € 50mld) – immenso – due centri turistici immensi e una città,
con 2600 palazzi e con e 35mila appartamenti, alberghi – financo il palazzo qui dell’ENI, quello di cristallo, viene ceduto, svenduto alla Goldman Sachs.
E c’è un’altro elemento che io ho denunziato in una trasmissione privata di Roma che va in onda ogni mercoledì sul satellite:
stranamente l’uomo che ha condotto questa operazione – c’era il governo Amato, Ciampi ministro dell’economia – quello che ha condotto l’operazione è stato l’attuale governatore della Banca d’Italia –  sto dicendo una cosa grave ma è la verità.

Mario Draghi, alla fine, viene fatto presidente della Goldman Sachs: non credo che si sia un paese al mondo che non abbia la dignità … la dignità … non si può accettare, non si tratta di etica, si tratta della logica più miserabile, cioè non si può accettare un favore da chi è stato favorito, e io l’ho denunziato ma anche su scritti, articoli … non è successo niente. I miei articoli … io ho fatto una trasmissione – faccio una trasmissione TV private che ogni mercoledì va sul satellite, la mia fotografia che metto, faccio … – è stato pubblicato sui giornali di tutta la terra, perché io ho chiesto alla … di chiamarci, farci capire che cosa è successo. Ma non è successo niente, nessun giornale italiano ha mai parlato di questo, mai nessuno.
Se non fosse per il dossier presentato dal partito democratico americano, nel 1996, non si saprebbe niente. Quindi questo volevo accennarlo. Volevo accennarlo perché in questa sede dove ci sono giornalisti che fanno il proprio dovere e rischiano a volte la pelle, bisogna dirlo, che qui la stampa è propagandistica, cioè copre.

Fonte Benito Li Vigni, ex assistente personale Enrico Mattei, sulle privatizzazioni e svendite a Goldman Sachs operate da M.Draghi Ciampi Amato … [pare un taglia-cuci però …]