(gennaio ’22): Cacciari getta la maschera di gatekeeper
“… ho parlato di complotti? ho parlato di medici? sono entrato nel merito della opportunità o meno del vaccino? ho forse detto che preferibile non vaccinarsi? ho forse detto che ci mettono veleni? ho forse sollecitato l’adozione di pratiche magiche contro il COVID? ma che scemenze dicono costoro!? io ho fatto obiezioni di carattere culturale politico e giuridico.
Questo il punto, è l’insensibilità totale, soprattutto di alcuni colleghi filosofi o giuristi, l’insensibilità totale di fronte ad una situazione di emergenza perenne radicalizzata dal COVID, ma come ho scritto e detto è l’ultimo atto e di una vicenda ormai pluri-decennale, noi stiamo passando da vent’anni da emergenza a emergenza e da governo di emergenza a governo di emergenza!
Ma ci rendiamo conto della deriva in cui siamo? se non riusciamo a porre in qualche modo freno a questa deriva, se non altro ponendo domande, interrogandoci, sollevando dei dubbi … ma come fa un filosofo come d’Arcais – che ha passato la vita con Hannah Arendt … eccetera eccetera – a non capire questo? Perché c’è l’emergenza sanitaria e allora tutto va bene?! tutto va bene perché c’è l’emergenza sanitaria?! E domani ci sarà l’emergenza immigrazione, magari il Salvini al governo, allora andrà tutto bene perché c’è emergenza che piaccia Salvini?!
Ognuno deve avere la sua emergenza, la sinistra l’emergenza sanitaria, Salvini l’emergenza [immigrati], e tutti quindi a sollecitare meccanismi decisionistici e tendenzialmente autoritari, come lo è di fatto l’obbligo della vaccinazione, nei termini in cui è stato introdotto. Ma scherziamo?!
Ma questa … quello che a me fa paura è l’insensibilità di scienziati, ma anche dei virologi che – io non entro nel merito del loro mestiere, ma dico: virologi, voi vivete in una società, non ve ne frega proprio nulla delle derive culturali politiche giuridiche di questa società? va bene così:?!?
“li costringeremo a vaccinarsi!”, “li staneremo!”, “quelli che non vengono a vaccinarsi verranno stanati!”, …
linguaggi di questo genere! Incredibili, incredibili! Ma anche la forma fa sostanza a volte, sa, la forma fa sostanza. Quindi cosa vuol dire … fa parte del discorso che dicevo prima: “siamo in una situazione di incertezza”? bene, volete obbligare? guardate che a questo punto io ho anche scritto: bene l’obbligo eh, perché almeno non c’è l’ipocrisia che andiamo là liberamente a vaccinarsi; almeno c’è l’obbligo: bene l’obbligo, cessa l’ipocrisia e chi obbliga se ne assumerà tutte le responsabilità ovviamente. Quindi a questo punto che venga meno l’ipocrisia – che il greenpass lo si ottiene liberamente – va bene. Ma tutte queste questo obiezioni tecniche non le faccio io – ma lei crede che non mi arrivino centinaia di mail al giorno di medici di scienziati che dicono: “hai ragione ma non posso parlare”?!”
“Ultima domanda molto secca … lei ha fatto una scenario che è abbastanza – insomma che io condivido, per quello che conta – però io non riesco a darmi una risposta: ma è tutta l’Europa impazzita, è tutto il mondo impazzito, c’è una deriva … ?”
“No, non è vero niente, ma non è vero niente! Ma scusi un momento, in Danimarca sono tornati una vita perfettamente normale – lo so perché perché ci son stato recentemente – perfettamente normale, in Germania e in altri paesi neanche si sognano – anche in Spagna, è quasi tutto normalizzato, in Germania nessuno si sogna ad esempio di dire che bisogna vaccinare gli adolescenti, non è affatto vero che è dappertutto uguale; in moltissimi paesi in giro per il mondo non c’è l’obbligo di vaccinazione, sia chiaro. E non sto dire come i documenti europei, prima a giugno ancora, parlavano a proposito dell’obbligo dicendo che il greepass non doveva comportare alcuna discriminazione tra vaccinati e non vaccinati; mi dica lei se non c’è una discriminazione oggi, tra vaccinato e non vaccinato – dunque lasciamo perdere questi aspetti, non è affatto vero che in tutto il mondo la politica su questo piano segue il nostro corso, non è semplicemente affatto vero! [per ora, ndr]” — M.Cacciari
Estratto da “non ve ne frega nulla?”
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